L’esercito francese alla vigilia della Grande Guerra

A poche ore dalla conflagrazione del primo conflitto mondiale, l’Esercito francese era numericamente uno dei più potenti dell’intero continente europeo.
La mobilitazione generale portò gli effettivi dalle 750.000 unità in tempo di pace a quasi 3 milioni di unità, grazie anche all’applicazione di una leva obbligatoria più ampia  ad esempio del nemico tedesco, l’83% della popolazione maschile idonea alle armi contro il 53% germanico.
Questa enorme massa di uomini presentava però limiti e contraddizioni che ne limitarono fortemente la capacità operativa.

I limiti riconducibili alla dottrina militare ed ai piani strategici

La dottrina militare francese era fortemente ancorata a criteri tardo ottocenteschi che privilegiavano l’attacco ad oltranza rispetto ad atteggiamenti più prudenziali ed articolati, che  mettessero al centro della  condotta bellica, l’evitare inutili perdite umane.

Inoltre il Piano XVII  ideato dal generale Foch e rivisto dal Comandante in Capo Joffre, imbevuto fino al midollo della  convinzione che  per il coraggioso soldato francese, l’offensiva ad oltranza, era l’unico modo per concepire la guerra,  prevedeva che le armate transalpine si schierassero così la 1ª e la 2ª Armata, concentrate sull’ala destra dello schieramento, avrebbero attaccato in Lorena verso Sarrebourg e Saarbrücken; più a nord la 3ª Armata sarebbe passata all’offensiva verso Metz e Thionville.

All’ala sinistra il piano prevedeva il raggruppamento della 5ª Armata che avrebbe potuto penetrare in Lussemburgo oppure, “alla prima notizia della violazione del territorio belga da parte della Germania”, sarebbe entrata in Belgio.  Il Piano  che era essenzialmente l’elenco del dislocamento delle armate francesi fallirà completamente.

L’arretratezza degli armamenti e delle dotazioni

La modernizzazione dell’esercito  francese era tutt’altro che compiuta, ad iniziare dalla divisa dei soldati.  I francesi erano gli unici soldati che all’inizio della Grande Guerra invece che le  moderne mimetiche indossavano ancora , orgogliosamente, i pantaloni rosso fuoco e la giubba blu, pressoché indistinguibile dall’uniforme indossata dai loro nonni nella guerra franco-prussiana del 1870.

Passerà  quasi un anno per sostituire queste anacronistiche divise ottocentesche con  quelle  più adatte ad una guerra moderna.  Il fucile  d’ordinanza un Lebel 8 mm era un’arma del tutto inadeguata, pesante, lento  nell’essere ricaricato, impreciso nel  tiro,  nonostante le  modifiche non era altro che l’estensione dell’arma  in dotazione già nel  1880.

Le baionette da 20 pollici si spezzavano facilmente cosa  veramente singolare  se pensiamo che per l’appunto la dottrina militare prevalente era  ancora quella dell’assalto verso  le linee nemiche.

L’artiglieria  da campo comprendeva ben 4076 cannoni da 75 mm che erano eccellenti se sparavano  contro truppe nemiche in avanzamento ma  pressocchè inutili se dovevano colpire fortificazioni in calcestruzzo.  La traiettoria  di tiro piatta non consentiva di superare ostacoli maggiori di un metro di altezza e l’esercito francese era di fatto sprovvisto  di obici moderni.  L’artiglieria pesante  era limitata a 308 pezzi .

I limiti di addestramento

Infine come se non bastasse, il limite più grave di tutti era costituito  dall’assenza di  un vero programma  di addestramento delle  truppe.  

In contrasto con le infinite manovre dell’esercito tedesco, i francesi non disponevano delle necessarie zone di addestramento dove condurre esercitazioni sul campo ed erano limitati da stringenti vincoli finanziari. Ogni coscritto serviva per tre anni, ma il programma di addestramento  ne durava quattro e quindi nessuno era in grado di terminarlo. I riservisti poi potevano contare su circa 40 giorni di addestramento all’anno  che però passavano quasi interamente nelle  caserme.

Al di fuori dell’assalto alla baionetta, l’addestramento militare si basava principalmente  su esercizi volti a stimolare la  vigoria psico-fisica. Ed  era  in questo stato per alcuni versi disastroso che i soldati francesi affronteranno le  prime  drammatiche e sanguinosissime battaglie della Grande Guerra.

Natale Seremia

Appassionato da sempre di storia e scienza. Divoratore seriale di libri e fumetti. Blogger di divulgazione scientifica e storica per diletto. Diversamente giovane. Detesto complottisti e fomentatori di fake news e come diceva il buon Albert: "Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, riguardo l’universo ho ancora dei dubbi."

Recent Posts

Zuccheri e alimentazione

Una fonte nutritiva essenziale per il nostro organismo è costituita dagli zuccheri o carboidrati. Tra…

12 ore ago

Una questione di concentrazione

Troppo spesso leggiamo sui giornali o sui social network di alimenti o sostanze con mirabolanti…

2 giorni ago

Piante di ieri, piante di oggi

L'evoluzione dei vegetali è stata lunga e complessa, con un passaggio fondamentale, quello dall'acqua alla…

2 giorni ago

27 settembre: Notte Europea dei Ricercatori, il progetto CO-Science

Nell’ambito del programma Horizon Europe è stato finanziato, per il biennio 2024 e 2025, dalle…

6 giorni ago

NASA punta al mondo che potrebbe essere abitabile oggi

La sonda spaziale Europa Clipper ha superato un traguardo fondamentale. Ciò porta la missione sulla…

7 giorni ago

Piante pericolose

Alberi killer Il suo appellativo è piuttosto minaccioso, “fico strangolatore”, e per certi versi si…

2 settimane ago