lunedì, Settembre 16

L’esopianeta di “zucchero filato”

Wasp-107b è un esopianeta supernettuniano che dista circa 200 anni luce dalla Terra. È stato scoperto nel 2017 da un gruppo di astronomi dell’Università di Exeter supportati da osservazioni effettuate con il telescopio spaziale Hubble. WASP-107 b è stato il primo esopianeta ad essere studiato nella cui atmosfera è stato trovato gas elio.

I pianeti super nettuniani sono esopianeti che orbitano vicinissima alla loro stella. E’ il caso di Wasp-107b che ha una grandezza paragonabile a quella di Giove, ma con una massa dieci volte più piccola. E’ talmente ravvicinata l’orbita di questo gigante gassoso alla sua stella (16 volte meno della distanza Sole-Terra) che l’anno dura appena sei giorni, ma la cosa più sorprendente è che nonostante questo possiede un’atmosfera modellata dalla pressione del vento solare che le da una forma allungata, a goccia, quasi come la coda di una cometa.

fonti:

inaf.it

alcune voci di Wikipedia

Caroline Piaulet, studentessa dell’Istituto per la ricerca sugli esopianeti (iREx) della UdeM ha scoperto che la massa del nucleo del gigante gassoso è molto inferiore a quanto fino ad adesso stimato. Lo studio pubblicato ieri su Astronomical Journal ha visto coinvolti ricercatori di Canada, Stati Uniti, Germania e Giappone.

«La nuova analisi della struttura interna di Wasp-107b ha grandi implicazioni», afferma Björn Benneke, coautore dello studio. «Questo lavoro affronta le basi stesse di come i pianeti giganti possono formarsi e crescere. Fornisce una prova concreta del fatto che può essere innescato un massiccio accumulo di un involucro di gas nel caso di nuclei che sono molto meno massicci di quanto si pensasse in precedenza».

Wasp-107b è grande come Giove ma molto meno denso, circa 10 volte più leggero, tanto che gli astronomi lo hanno battezzato pianeta cotton-candy (di zucchero filato). Per valutare la sua massa gli astronomi hanno utilizzato il metodo della velocità radiale. La velocità radiale di un oggetto rispetto a un dato punto è il tasso di variazione della distanza tra l’oggetto e il punto.

La velocità radiale di una stella o di altre sorgenti luminose distanti può essere misurata mediante uno spettro ad alta risoluzione confrontando la lunghezza d’onda delle linee spettrali degli elementi chimici dell’oggetto con le linee spettrali degli stessi elementi presi in un laboratorio. Infatti la luce di un oggetto o di una stella sarà soggetta all’effetto Doppler, così la lunghezza d’onda della luce aumenterà a causa dell’allontanamento dall’oggetto (redshift o spostamento verso il rosso), e decrementerà nel caso dell’avvicinamento all’oggetto (blueshift o spostamento verso il blu).

Lo studio predice che con una densità così bassa, Wasp-107b deve avere un nucleo solido di non più di quattro volte la massa della Terra e quindi circa l’85% della sua massa è racchiusa nello spesso strato di gas che circonda questo nucleo. In confronto, Nettuno – che ha una massa simile a Wasp-107b – ha solo dal 5 al 15% della sua massa totale nel suo strato di gas.

Secondo i modelli classici di formazione dei giganti gassosi è necessario un nucleo solido almeno 10 volte più massiccio della Terra per accumulare una grande quantità di gas, prima che il disco protoplanetario si dissolva.  Eve Lee della McGill University e membro di iREx spiega così l’apparente anomalia di Wasp-107b: «Per Wasp-107b, lo scenario più plausibile è che il pianeta si sia formato molto lontano dalla stella, dove il gas nel disco è abbastanza freddo e il suo accrescimento può avvenire molto rapidamente. In seguito, il pianeta è stato in grado di migrare nella sua posizione attuale, sia attraverso le interazioni con il disco o con altri pianeti nel sistema».

Le “anomalie” di questo esopianeta non finiscono qui però. Wasp-107b contiene pochissimo metano, contrariamente al contenuto posseduto da questo tipo di pianeti. I ricercatori hanno fatto inoltre un ulteriore scoperta nel sistema stellare oggetto di studio: l’esistenza di un secondo pianeta, Wasp-107c, con una massa di circa un terzo di quella di Giove, notevolmente superiore a quello di Wasp-107b.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights