giovedì, Settembre 19

L’immagini di Webb mostrano i danni causati dal micrometeorite

L’immagini di Webb mostrano i danni causati dal micrometeorite. La NASA, al momento non è certa delle conseguenze che le rocce spaziali potranno avere sulla vita del telescopio. Una piccola roccia spaziale ha mostrato di poter avere delle ripercussioni sul telescopio spaziale della NASA, da poco operativo.

Il micrometeorite ha colpito il telescopio spaziale James Webb tra il 22 e il 24 maggio. L’oggetto ha colpito uno dei 18 specchi esagonali del telescopio. La NASA ha reso noto l’impatto del micrometeorite a giugno, dopo che aveva notato che i detriti erano più grandi di quanto non fosse stato calcolato durante la modellazione pre-lancio.

A destra, lo stato del James Webb Space Telescope il 21 giugno 2022, dopo un attacco micrometeoroide inaspettatamente grande e le successive risposte, rispetto allo stato previsto a sinistra. (Credito immagine: NASA/STScI)

I danni di Webb

I ricercatori hanno da poco condiviso un’immagine che evidenzia la gravità del colpo subito. Il rapporto, che è stato pubblicato lo scorso 12 luglio, descrive ciò che i ricercatori sono riusciti ad apprendere con l’utilizzo del telescopio durante i primi sei mesi nello spazio. L’effetto complessivo sul telescopio, fortunatamente, è minimo. Nell’indagine sono stati indagati e modellati gli effetti a lungo termine dei micrometroidi su Webb.

Il telescopio, in base al consumo di carburante, dovrebbe durare 20 anni nello spazio. I ricercatori, non hanno la certezza dell’effetto che i colpi dei micrometeoriti avranno sulle sue operazioni. Questi oggetti cosmici sono un noto pericolo delle operazioni spaziali e affrontarli è una priorità per gli scienziati.

L’impatto è avvenuto solamente su uno specchio, quindi “soltanto una piccola porzione dell’area del telescopio è stata interessata”. I diciassette segmenti dello specchio sono intatti. Questo ha consentito agli ingegneri di riallineare i segmenti di Webb, tenendo conto dei danni subiti.

La differenza nella capacità osservativa del telescopio è evidente quando si focalizza su degli obiettivi che traggono le immagini non solo dalle potenzialità tecniche e tecnologiche, ma anche dall’osservazione nell’infrarosso.

Quando è cominciata la missione di Webb, il segmento C3 interessato dall’impatto aveva inizialmente un errore del fronte d’onda di 56 nanometri rms, una quantità in linea con le altre 17 porzioni speculari. Dopo l’impatto l’errore è aumentato a 258 nm rms. I riallineamenti effettuati sui segmenti dello specchio, nel loro insieme, hanno ridotto l’impatto a soli 59 nm rms.

Conclusioni

Il team ha dichiarato che: Webb potrebbe essere più suscettibile ai danni dei micrometeoriti di quanto previsto dalla modellazione pre-lancio”, ha scritto il team. La modellazione per stimare la popolazione pericolosa di micrometeoriti, e per trovare rimedi, è attualmente in corso.

Il team ha dichiarato che l’allineamento di Webb rientra ampiamente nei limiti delle prestazioni, poiché i segmenti dello specchio riallineati sono “circa 5-10 nm rms al di sopra dei precedenti migliori valori rms di errore del fronte d’onda”.

I ricercatori stanno tenendo d’occhio i potenziali eventi futuri che potranno generare polvere, come quelli del 2023 e del 2024, quando Webb dovrebbe volare attraverso le particelle lasciate dalla cometa di Halley, secondo quanto riportato da Nature. L’ufficio per l’ambiente dei meteoroidi della NASA, presso il Marshall Space Flight Center di Huntsville, sta modellando il rischio di impatto per Webb per quanto riguarda il passaggio di Halley.

FONTE:

https://www.space.com/james-webb-space-telescope-micrometeoroid-damage

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