giovedì, Settembre 19

L’impareggiabile classe Essex

La classe “Essex” può considerarsi come il raggruppamento di navi più efficiente e di maggior successo della Seconda Guerra Mondiale. Le specifiche operative progettuali terminate nel 1939 la configuravano essenzialmente come un potenziamento della classe Yorktown con un dislocamento aumentato di 7000 tonnellate.

Questa evoluzione permetteva alle portaerei della classe Essex di installare un armamento difensivo più consistente, una corazzatura più robusta, una forza motrice più potente e soprattutto una maggiore quantità di carburante per i mezzi aerei.

Furono ordinate 11 unità di questa classe nel 1940 ed altre 13 durante il conflitto. Le portaerei di classe Essex avevano un dislocamento complessivo a pieno carico di 33.000 tonnellate, per una lunghezza di 267,21 metri fuori tutto ed una larghezza di 45 metri. Nel 1943 potevano trasportare 6 caccia intercettori, 36 caccia d’attacco e 18 aerosiluranti con un equipaggio di 3420 uomini.

La capoclasse Essex fu varata nell’aprile del 1942 ed entrò in servizio nello stesso anno. Partecipò a vari attacchi alle isole di Marcus e Wake, alle Isole Gilbert e Kwajalein; attacchi a Truk e alle Isole Marianne Settentrionali, Saipan, Guam, Tinian, Palau e alla battaglia del Mare delle Filippine; attacchi a Luzon, alla costa cinese, le Isole Ryukyu, Iwo Jima, Okinawa e al Giappone. Nel novembre del 1944 fu colpita da un kamikaze a Leyte e di nuovo nell’aprile del 1945 al largo di Okinawa, ma riuscì a sopravvivere ad entrambi gli attacchi.

Nell’agosto del 1945, insieme a moltissime altre navi, presenziò nella baia di Tokyo alla resa del Giappone dopo lo sganciamento delle due atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Le navi della classe Essex si dimostrarono adattissime ad operare nelle sterminate distese del Pacifico perché tenevano benissimo il mare, avevano una larga autonomia ed erano particolarmente robuste, tanto che durante i primi 14 mesi di servizio in guerra soltanto 3 portaerei rimasero danneggiate, ma dopo rapide operazioni di raddobbo e riparazioni tornarono prontamente sul teatro delle operazioni belliche.

Soltanto l’USS Franklin, una delle 24 portaerei della classe Essex, riportò gravissimi danni perdendo anche 800 uomini durante un attacco aereo giapponese nel marzo del 1945 e diventando così la più danneggiata portaerei americana che sopravvisse al conflitto.

La Franklin fu costretta a tornare in patria e non fu più in grado di riprendere il mare. Nel 1947 fu definitivamente dismessa.

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