giovedì, Settembre 19

L’intelligenza sopraffina dei corvi

Sono in gran parte tutti completamente neri, a volte anche iridiscenti, o con piccole parti biancastre, grigie sul collo o sul dorso.Circa 130 specie, diffuse in ogni continente, in ambienti assai diversi: caldi, freddi e temperati, dalle taighe alle foreste pluviali e ai deserti. Passeriformi, presentano dimensioni che variano dai 34 ai 70 cm.

La piccola testa arrotondata possiede un becco robusto, conico, allungato e ricurvo in basso; le ali con dita munite di artigli, zampe forti e coda corta. I corvi sono onnivori, e si nutrono anche da carcasse di animali, di semi e piccoli animali.

Negli ultimi tempi si verificano nuove scoperte sulle loro straordinarie capacità intellettive, tra ragionamenti complessi e furbizia sottile, soprattutto nel procurarsi il cibo. Portano molluschi racchiusi da conchiglie a certe altezze tali da causarne la rottura, per poi mangiare l’animale. A volte noci dal guscio duro vengono fatte cadere sull’asfalto, in modo che si rompano col passaggio degli pneumatici di auto che passano.

Si affilano rametti, facendone uncini ad un’estremità, in modo da cavar fuori insetti da buchi in cortecce e tronchi d’albero. Hanno anche l’accortezza di mettere da parte questi strumenti, la cui preparazione richiede del tempo, per utilizzarli in seguito.

Posti davanti ad un bicchiere alto e trasparente, con bruco galleggiante su acqua, non potendo arrivare al cibo, vi gettano dentro un sassolino, in modo da innalzare il livello dell’acqua e così prendere  il bruco col becco.

Una cornacchia della Nuova Caledonia,Betty, posta davanti ad un tubo verticale trasparente, contenente un secchiello con pezzetto di carne, avendo a disposizione fili metallici diritti e altri ad uncino finale, ha scelto subito uno di quest’ultimo tipo, e posto nel becco, ha prima tirato fuori il secchiello e poi preso il cibo. Quando un altro simile gli ha rubato lo strumento, non si è scoraggiata: ne ha piegata uno diritto ad un’estremità  e così ha potuto estrarre di nuovo il carrello con carne.

Ci sono corvi spioni e ladri: osservano dove un altro nasconde del cibo e poi, in sua assenza, vanno a rubarlo. Allora, per evitare certe brutte sorprese, il corvo che ha il cibo, se viene osservato, lo va a nascondere in un altro posto. Può capitare anche che, solo a sentire il suono di altri, oppure con finestra aperta, forse immaginando una possibile entrata di altri, nascondono il cibo; in particolare, si è constatato che a occultarlo sono  soprattutto quelli che, a loro volta, hanno già rubato le riserve alimentari di altri.

A Napoli, infatti, un proverbio afferma : “O MARIUOLO SE SENTE SEMPE ARRUBBATO !”

Sono dotati di buona memoria visiva e ricordano, a distanza di molto tempo, sia le persone positive nei loro confronti, sia quelle negative. In seguito, sfuggiranno subito da queste, mentre dalle altre no. Inoltre comunicano queste informazioni anche ad altri, che quindi si comportano di conseguenza.

Sono in grado di riconoscersi allo specchio, capacità appurata finora solo per certi mammiferi superiori, come gli scimpanzé.

Si è visto che certi maschi nel corteggiamento, avendo a disposizione carmole del miele e tarme di farina, se hanno prima dato carmole, poi danno tarme, come se volessero variegare i loro doni.

I corvi esprimono riconoscenza dando doni anche alle persone che li hanno accuditi per molto tempo, come è capitato ad una ricercatrice affezionata, cui lasciavano pezzi di cibo e addirittura oggetti preziosi e lucenti. Sono infatti molto attratti da cose luminose, come lampadine accese e specchi.

Il grande etologo Konrad Lorenz chiamava spesso un vecchio nome corvo col suo nome, Roah. Questo alla compagna rivolgeva il richiamo tipico Crac-Crac-Crac, per invitarla a volare con lui, mentre verso di lui usava il suo stesso nome. D’altra parte anche i pappagalli ripetono le parole che sentono spesso dai loro padroni.

In Italia esistono varie specie di corvi, alcune adattate in pianura e lunghe le coste, come la Cornacchia nera, o in zone più alte, come la grigia. Il Corvo comune si trova lungo la pianura padana fino al Nord Ovest, quello imperiale, in circa 4000 esemplari, su Alpi,Appennino Meridionale, Sardegna e Gargano.

(Crediti fotografici: imieianimali.it / repubblica.it / agugliastra.it)

Video: “L’intelligenza dei corvi”

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