lunedì, Settembre 16

L’Italia è pronta a lanciare la missione Ixpe

L’Italia è pronta a lanciare la missione Ixpe. Questa diventerà una nuova finestra sull’universo e avrà come scopo quello di osservare gli aspetti più misteriosi e violenti dell’universo. Tra questi ci sono le esplosioni delle supernovae e i buchi neri.

L’ASI, dopo il successo del Dart-LiciaCube, con la nuova missione analizzerà in dettaglio la polarizzazione dei raggi X, andando a studiare alcuni degli oggetti spaziali più estremi del cosmo, tra cui ci sono le pulsar, i resti di supernove e buchi neri.

La missione è stata denominata Ixpe, acronimo di Imaging X-ray Polarimetry Explorer. L‘Agenzia Spaziale Italiana, l’ASI, collaborerà insieme alla NASA per avviare la missione. Il presidente dell’ASI, Giorgio Saccoccia, ha dichiarato che: “E’ una missione che spinge all’estremo la nostra capacità di fare scienza e alla quale l’Italia contribuisce con tecnologie all’avanguardia mondiale”.

I dettagli della missione

Il lancio della missione è previsto per il 9 dicembre alle 7,00 ora italiana dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida, con un razzo Falcon 9. La missione prevede il lancio di tre telescopi, che verranno installati su un satellite. Questo sarà in grado di quantificare la polarizzazione nei raggi X emessi da sorgenti cosmiche.

I principalI obiettivi della missione saranno lo studio dei nuclei galattici attivi, microquasars, pulsar, nebulose, magnetar, buchi neri, resti di supernova e anche del centro galattico. I tre rivelatori progettati sono stati finanziati dall’ASI e sviluppati da un team di scienziati dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf).

Il costo complessivo della missione Ixpe è pari a 180 milioni, di cui l’ASI parteciperà investendo 20 milioni di euro. Il coordinamento scientifico è dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), con l’Inaf e il supporto dell’Asi. Quest’ultima ha ideato e sviluppato lo strumento che costituisce il cuore della missione, il Global Pixel Detector (Gpd).

Conclusioni

La missione Ixpe rientra nel programma spaziale Small explorer (Smex) della NASA, creato appositamente per effettuare piccole missioni scientifiche. Il presidente dell‘Infn, Antonio Zoccoli, ha spiegato che: “Grazie alla missione Ixpe, la prima interamente dedicata allo studio dell’universo attraverso la polarizzazione dei raggi X, siamo pronti a scrivere un nuovo capitolo della fisica”.

Antonio Zoccoli, continua spiegando che: “A bordo della missione c’è una tecnologia nuova tutta italiana, dall’ideazione dei rivelatori alla loro realizzazione. Questa è una grande soddisfazione perché siamo riusciti in questa impresa rispettando i tempi di programma, nonostante le grandi difficoltà imposte dall’emergenza sanitaria”.

Marco Tavani, ha conclude dichiarando che: “Adesso attendiamo con grande trepidazione l’inizio della missione. La polarizzazione dei raggi servirà a capire come il campo magnetico di determinati oggetti spaziali influenzi questi fluidi cosmici magnetizzati, le emissioni nebulari, i buchi neri e le stelle che producono una radiazione energetica e polarizzata. Adesso possediamo uno strumento scientifico che potrà misurarle”.

FONTI:

https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2021/12/03/italia-pronta-alla-missione-ixpe-nuova-finestra-sulluniverso-_3e7dab7e-a2f4-4235-9da4-199957299470.html

https://formiche.net/2021/12/missione-ixpe-asi-nasa/

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