Le “bombe” Molotov possono essere considerate gli ordigni dei poveri. L’ultima risorsa di chi combatte contro un nemico dalle forze soverchianti. Si tratta di un ordigno incendiario, utilizzato spesso in azioni di guerriglia o in violente proteste di piazza: realizzato con una bottiglia di vetro riempita di liquido infiammabile e da un innesco costituito da uno straccio avvolto attorno al collo della bottiglia imbevuto di olio o dello stesso liquido contenuto all’interno.
Il nome deriva dal Ministro degli Esteri sovietico Vjaceslav Michajlovicˇ Molotov, che ricoprì ininterrottamente questa carica dal 1939 al 1956, ma contrariamente a quanto si può pensare non fu ne lui, né l’Armata Rossa ad inventare questo ordigno.
Il prototipo della bomba Molotov fu ideato dai nazionalisti del caudillo Francisco Franco durante la guerra civile spagnola per immobilizzare i carri armati sovietici forniti alle forze repubblicane. Qualche tempo dopo questo ordigno fu utilizzato dalle truppe finlandesi per fermare i carri dell’Armata Rossa durante la guerra d’inverno combattuta tra il 30 novembre 1939 e il 12 marzo 1940.
Ed è in questa occasione che questa bottiglia incendiaria prende il nome che la renderà celebre per sempre. I finlandesi chiamarono “molotov” la bomba per rispondere alle dichiarazioni del ministro sovietico secondo cui i bombardieri russi non sganciavano bombe ma cibo (“i cestini di pane di Molotov”). L’impiego fu talmente massiccio e “incisivo” che l’azienda statale Alko che vantava il monopolio dell’alcol in Finlandia, iniziò una produzione di tipo industriale, fornendo all’esercito un kit comprensivo dei fiammiferi necessari per dare fuoco alla miccia.
La bomba Molotov subì una serie di modifiche nel tempo, soprattutto per quanto riguarda l’innesco. I GAP (gruppi di azione partigiana) in Italia avevano messo a punto una versione dell’ordigno in cui l’innesco avveniva dal contatto tra un apposito acido, contenuto all’interno della bottiglia, e una sostanza basica presente sulla superficie esterna. Questa versione aveva la caratteristica, in caso di attacchi notturni a colonne di carri armati o camion, di non rivelare la posizione dell’utilizzatore in quanto non era necessario accendere la miccia prima del lancio.
Durante la Seconda Guerra Mondiale le bombe Molotov finirono per essere utilizzate in modo massiccio sia dall’Armata Rossa contro i Panzer tedeschi negli scontri cittadini fra vicoli angusti ed edifici semi-distrutti, dove si nascondevano i soldati russi sia da rivolte di civili quale quella del ghetto di Varsavia nel 1943. Largo uso ne fu fatto anche durante le battaglie di Leningrado e di Stalingrado.
Una fonte nutritiva essenziale per il nostro organismo è costituita dagli zuccheri o carboidrati. Tra…
Troppo spesso leggiamo sui giornali o sui social network di alimenti o sostanze con mirabolanti…
L'evoluzione dei vegetali è stata lunga e complessa, con un passaggio fondamentale, quello dall'acqua alla…
Nell’ambito del programma Horizon Europe è stato finanziato, per il biennio 2024 e 2025, dalle…
La sonda spaziale Europa Clipper ha superato un traguardo fondamentale. Ciò porta la missione sulla…
Alberi killer Il suo appellativo è piuttosto minaccioso, “fico strangolatore”, e per certi versi si…