giovedì, Settembre 19

L’ultimo fly-by della Solar Orbiter

L’ultimo fly-by della Solar Orbiter. La sonda ha l’obiettivo di svelare i misteri del nostro Sole. L’ultimo sorvolo sarà quello più ravvicinato da febbraio 2020. Infatti, la Solar Orbiter si troverà a 50 milioni di chilometri dal Sole, una distanza pari a meno di un terzo della distanza tra la stella e la Terra. 

Il fly-by effettuato dalla sonda la porterà all’interno dell’orbita di Mercurio, il primo pianeta del sistema solare. L’ESA, che gestisce la missione insieme alla NASA, condividerà le immagini tra qualche settimana. Questo tempo servirà all’agenzia per scaricare le immagini e per analizzarle.

La Solar Orbiter

I 10 strumenti presenti sulla Solar orbiter, che si attiveranno in contemporanea, dovranno misurare il vento solare, un flusso energizzato di particelle che si allontanano dal Sole, e osservare i mini bagliori, un fenomeno già osservato nelle prime immagini raccolte nel 2020. La sonda è stata dotata anche di telescopi ad alta risoluzione.

Le informazioni raccolte dalla sonda saranno utilizzati dai ricercatori per svelare i grandi misteri ancora irrisolti del nostro Sole. Tra questi c’è per quale motivo la temperatura aumenta attraverso l’atmosfera solare.

Le immagini

Le ultime immagini immortalate dalla Solar Orbiter hanno fornito una prospettiva completamente nuova del Sole, con dei dettagli senza precedenti. In queste è presente un’immagine ripresa ad alta risoluzione dell’atmosfera esterna del Sole. Le immagini sono state immortalate lo scorso 7 marzo, ad una distanza di circa 74 milioni di chilometri dal Sole.

Lo scatto è stato effettuato con lo strumento Spectral Imaging of the Coronal Environment, chiamato SPICE. Questa è la prima immagine ripresa con la luce ultravioletta. Le diverse lunghezze d’onda della luce possono aiutare i ricercatori nell’analizzare le differenze di temperatura tra la superficie solare, la corona solare e l’atmosfera esterna.

La corona può raggiungere una temperatura di un milione di gradi Celsius, equivalenti a 1,8 milioni di gradi Fahrenheit, mentre la superficie possiede una temperatura di 5.000 gradi Celsius, corrispondenti a 9.000 gradi Fahrenheit. La Solar Orbiter sta cercando di comprendere per quale motivo la temperatura aumenta allontanandosi dal nucleo solare, piuttosto che diminuire.

Conclusioni

La Solar Orbiter ha ancora molti sorvoli da realizzare nei prossimi anni, fly-by che la porteranno sempre più vicina alla nostra stella. La sonda è stata dotata di uno scudo termico multistrato, uno speciale rivestimento chiamato “Solar Black”, dei pannelli che proteggono i suoi strumenti, pannelli solari che possono inclinarsi e un raffreddamento all’interno. Tutti questi strumenti consentono alla sonda di non squagliarsi.

Il Sole sta aumentando la sua attività mentre si dirige verso il suo massimo, tutti eventi che verranno ripresi dalla Solar Orbiter, che si troverà in una posizione ottimale per poterli riprendere. La nostra stella ogni 11 anni completa un ciclo solare, che si suddivide tra attività calma e una tempestosa, per poi iniziarne uno nuovo.

L’attuale ciclo solare, Solar Cycle 25, è iniziato a dicembre del 2019 e si prevede che il prossimo massimo solare, quando il Sole vivrà il picco di attività, si verificherà a luglio del 2025.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2022/03/26/world/solar-orbiter-sun-flyby-scn/index.html?fbclid=IwAR1-TO9YpSCD2xP55Qx6QJPz7szvM3ZFxBv1vRvCtNTR8xLmW66gP-Janj8

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