Messier 42 e il caos presente nel suo centro

I due telescopi spaziali, Hubble e Spitzer, sono riusciti a visualizzare una fabbrica di formazione stellare, quella che risulta essere più prossima alla Terra, ossia la Nebulosa di Orione. La formazione stellare si trova ad una distanza di1500 anni luce dal Sistema solare.

Il risultato del loro lavoro svolto in comune dai due telescopi ha permesso di catturare un’immagine composita che è stata rilasciata dalla NASA.

L’immagine del 31 dicembre del 2020 rilasciata dalla NASA.

La NASA ha così festeggiato la fine del 2020 e salutato l’arrivo del nuovo anno, con una meravigliosa immagine che mostra uno straordinario oggetto cosmico, la Nebulosa di Orione.

La Nebulosa di Orione, denominata anche Messier 42, è un’immensa e luminosa nube cosmica composta da gas e da polveri che crea la nascita di nuove stelle. La nebulosa di Orione, un gigantesco vivaio interstellare, risulta essere la regione di formazione stellare più vicina alla Terra. Il fatto sorprendete è che le nebulose nascono a loro volta dalla morte di altre stelle, che raffreddandosi vanno a perdere i loro strati esterni, che daranno poi vita alle nubi da cui nasceranno nuove stelle.

L’astronomo amatoriale Henry Draper, nel 1880 grazie all’utilizzo del suo telescopio rifrattore “Alvan Clark” da 11 pollici e in contemporanea dell’utilizzo di un nuovo processo di sviluppo fotografico alla gelatina-bromuro, fu il primo nel riuscire nell’impresa di immortalare quella che è considerata la prima astrofotografia di una nebulosa che sia mai stata realizzata.

Arrivando ai giorni nostri, in mezzo ai tanti strumenti che hanno scrutato la nebulosa, sono presenti anche quelli a bordo dei telescopi spaziali Hubble e Spitzer. Il risultato ottenuto dalle loro osservazioni unite insieme è stata un’immagine composita che è riportata qui in alto. Nella foto sono presenti dei vortici gassosi di idrogeno, zolfo e idrocarburi, che sembrano quasi cullare le stelle neonate presenti in questa fabbrica cosmica.

Grazie alle capacità che il telescopio Hubble ha di poter vedere nell’ultravioletto e nel visibile, è stato rivelata la presenza di idrogeno e zolfo allo stato gassoso, che sono stati sottoposti a riscaldamento e ionizzati dall’intensa radiazione ultravioletta, che proveniva dalle stelle massicce, che formano l’ammasso aperto conosciuto col nome di Trapezio.

Il telescopio Sptizer, invece grazie ai suoi occhi a infrarossi, ha mostrato le molecole ricche di carbonio all’interno della nebulosa. A impreziosire il tutto c’è la presenza delle stelle di Orione, che sono state fotografate dai due telescopi. L’immagine immortalata da due telescopi sembra come essere un arcobaleno di punti sparsi in tutta la fotografia.

Ma se guardassimo la Nebulosa di Orione con i nostri occhi non apparirebbe così colorata. Infatti, la sua colorazione deriva dal metodo osservativo molto particolare, che hanno i telescopi spaziali Hubble e Sptizer per guardare lo spazio.

In altre parole i telescopi spaziali nel momento che osservano le nebulose, come quella di Orione ad esempio, non ne catturano direttamente il colore delle sue diverse molecole che la compongono, come ad esempio quelle dello zolfo, dell’idrogeno e del carbonio, bensì ne registrano le particelle di luce.

Starà ai membri dei team di elaborazione dei dati della NASA, che grazie a dei filtri differenti che permettono l’ingresso soltanto di determinate lunghezze d’onda e quindi di diverse colorazioni, a determinarne il colore. Quindi con questo processo ad ogni particella che passa attraverso un determinato filtro, verrà assegnato un colore corrispondente.

Ed è grazie a questa elaborazione dell’immagine con dei filtri differenti che la NASA riesce a produrre delle immagini meravigliose come quella della Nebulosa di Orione, che è stata mostrata.

Fonti:

https://www-media-inaf-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.media.inaf.it/2021/01/04/caos-nebulosa-orione/amp/?amp_js_v=a6&amp_gsa=1&usqp=mq331AQFKAGwASA%3D&fbclid=IwAR1d-hbrFqL1Y_DJworOglusevGLnv2Gkh0cgBTCrDQT5sHy3ZVb7nDTrRY#csi=0&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&amp_tf=Da%20%251%24s&ampshare=https%3A%2F%2Fwww.media.inaf.it%2F2021%2F01%2F04%2Fcaos-nebulosa-orione%2F

https://infinitynews.it/2021/01/05/la-nasa-festeggia-il-nuovo-anno-con-la-splendida-immagine-di-una-nebulosa-23692

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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