Categories: Astronomia

Misurato un enorme pianeta lontano dalla sua stella

Gli scienziati solitamente non sono in grado di misurare le dimensioni di pianeti giganteschi come Giove o Saturno. Ma un team guidato dalla UC Riverside è riuscito a farlo.

Il pianeta misurato, è circa cinque volte più pesante di Giove, da qui il suo soprannome GOT EM-1b, che sta per “Giant Outer Transiting Exoplanet Mass”. Sebbene si trovi a circa 1.300 anni luce dalla Terra, GOT” EM-1b è ancora considerato parte di quello che i ricercatori chiamano il nostro “quartiere solare“.

La scoperta di GOT “EM-1b è stata dettagliata in un documento pubblicato sull’Astronomical Journal.

Nel 2010 il telescopio spaziale Kepler della NASA, ha identificato un oggetto, che si è rivelato essere proprio questo pianeta. Quella stessa missione ha poi individuato diminuzioni periodiche della luminosità di una stella. Si tratta di un indizio che i pianeti orbitanti si trovassero nelle vicinanze.

Dalba, insieme al suo team, ha quindi utilizzato il WM Keck Observatory a Maunakea alle Hawaii per determinare le dimensioni e la densità del pianeta.

Impiegare 218 giorni per orbitare attorno a una stella, è un ordine di grandezza più grande rispetto a quanto impiega la maggior parte degli esopianeti giganti che sono stati misurati fin ora“, ha dichiarato Dalba. “Kepler ha scoperto migliaia di pianeti ma solo poche dozzine avevano orbite di un paio di centinaia di giorni o poco più“.

I pianeti giganti, solitamente, tendono a formarsi più lontano dalle loro stelle, quindi, nel tempo, migrano verso di esse. La scoperta di uno che non si è avvicinato, può offrire nuove informazioni sul nostro Sistema Solare.

La Terra gode di molta stabilità relativa e gli astronomi ritengono che Giove possa proteggere il nostro pianeta da altri oggetti nello spazio che potrebbero avere un impatto su di noi. Ma poiché sono così massicci, pianeti come Giove hanno il potenziale per “disturbare” le orbite, l’architettura e lo sviluppo di altri pianeti vicini.

I pianeti giganti lontani dalle loro stelle, possono aiutarci a rispondere a vecchie domande sul fatto che il nostro Sistema Solare possa essere normale o meno nella sua stabilità e nel suo sviluppo“, ha spiegato l’astrofisico planetario UCR Stephen Kane, il quale ha partecipato alla ricerca.

Non conosciamo molti pianeti simili a Giove e Saturno. E’ davvero difficile trovare questo tipo di pianeti molto lontani“, ha dichiarato Kane.

Dalba ha spiegato che i dati provenienti da pianeti giganti più vicini alle loro stelle, spesso sono più difficili da studiare, poiché le radiazioni della stella li “gonfiano”.

Bisogna prima tenere conto dell’inflazione, in termini di dimensioni, prima di studiare la composizione e altri aspetti dei pianeti vicino alle stelle“, ha affermato Dalba. “Questo pianeta non ha questo tipo di problema, quindi è più semplice da studiare”.

Per questi motivi, la scoperta di Kepler-1514b è utile per le future missioni della NASA, come il Nancy Grace Roman Space Telescope, che tenterà l’imaging diretto di pianeti giganti.

Dalba ha dichiarato di avere la speranza di scoprire se il pianeta ha una luna o un sistema di lune.

Non abbiamo mai trovato una luna al di fuori del nostro Sistema Solare“, ha spiegato Dalba. “Ma se la trovassimo, sarebbe la prova che le lune possono formarsi attorno a pianeti che stanno subendo una migrazione sostanziale e ci aiuterebbe a capire di più sui pianeti giganti nel loro insieme“.

Fonte: https://phys.org/news/2021-02-astronomers-enormous-planet-lurking-star.html?fbclid=IwAR1Nx6cuGyRv1dog0b8ZBPH3hOCxo9S0S_v4JayiWSn4hRHJGUvarXMVPUY

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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