giovedì, Settembre 19

NASA: arruolati 24 teologi per comprendere l’effetto degli alieni sulle persone

La NASA ha arruolato 24 teologi per comprendere l’effetto degli alieni sulle persone. Il racconto arriva direttamente da uno dei preti che è stato arruolato al Daily Mail. Secondo il DailyMail l’agenzia spaziala statunitense avrebbe effettuato l’investimento sul progetto “teologico” presso il CTI, acronimo di Center for Theological Enquiry, dell’Università di Princeton, nel New Jersey.

Sono 24 i teologi che prenderanno parte all’iniziativa. Tra questi ci sono teologici, reverendi e uomini di chiesa tutte persone comunque esperte di astrofisica e biologia. Tra loro troviamo il pastore protestante inglese Andrew Davison, laureato in biochimica a Oxford, che ha parlato del progetto anche su Facebook.

L’iniziativa della NASA

La NASA ha dato il via al progetto già dal 2014, anno in cui ha finanziato al CTI oltre un milione di dollari per far partire l’iniziativa. Questa servirebbe a comprendere in quale modo le persone reagirebbero nel caso venisse loro annunciato di aver individuato una vita aliena presente su altri pianeti.

Andrew Davison, attraverso il suo profilo Facebook e un’intervista al DailyMail ha spiegato il progetto, rendendolo così noto a tutti. Il pastore ha dichiarato che: “Le diverse religioni del pianeta Terra possono fornire un grande contributo in termini di comprensione di fronte alla possibilità di scoprire vite aliene su altri pianeti”.

Andrew Davison ovviamente non è ne un mitomane ne tanto meno un folle inventore di strampalate teorizzazioni. La NASA, vista la sua iniziativa, ha la necessità di ipotizzare dei possibili scenari per quanto riguarda le “implicazioni sociale dell’astrobiologia”.

Il telescopio James Webb

Ed è proprio il giorno di Natale che ha segnato una data importante per la NASA, il lancio nello spazio con successo del James Web Telescope, uno strumento che potrebbe riuscire a modificare il nostro punto di vista sull’universo e anche ciò che è stato scritto delle sacre letture.

Il telescopio è già stato descritto come una potente “macchina del tempo” in grado di rivelare i segreti dell’universo, analizzando degli oggetti distanti anni luce che ci porteranno indietro nel tempo come mai fatto prima.

Il Webb permetterà di osservare le prima galassie formatesi nell’universo primordiale più di 13,5 miliardi di anni fa. Obiettivi principali di questo strumento sono svelare i misteri dei buchi neri supermassicci, i mondi alieni distanti, le esplosioni stellari, la materia oscura e chissà quanto altro ancora.

Conclusioni

Secondo Andrew Davison, che sta per pubblicare un libro sull’iniziativa, i credenti hanno ampliato la loro visuale per quanto riguarda l’ipotesi della vita aliena attraverso gli strumenti che appartengono alle proprie dottrine religiose. Lo stesso discorso vale anche per le persone non credenti.

L’iniziativa proposta ai teologi non è del tutto nuova. Infatti, già esisteva una simile riflessione di gruppo soprattutto negli ambienti cattolici europei. Un esempio è il Progetto ALTRO, “Otros mundos, Tierra, Humanidad y Espacio Remoto – Altri mondi, Terra, Umanità e Spazio remoto, condotto dal padre gesuita José Gabriel Funes, astronomo ed ex direttore dell’Osservatorio Vaticano.

FONTE:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/12/27/la-nasa-ha-arruolato-24-religiosi-per-capire-leffetto-degli-alieni-su-di-noi-il-racconto-di-uno-di-questi-preti-al-daily-mail/6438450/

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