giovedì, Settembre 19

NASA punta al mondo che potrebbe essere abitabile oggi

NASA punta al mondo che potrebbe essere abitabile oggi. La sonda spaziale Europa Clipper ha superato un traguardo fondamentale. Ciò porta la missione sulla buona strada per il lancio, che verrà effettuato il mese prossimo. La missione ha come obiettivo quello di esplorare e cercare segnali di abitabilità su una delle lune di Giove. La finestra di lancio per il viaggio si apre il prossimo 10 ottobre.

La missione ha superato il Key Decision Point E. Questa è una fase critica di pianificazione che approva la missione per procedere con il lancio. L’approvazione è stata un sollievo per il team Europa Clipper, vista la scoperta a maggio di un possibile problema con i transistor della sonda spaziale. I transistor sono elementi che aiutano a controllare il flusso di elettricità del veicolo. Per questo gli ingegneri erano preoccupati per la sopravvivenza dei componenti nell’ambiente radioattivo di Giove. I test approfonditi sui transistor sono stati svolti per quattro mesi presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA.

Il team è riuscito a completare i test necessari in tempo, evitando così un ritardo di 13 mesi del lancio per esplorare Europa, un mondo coperto di ghiaccio che potrebbe avere il potenziale per supportare la vita nel suo oceano salato e sotterraneo. Europa Clipper trasporta 10 strumenti scientifici che potrebbero determinare se la vita è possibile in un altro luogo del nostro sistema solare oltre alla Terra.

NASA

NASA e il lancio di Europa Clipper

Il lancio di Europa Clipper è stato autorizzato, senza alcuna modifica al piano della missione, agli obiettivi o alla traiettoria. Nicola Fox, amministratore associato della Science Mission Directorate della NASA, durante una conferenza stampa ha dichiarato che: “È l’ultima grande revisione prima di entrare davvero nel vivo dell’entusiasmo per il lancio. Siamo davvero felici di dire che oggi hanno superato inequivocabilmente questa revisione”.

Il produttore dei transistor, lo scorso maggio, ha avvisato il team della missione che le parti potrebbero non essere così resistenti alle radiazioni come si credeva in precedenza. I transistor sono posizionati in tutta la sonda spaziale. Giove surclassa gli altri mondi come il pianeta più grande del nostro sistema solare. Il pianeta gigante ha un campo magnetico 20.000 volte più forte di quello della Terra. Questo è in grado di intrappolare le particelle cariche e di accelerarle ad alte velocità. Le particelle in rapido movimento rilasciano energia sotto forma di radiazioni intense che bombardano Europa e le altre lune più vicine a Giove.

Ogni veicolo spaziale diretto a Giove necessita quindi di componenti elettronici resistenti alle radiazioni. Jordan Evans, responsabile del progetto Europa Clipper presso il JPL a tal proposito ha spiegato che: “Giove è circondato da più radiazioni di qualsiasi altro pianeta del nostro sistema solare, e questo è uno dei motivi per cui esplorare il sistema di Giove è così impegnativo. Europa si trova vicino al bordo esterno della parte peggiore di quella cintura di radiazioni. Volare vicino a Europa ci espone a questo elevato flusso di particelle dannose, e quindi gli ingegneri della missione e Europa Clipper devono essere sicuri che i componenti della sonda spaziale possano sopravvivere a quell’ambiente di radiazioni per tutta la durata della nostra missione di quattro anni”.

La NASA e i test della missione

Per convalidare il processo di test dei transistor sono stati utilizzati i dati delle precedenti missioni della NASA su Giove, tra cui la sonda Juno che attualmente studia il pianeta e alcune delle sue lune. I test sono stati condotti 24 ore al giorno da maggio. Questi hanno simulato le condizioni di volo spaziale per vedere come si sarebbero comportati la sonda e i suoi componenti quando il veicolo avrebbe effettuato 49 sorvoli di Europa e infine 80 orbite attorno a Giove in un periodo di quattro anni.

Il team ha scoperto che i transistor sono in grado di autoripararsi tra un sorvolo e l’altro. Jordan Evans ha spiegato che: “Dopo tutti questi test, abbiamo concluso che durante le nostre orbite attorno a Giove, mentre Europa Clipper si immergerà nell’ambiente delle radiazioni, una volta che ne esce, lo farà abbastanza a lungo da dare ai transistor l’opportunità di guarire e recuperare parzialmente tra i sorvoli”. Un monitor delle radiazioni a bordo della sonda consentirà al team di verificare il funzionamento dei transistor. Il ricercatore continua spiegando “personalmente ho grande fiducia che potremo completare la missione originale per l’esplorazione di Europa come previsto”.

Curt Niebur, scienziato del programma Europa Clipper, ha dichiarato riferendosi alla missione che: “Non c’è stato anno più duro di quest’anno e soprattutto di questa estate. Ma nonostante tutto, l’unica cosa di cui non abbiamo mai dubitato è che ne sarebbe valsa la pena. È un’opportunità per noi di esplorare, non un mondo che avrebbe potuto essere abitabile miliardi di anni fa, ma un mondo che potrebbe essere abitabile oggi. Un’opportunità di fare la prima esplorazione di questo nuovo tipo di mondo che abbiamo scoperto molto di recente, chiamato mondo oceanico, che è completamente immerso e ricoperto da un oceano di acqua liquida completamente diverso da qualsiasi cosa avessimo mai visto prima. Ecco cosa ci aspetta su Europa”.

Conclusioni

Europa Clipper non è una missione volta a rilevare la vita secondo Curt Niebur. Gli obiettivi principali della missione sono incentrati sulla scoperta se gli ingredienti adatti a sostenere la vita come la conosciamo, tra cui acqua, energia e chimica, siano presenti su Europa. E senza alcuno strumento scientifico che possa determinare direttamente l’esistenza della vita, Clipper non può trovarne prove definitive. Curt Niebur ha spiegato che: “Potete scommettere il vostro ultimo dollaro che se Europa Clipper ci dicesse, sì, quegli ingredienti ci sono, allora busseremmo alla porta lottando per una seconda missione per andare a ricercare la vita”.

Europa Clipper avrà un ruolo fondamentale nell’aiutare la NASA a determinare dove inviare le missioni successive. Ad esempio, le parti della crosta di ghiaccio che potrebbero essere sottili e dove potrebbe sgorgare l’acqua dall’oceano sotterraneo. Questo secondo quanto affermato da Laurie Leshin, direttore del JPL Curt Niebur ha dichiarato che: “Se arriviamo lì e facciamo questa indagine, e la buona notizia è che ha tutti gli ingredienti ed è abitabile, ciò significa che ci sono due posti in un sistema solare che hanno tutti gli ingredienti per la vita che sono abitabili in questo momento allo stesso tempo”. Il ricercatore conclude spiegando che: “Pensate a cosa significa quando estendete quel risultato ai miliardi e miliardi di altri sistemi solari in questa galassia. Mettendo da parte la domanda ‘C’è vita’ su Europa, solo la domanda sull’abitabilità in sé e per sé apre un enorme nuovo paradigma per la ricerca della vita nella galassia”.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2024/09/09/science/europa-clipper-launch-approved/index.html

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