giovedì, Settembre 19

Natura: ancora più importante durante il lockdown

Natura. Ancora più importante durante il lockdown. I dati raccolti hanno confermato ciò che molti pensavano, ossia che la natura e gli spazi verdi sono stati di grande conforto durante il lockdown.

Ben il 40% delle persone afferma che la natura, la fauna selvatica e la visita agli parchi sono stati fondamentali per il loro benessere psicofisico da quando sono partite le restrizioni causate dal coronavirus.

Il consigliere del governo per l’ambiente naturale, il Natural England, sostiene che le percentuali sono rimaste stabili durante tutta la pandemia. Inoltre, ritiene che questa tendenza potrebbe persistere.

Natura e lockdown

I numerosi sondaggi effettuati dagli organismi come il Natural England, sono riusciti a dimostrare che le persone sentivano che il tempo passato in mezzo alla natura riusciva a sostenere il loro benessere psicofisico durante i lockdown.

L’Office for National Statistics, l’ONS, con le analisi dei sondaggi e dei dati sul ruolo della natura e degli spazi verdi riguardanti questo ultimo anno, ha potuto affermare che sarebbe opportuno valutare i cambiamenti nel comportamento personale e negli atteggiamenti aziendali. Pertanto, il Regno Unito, una volta finito il blocco, prenderà in considerazione una maggiore interazione con la natura, su scala molto maggiore, rispetto a prima della pandemia.

L’ONS, ha spiegato che: “Quello che non sappiamo ancora è se i cambiamenti causati dal blocco saranno una tendenza temporanea o un nuovo modo di vivere”.

Gli spazi verdi

Gli spazi verdi sono divenuti luoghi di interazione sociale in diversi momenti durante la pandemia, svolgendo così un ruolo fondamentale di interazione per le persone con amici e parenti.

L’ONS, afferma che la percentuale registrata di persone che trascorrono più tempo in contatto con i propri cari all’aperto, è aumentata durante il blocco dall’11% a maggio al 22% a luglio. L’aumento è rimasto costante dai mesi estivi fino a gennaio, quando è sceso ad una quantità del 19%.

Il lockdown ha inoltre evidenziato le disuguaglianze sociali presenti nell’accesso agli spazi verdi privati, come ad esempio nei giardini. In Gran Bretagna, circa una famiglia su 10 non ha accesso a un giardino privato o condiviso.

Secondo quanto riportato da uno studio condotto dall’Università di Cardiff e dalla Cardiff Metropolitan University, le persone che avevano uno spazio verde a due passi, o in alternativa l’accesso ad un giardino privato, avevano una salute e un benessere migliori durante e dopo il primo blocco nel Regno Unito.

I ricercatori hanno dimostrato che le persone, con la possibilità di recarsi in un giardino o un parco nelle vicinanze della propria abitazione, erano molto più propense a dire che si sentivano calme e tranquille. Inoltre, avevano molta più energia rispetto a quelle che non avevano accesso ad un giardino o che vivevano distanti da uno spazio verde.

Natura: giardinaggio quotidiano e benessere

Uno studio, che è stato pubblicato sulla rivista Cities, ha rilevato un forte legame tra giardinaggio quotidiano e benessere. Questo legame è stato verificato da un sondaggio condotto su oltre 6.000 persone, rilevando così che le persone che fanno giardinaggio ogni giorno hanno un livello di benessere più elevato, il 6,6% in più, e livelli di stress inferiori di 4,2% in meno, rispetto a chi non svolge questa attività.

La dottoressa Lauriane Chalmin-Pui, ricercatrice e ricercatrice del benessere presso l’RHS, ha dichiarato: “Quando si fa giardinaggio, il nostro cervello è piacevolmente distratto dalla natura che lo circonda. Questo sposta la nostra attenzione da noi stessi e dai nostri stress, ripristinando così le nostre menti e riducendo i sentimenti negativi”.

Fonte:

https://www.bbc.com/news/science-environment-56889322?fbclid=IwAR1iSkeeLHkR8OCwk345USNE1n6ORura0_Wqbzk2VMAVAiw7qiFu2oa01Kc

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