giovedì, Settembre 19

Nessuna speranza di vita su Venere, ma forse su Giove si

Nessuna speranza di vita su Venere, ma forse su Giove si. Una nuova ricerca ha constatato che la quantità di acqua nell’atmosfera di Venere è talmente bassa, che neanche i batteri più resistenti possono sopravvivere. I risultati ottenuti sono stati descritti in un articolo pubblicato il 28 giugno sulla rivista Nature Astronomy.

I risultati, quindi, sembrano eliminare del tutto la speranza derivata dalla scoperta fatta lo scorso anno. La scoperta metteva in luce delle molecole potenzialmente create da organismi viventi, presenti nell’atmosfera del pianeta. Queste sono state viste dagli scienziati, come un’indicazione della possibile presenza di vita. 

Il nuovo studio ha analizzato tutte le misurazioni raccolte dalle sonde, che hanno attraversato l’atmosfera di Venere. Queste hanno ricavato molti dati riguardanti la temperatura, l’umidità e la pressione presenti nelle spesse nubi di acido solforico che circondano il pianeta.

I ricercatori, attraverso i valori raccolti, hanno potuto quantificare l’attività dell’acqua e la pressione del vapore acqueo presente all’interno delle singole molecole nelle nuvole. Questo risulta essere uno dei fattori limitanti per quanto riguarda l’esistenza della vita sulla Terra. 

John Hallsworth, microbiologo della Queen’s University, di Belfast, nel Regno Unito, e autore principale dello studio, ha dichiarato che: “Quando abbiamo esaminato l’effettiva concentrazione di molecole d’acqua in quelle nuvole, abbiamo scoperto che era cento volte troppo bassa per far sopravvivere anche agli organismi terrestri più resistenti”.

Vita su Venere: i risultati della ricerca

I risultati ottenuti sono molto sconfortanti per la comunità scientifica che studia Venere, soprattutto considerando la scoperta fatta lo scorso settembre riguardante la fosfina. Quest’ultima è un composto costituito da atomi di fosforo e idrogeno, che sulla Terra viene associato agli organismi viventi. I ricercatori avevano ipotizzato che le fosfine presenti nelle nuvole di Venere potevano essere prodotte da microrganismi.

John Hallsworth, ha dichiarato che. “I microrganismi sulla Terra possono sopravvivere e proliferare in goccioline d’acqua nell’atmosfera quando le temperature lo consentono. Purtroppo, i risultati ottenuti dallo studio, basati su differenti dati ottenuti dalle sonde, non lasciano alcuna possibilità di una qualunque forma di vita nelle nuvole di Venere”.

John Hallsworth, continua spiegando che: “I sistemi viventi, compresi i microrganismi, sono composti principalmente da acqua. Se non vengono idratati non possono essere attivi e di conseguenza non sono in grado di proliferare”.

I microrganismi

Le ricerche effettuate su microrganismi che vivono in condizioni molto estreme sulla Terra, hanno rilevato che la vita può esistere a temperature fino a -40 gradi Fahrenheit, equivalenti a -40 gradi Celsius. Il valore di sopravvivenza più basso di attività nell’acqua, misurata su una scala da 0 a 1, è di 0,585. Il livello di attività dell’acqua rintracciato nelle molecole presenti nelle nuvole venusiane era solo di 0,004. 

Chris McKay, astrobiologo della NASA, e coautore della ricerca ha dichiarato che: “I risultati della ricerca sono stati conclusivi. Le nuove missioni spaziali, che sono attualmente in preparazione per Venere, non cambieranno nulla per quanto riguarda la speranza di trovare la vita sul vicino della Terra”.

Chris McKay, continua spiegando che: “La nostra conclusione si basa, in maniera diretta, sulle misurazioni effettuate. Non è un modello, e neppure un’ipotesi. Le missioni che la NASA ha appena selezionato per andare su Venere, eseguiranno di nuovo le stesse misurazioni sulla temperatura e sulla pressione. Molto probabilmente arriveranno alle stesse conclusioni, perché Venere non può cambiare durante questo lasso di tempo”.

La vita su Giove

I ricercatori, hanno anche esaminato i dati raccolti sugli altri pianeti. In questo modo hanno scoperto che le nuvole di Giove, forniscono un’attività dell’acqua tale da poter supportare ipoteticamente la vita.

I dati raccolti dalla sonda Galileo, ad altitudini comprese tra i 42 e i 68 chilometri sopra la superficie del gigante gassoso, suggeriscono che il valore dell’attività dell’acqua corrisponde a 0,585. Quindi appena sopra la soglia di sopravvivenza. Anche le temperature presenti nella regione analizzata sfiorano i limiti di sopravvivenza, ossia i -40 gradi F.

Chris McKay, ha spiegato che:Giove sembra essere molto più promettente. Esiste almeno uno strato nelle nuvole di Giove dove vengono soddisfatti i requisiti inerenti l’acqua. Ciò non significa che ci sia vita, ma soltanto che, per quanto riguarda l’acqua, i requisiti sono presenti”.

I ricercatori, tuttavia, affermano che i livelli di radiazioni ultraviolette o la mancanza di sostanze nutritive, potrebbero impedire che la vita possa potenzialmente prosperare. Serviranno delle nuove misurazioni per poter scoprire che le condizioni presenti forniscano le potenzialità per far essere presente la vita o meno.

John Hallsworth, termina dichiarando che: “La tecnica utilizzata per quantificare l’attività dell’acqua, potrebbe anche aiutare a determinare l’abitabilità degli esopianeti. Ciò che mi entusiasma di più è che possiamo scendere alla scala delle molecole d’acqua per questi pianeti lontani, scoprendo così la loro potenziale abitabilità”.

FONTE:

https://www.space.com/venus-clouds-life-not-enough-water

1 Comment

  • Benito Misurale

    Sentitamente ringrazio per le informazioni di pocanzi. Pur, professionalmente, indirizzato alla ingegneria meccanica e navale. Sono molto appassionato all’ASTRONOMIA. Ing. Benito Misurale.

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