Qualche mese fa le scoperte operate intorno all’ormai celebre sistema Trappist-1 avevano indotto i media a sottolineare le probabilità delle condizioni di vita, per come la conosciamo, almeno nei tre pianeti ubicati nella cosiddetta fascia di abitabilità.
Gli scienziati erano stati molto prudenti su questa possibilità ed alla luce di alcuni recenti studi guidati dall’Harvard Smithsonian Center for Astrophisycs pare ci abbiano visto giusto.
La nana rossa di Trappist-1 ruota rapidamente generando un’intensa quantità di radiazioni ultraviolette che potrebbe distruggere le atmosfere dei sette pianeti, compresi i tre, situati nella fascia abitabile.
Il flusso di particelle emesso dalla nana rossa, l’equivalente del nostro vento solare, è da 1000 a 100.000 volte superiore a quello che colpisce la terra e di questo passo il campo magnetico della stella si connetterà direttamente con quello dei pianeti, provocando l’evaporazione della atmosfera e facendo quindi venir meno le condizioni per l’evoluzione della vita.
Se questi dati saranno confermati risulterà arduo trovare forme di vita aliena in sistemi planetari che ruotano attorno ad una nana rossa e le ricerche dovranno orientarsi verso stelle più simili al nostro sole.
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