lunedì, Settembre 16

Noi e i virus

Da quindici mesi il mondo è sconvolto per le conseguenze di una pandemia innescata da un virus: SARS-Cov-2. Nell’immaginario collettivo questi microorganismi sono, quasi sempre, associati ad epidemie, malattia, morte. In realtà, secondo i biologi, circa 380.000 miliardi di virus vivono nel nostro organismo, una cifra 10 volte superiore a quella dei batteri.

Il viroma umano

Insomma secondo alcune stime piuttosto attendibili quasi la metà di tutta la materia biologica che compone il nostro corpo non è di origine umana. Soltanto fino a qualche decennio fa gli scienziati non sapevano neppure dell’esistenza del viroma umano. Oggi invece sappiamo che esso fa parte del più complessivo microbioma umano, un mix di cellule, batteri, funghi e virus che formano la struttura del nostro corpo.

I virus che popolano l’organismo umano possono risultare dannosi per la nostra salute, sostanzialmente innocui o addirittura preziosi alleati per preservarla. Il corpo umano è un ambiente ricco di proteine, grassi e carboidrati, un habitat ideale per i microbi. Molti virus hanno imparato a “viverci pacificamente” senza farci ammalare. Dopo aver messo a punto la tecnica del sequenziamento del genoma, poco più di una decina di anni fa, abbiamo scoperto un gran numero di virus “ospiti” del cavo orale e dell’intestino.

Il liquido cefalorachidiano

Più recentemente sono stati scoperti virus anche in aree del corpo sorprendenti. Nel 2019, un team di ricercatori, ha scoperto la presenza di virus nel liquido cefalorachidiano. Si tratta di un fluido corporeo trasparente e incolore che si trova nel sistema nervoso centrale. Tra le sue varie funzioni, quella di ridurre il peso dell’encefalo e di consentirne la perfusione a pressioni costanti, trovandosi al di sopra della pompa cardiaca.

Questi virus appartenenti a diverse famiglie non erano associati a nessuna malattia nota. Il nostro viroma inizia a formarsi subito dopo la nascita probabilmente mutuato dalla madre e dall’assunzione di latte materno. Altri virus entrano nel nostro organismo attraverso l’aria, l’acqua, il cibo ed il contatto con altre persone. Questa popolazione virale diventa sempre più numerosa infettando le cellule umane che costituiranno la loro “casa” per molti anni.

I batteriofagi

Molti dei virus che ospitiamo nel nostro corpo non infettano le cellule ma vanno a “caccia” di batteri. I batteriofagi sono pressocché presenti dappertutto in natura. Nel suolo, nell’acqua, nelle lande desolate dell’Artico, alcuni “galleggiano” addirittura nell’aria. Il viroma può cambiare enormemente a seconda della parte del corpo considerata. I virus presenti nella bocca sono molto diversi da quelli presenti nell’intestino, nel sangue oppure nelle urine.

I passi avanti fatti dalla ricerca oggi ci permettono di scoprire attraverso l’analisi del viroma, ad esempio, se persone non imparentate fra loro, sono o meno conviventi. I virus, infatti, possono essere trasmessi ad un’altra persona non soltanto attraverso i classici metodi di contagio ma anche attraverso la condivisione di servizi igienici, tavoli, cibo etc.

Non tutti i viromi sono simili

In altri termini è sufficiente vivere nello stesso spazio per essere colonizzati da intere popolazioni di virus. Ci sono però anche ulteriori fattori che in qualche misura scompaginano una possibile “legge universale” del viroma umano. E’ noto ad esempio che i viromi degli abitanti dei paesi occidentali sono meno diversi tra loro rispetto a quelli delle popolazioni non occidentali.

Si tratta probabilmente di differenze causate dall’ambiente e dall’alimentazione. Molti virus infettano i batteri presenti nel nostro organismo e soltanto una minima parte aggredisce le nostre cellule. Questa differenza è ingenerata dal nostro sistema immunitario che sopprime i potenziali patogeni aggressori. E’ dimostrato che quando il nostro sistema immunitario è sotto stress, ad esempio a causa di un trapianto e per l’assunzione di immunosoppressori anti rigetto, la presenza di alcune popolazioni virali aumenta decisamente.

Questa situazione è una delle cause della particolare insidiosità di Covid19. Quando il nostro sistema immunitario è impegnato a contrastare SARS-Cov-2 il paziente potrebbe essere più esposto ad altri attacchi virali. Molti virus batteriofagi convivono tranquillamente con le loro prede i batteri.

Un’alleanza perfetta

Invece di uccidere l’ospite durante la replicazione virale, il fago se ne sta buono integrando il proprio genoma in quello del batterio ospite. Al momento della divisione il batterio non crea soltanto una copia del proprio genoma ma anche una del virus che ospita. Questa strategia è evidentemente vantaggiosa per il fago, mentre non sono ancora noti i vantaggi che ne avrebbero i batteri.

I fagi a volte si prendono “cura” dei batteri che li ospitano favorendone la resistenza agli antibiotici oppure scatenando delle malattie. Un fago estremamente interessante è crAssphage scoperto nel 2014. Questo organismo vive nella maggior parte della popolazione mondiale, ad esclusione delle piccole comunità superstiti di raccoglitori-cacciatori. Trovare una diffusione così generalizzata è un fatto insolito, oltre a tutto questo fago non sembra correlato ad alcuna malattia nota.

Alla ricerca di un killer

Secondo i ricercatori questo organismo controllerebbe la prevalenza di un comune batterio intestinale, il Bacteroides intestinalis, particolarmente esteso nelle feci umane. La medicina sta focalizzando una delle assi di ricerca più importanti sui fagi in grado di contrastare il notevole aumento dei batteri resistenti agli antibiotici.

L’OMS ha calcolato che entro il 2050, almeno 10 milioni di persone l’anno in tutto il mondo, moriranno per l’impossibilità di trovare terapie alternative. Il vero limita all’utilizzo dei fagi per combattere le malattie infettive è il reperimento di virus davvero efficaci. Ci sono ricerche che studiano l’utilizzo di virus estratti dalle acque reflue come killer per i batteri resistenti agli antibiotici.

Il futuro

Alcune terapie sperimentali sono già in atto. Siamo ancora molto lontani però dal disvelare tutti i misteri del viroma umano, anche se straordinari passi in avanti sono stati compiuti nell’ultimo decennio. Oggi sappiamo che mentre alcune parti del microbioma umano sono stabili, altri sono in continua evoluzione. E’ sembra proprio che i protagonisti principali di questi tumultuosi cambiamenti siano proprio i virus che ospitiamo.

fonti:

alcune voci di Wikipedia

Le Scienze, aprile 2021, ed. cartacea

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights