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Noi, i futuri marziani?

Secondo molti i viaggi spaziali sarebbero un inutile ed enorme sperpero di denaro, che andrebbe impiegato in altri settori, soprattutto per cercare di combattere le differenze sociali che caratterizzano la nostra epoca o i guasti che stiamo provocando all’ambiente.

Invece i motivi per cui conviene investire nelle missioni spaziali sono importanti: innanzitutto la conoscenza scientifica, poi la possibilità di sfruttare le sterminate risorse mineralogiche, anche di metalli rari, persino di diamanti, e di sostanze combustibili ormai in diminuzione sulla Terra. Resta il fatto che abbiamo il fondo oceanico ancora poco noto e sfruttato, ma gli studiosi preannunciano gravi conseguenze per fauna e flora marine.

Da tempo si parla di colonie umane su Marte, che, rispetto a Mercurio e Venere davvero roventi, presenta almeno qualche aspetto più positivo. Vero è che un uomo potrebbe viverci solo pochi secondi, per la scarsità di Ossigeno. Pianeta piccolo rispetto alla Terra, la sua massa è appena un decimo della terrestre, per cui la gravità è solo un terzo della terrestre.

Quindi la sua atmosfera, ricca al 96% di Anidride Carbonica, è molto sottile, motivo per cui non trattiene calore come la nostra: la temperatura media è di circa 67 gradi sotto zero, molto bassa ma comunque confrontabile con quelle registrate ai nostri poli. Inoltre il limitato calore interno comporta un campo magnetico praticamente nullo, quindi una mancanza di schermatura dai raggi cosmici, che arrivano con una intensità di circa 20 volte la massima sopportabile dagli esseri umani.

Oltre a non poter respirare liberamente, saremmo investiti di continuo da forti radiazioni nocive, con alta probabilità di sviluppare tumori. Bisognerebbe perciò disporre di opportune schermature, con materiali idonei, come  il polietilene. Inoltre saremmo soggetti a forti tempeste di sabbia, ma questo può succedere anche nei nostri deserti.

Appare accertata la mancanza di acqua liquida, dovuta alla scarsità di vapor acqueo in atmosfera. Nel passato forse esisteva, come testimoniano i numerosi canali sulla superficie e gli studi più recenti. Invece ci sono grandi quantità di ghiaccio, ai poli e sottoterra, che potrebbe essere raccolto e riscaldato, utilizzandolo come acqua potabile e per coltivare ortaggi in serre pressurizzate. Quindi potremmo nutrirci di spinaci, asparagi, cavoli, funghi, aglio e carote. Risulterebbe impossibile l’allevamento del bestiame. Dalle osservazioni sul suo suolo, si è rilevata la presenza di ematite e rocce sedimentarie, che si formano da noi. con l’azione dell’acqua.

In conclusione, le risorse terrestri sono in via di esaurimento e quelle marine non ancora considerate. Quelle extraterrestri sono davvero ingentissime, ma i costi di spedizione sono ancora rilevanti, oltre alla permanenza assai difficile. Dovremmo optare allora per raccolte efficienti e riciclo costante dei vari materiali utilizzati, mentre Oro ed Argento, ad esempio, impiegati in Pc e cellulari, vengono recuperati e riusati attualmente soltanto per il 15%.

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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