“Nueces Valley”, il Maxi Tex numero 21 è ormai un classico dell’epopea texiana. È un’opera che si distingue per la sua capacità di esplorare le origini del leggendario personaggio di Tex Willer, offrendo ai lettori un’immersione profonda nel passato del famoso ranger. Questo ventunesimo volume della serie Maxi Tex, scritto da Mauro Boselli e illustrato da Pasquale Del Vecchio, rappresenta un tassello fondamentale nella saga di Tex, portando alla luce eventi che precedono persino la nascita del protagonista.
La storia si apre nel 1838, quando una carovana di pionieri, guidata dal grande esploratore Jim Bridger, raggiunge la valle di Nueces, una terra fertile ma selvaggia, contesa da tribù indigene come i Comanche, i Karankawa e gli Apache. È in questo contesto che i genitori di Tex, Ken Willer e sua moglie Mae, decidono di stabilirsi, dando vita a una serie di eventi che plasmeranno il destino del futuro ranger.
Uno degli aspetti più affascinanti di “Nueces Valley” è la sua capacità di scavare nel passato di Tex come mai prima d’ora. La narrazione di Boselli si ispira a storie classiche come “Il passato di Tex” (Tex 83, gennaio 1971), ma va oltre, offrendo una visione più dettagliata e intima delle origini del personaggio. Per la prima volta, i lettori possono vedere i volti dei genitori di Tex, con Ken Willer e Mae che emergono come figure centrali nella trama. Mae, in particolare, è ritratta come una donna incantevole, dolce ma fiera, che incarna perfettamente il ruolo di madre del futuro ranger. Purtroppo Mae morirà quando Tex ha appena cinque anni.
La scelta di ambientare la storia in un’epoca così lontana nel tempo permette a Boselli di esplorare temi e situazioni che raramente vengono trattati nella serie regolare di Tex. La valle di Nueces diventa così un teatro di avventure epiche, dove i pionieri devono affrontare non solo le minacce delle tribù indigene, ma anche quelle dei contrabbandieri e dei banditi. Questo contesto selvaggio e pericoloso contribuisce a creare un’atmosfera di tensione e suspense che tiene il lettore incollato alle pagine.
Questo autentico romanzo a fumetti che conta ben 258 tavole esplora una serie di coprotagonisti di ecezione come Jim Bridger (1804-1881), esploratore, avventuriero e trapper realmente esistito, che ha conosciuto e frequentato una serie di leggende del West americano, come ad esempio, il vero Kit Carson. Personaggio di fantasia ma non meno importante è Gunny Bill, il vero “precettore” di Tex che insegna al nostro eroe a sparare, ad essere un vero cow boy e che nella storia appoggia la decisione del giovane Willer di trasferire una mandria dalla Valle di Nueces alla California della corsa all’oro.
Dal punto di vista grafico, i disegni di Pasquale Del Vecchio sono semplicemente straordinari. L’artista riesce a catturare con maestria l’essenza dei personaggi e dei paesaggi, dando vita a vignette ricche di dettagli e di emozioni. Le scene di azione sono dinamiche e coinvolgenti, mentre i momenti più intimi e riflessivi sono resi con una delicatezza e una sensibilità che arricchiscono ulteriormente la narrazione.
Un altro elemento che rende “Nueces Valley” un’opera imperdibile è la sua capacità di omaggiare i grandi classici del genere western. La storia attinge a piene mani dai capolavori cinematografici di registi come John Ford e Howard Hawks, creando un ponte ideale tra il fumetto e il cinema. Questo approccio rende la lettura ancora più appassionante per gli amanti del genere, che possono ritrovare in “Nueces Valley” gli elementi tipici delle grandi epopee western.
In conclusione, “Nueces Valley” è un’opera che non delude le aspettative. Grazie alla maestria di Mauro Boselli e Pasquale Del Vecchio, i lettori possono immergersi in una storia avvincente e ricca di emozioni, che esplora le radici di uno dei personaggi più amati del fumetto italiano. La combinazione di una narrazione avvincente, disegni straordinari e un’ambientazione affascinante rende questo volume un must per tutti i fan di Tex e del genere western in generale.
