lunedì, Settembre 16

Nuovo record sulla lunga distanza del teletrasporto quantistico

Dei qubit, per la prima volta, sono stati trasferiti in maniera più veloce della luce su una distanza di ben 43,5 chilometri. Il risultato ottenuto, che è stato pubblicato in dettaglio sulle pagine della rivista specializzata PRX Quantum, dell’American Physical Society, consente di avviarsi verso una nuova generazione di trasferimento di unità di informazione.

Un team di ricercatori della NASA, del Fermi National Accelerator Laboratory, e del California Institute of Technology (Caltech), ha portato a termine un’impresa senza precedenti, uno studio che sembra riesca a dimostrare che il teletrasporto quantistico a lunga distanza possa essere fattibile.

Lo studio per la prima volta mostra che i qubit, ossia unità di informazioni quantistiche, sono riusciti a trasferirsi più rapidamente della velocità della luce.

Ecco i risultato ottenuto nel dettaglio

Maria Spiropulu, ricercatrice di Caltech, ha spiegato che: “Questo studio è riuscito a porre delle basi per un servizio internet quantistico, che un giorno potrebbe rivoluzionare l’informatica. I sistemi di comunicazione quantistica sono molto più veloci e decisamente più sicuri delle reti normali, perché utilizzano fotoni anziché codici di computer, dati che possono essere violati”.

Il team di ricercatori grazie a due sistemi, il Caltech Quantum Network, o CQNET, e il Fermilab Quantum Network, o FQNET, è riuscito con successo a teletrasportare i qubit, fabbricando un sistema di comunicazione quantistica tra due laboratori posti ad una distanza l’uno dall’altro di 43,5 chilometri. Inoltre, i ricercatori sono riusciti a fare interagire tre nodi, riuscendo così ad attivare una sequenza di qubit. Gli esperti sono così riusciti in questo modo a trasmettere istantaneamente il segnale da un punto ad un altro.

Maria Spiropulu, ha aggiunto che: “Nell’internet quantistico le informazioni memorizzate in qubit vengono trasportate su lunghe distanze attraverso l’entanglement, un fenomeno in cui due particelle sono collegate in modo tale che le informazioni siano condivise tra le varie unità esattamente nello stesso momento”. Inoltre, ha voluto precisare che è un metodo fortemente sensibile alle interferenze ambientali, che sono potenzialmente in grado di interrompere purtroppo la qualità del segnale.

Maria Spiropulu, precisa che: “Per queste difficoltà è stato difficile dimostrare la teoria, ma soprattutto è stato tecnologicamente impegnativo. I risultati, che indicano una fedeltà di oltre il 90%, delineano un successo davvero significativo, perché una buona fedeltà, ossia la vicinanza tra il segnale di partenza e quello di arrivo, è fondamentale nel caso delle reti quantistiche, progettate per poter collegare dispositivi quantistici avanzati”.

I prossimi obiettivi

Gli autori della ricerca, così come hanno sottolineato nella pagine della rivista specializzata, spiegano che saranno necessarie molte altre ricerche prima di poter arrivare ad una soluzione definitiva. Comunque i risultati ottenuti fin’ora dai ricercatori sembrano suggerire che una rete quantistica potrebbe superare la velocità degli attuali super-computer di circa 100 trilioni di volte.

Maria Spiropulu, conclude affermando che: “Esistono già dei piani su come i responsabili politici potranno utilizzare questa tecnologia. Le persone sui social media scherzano già sulle possibilità di iscriversi a un provider di internet quantistico. Al momento però abbiamo ancora bisogno di ulteriori ricerche e sviluppo prima di poter realizzare concretamente questi progetti”.

Fonte:

https://tg24.sky.it/scienze/2020/12/29/teletrasporto-quantistico-record

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