giovedì, Ottobre 3
I “ristoranti” dell’antica Roma
Storia

I “ristoranti” dell’antica Roma

https://www.youtube.com/watch?v=-N59eh1nr_c Contrariamente a quanto avviene oggi, patrizi e uomini facoltosi della Roma del primo Impero pranzavano esclusivamente presso le proprie case o come ospiti di altrettanti esponenti delle classi dominanti, mentre il resto della popolazione (ad esclusione della fascia dei poverissimi) pranzava molto spesso fuori casa in taverne, osterie e bettole che pullulavano in tutta Roma e in gran parte delle città romane. Roma tra il I ed il II secolo era una città che contava circa un milione di abitanti. Questi ritrovi oltre che fornire cibo e bevande, su tutte vino allungato con acqua calda, erano luoghi dove era possibile giocare, assistere a qualche piccolo spettacolo e socializzare con una eterogenea massa di persone. Giovenale desc...
A Brescia isolato un ceppo di Sars-Cov-2 meno potente
Medicina

A Brescia isolato un ceppo di Sars-Cov-2 meno potente

La scoperta è stata fatta a Brescia nel laboratorio di Microbiologia dell’Asst Spedali Civili, diretto dal presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv) Arnaldo Caruso, in attesa di pubblicazione, è stata anticipata ai mezzi di informazione per "lanciare un segno di speranza" come ha detto lo stesso Caruso. Come è avvenuta questa scoperta? In questi giorni il laboratorio di Microbiologia diretto dal dott. Caruso, un po' come in tutta Italia, registrava nei tamponi oro-faringei una carica virale molto attenuata rispetto alla circolazione virale di marzo ed aprile. Segno di un'attenuazione dell'epidemia per altro confortata dai numeri snocciolati ogni sera dalla Protezione Civile. Poi improvvisamente il laboratorio di Brescia ha analizzato un tampone in...
Web e fake news: una relazione pericolosa
Uncategorized

Web e fake news: una relazione pericolosa

Nel 2015, pochi mesi prima di morire, Umberto Eco nel corso dell'ennesima laurea honoris causa ricevuta dichiarò: «Il web dà diritto di parola a legioni di imbecilli. Quelli che prima parlavano solo al bar, dopo due o tre bicchieri di rosso, e non danneggiavano la società. Gente che poi veniva messa a tacere dai compagni: “Ma tas ti, stupid!” e che adesso ha lo stesso diritto di parola di un premio Nobel.» La frase scatenò, come era prevedibile, non poche polemiche. In realtà il grande intellettuale italiano non affermava affatto che il web fosse un creatore di "imbecilli", ma soltanto che questi prima dell'era di massa dei social erano confinati nel loro piccolo mondo e spesso, le loro farneticazioni erano spente sul nascere dalle persone con cui nella vita reale en...
Il  primo alfabeto ideato da …un’analfabeta
Antropologia e Paleontologia, Personaggi

Il primo alfabeto ideato da …un’analfabeta

I Cherokee sono un popolo nativo nord americano che al tempo del primo contatto con gli europei nel XVI secolo abitava nelle terre orientali e sud-orientali degli attuali Stati Uniti finché non fu costretto a spostarsi in modo progressivo e forzoso nell'altopiano degli Ozark negli anni 1838-39. I Cherokee che sono considerate una delle "cinque tribù civilizzate" e hanno il primato di essere stata la prima tribù a creare autonomamente una propria lingua scritta. Il merito appartiene ad un fabbro un indiano di nome Sequoyah che intorno al 1800 abitava nell'Arkansas. Egli notò che i bianchi facevano strani segni sulla carta che li aiutavano a ricordare lunghi discorsi e dati. Per lui si trattava di segni astrusi perché come quasi tutti i Chero...
Il  primo bombardamento della storia dell’aviazione militare
Storia

Il primo bombardamento della storia dell’aviazione militare

La prima guerra mondiale è iniziata da circa sei mesi e sul terreno si sta già trasformando nella guerra di trincea che sarà causa di una lunghissima serie di inutili carneficine. Due dirigibili tedeschi Zeppelin L4 e L3, decollano dalla base di Fuhlsbüttel all’inizio della foce dell’Elba, nei pressi di Amburgo, nel tardo pomeriggio del 19 gennaio 1915. Durante la notte attraversano indisturbati il Canale della Manica in direzione delle coste inglesi. La missione consisteva nel bombardamento di impianti militari e fabbriche lungo l’estuario del fiume Humber. Al comando dello Zeppelin L4 e dell'intera missione c'è il trentacinquenne conte Magnus von Platen-Hallermund che a causa di alcuni problemi di navigazione e di un forte vento perde, inconsapevolmente, la rotta e si ri...
Il Grande Uno Rosso sbarca in Inghilterra
Storia

Il Grande Uno Rosso sbarca in Inghilterra

https://www.youtube.com/watch?v=I_A0ZvUIDfE E' una gelida e nebbiosa mattina di novembre del 1943 quando alcune navi americane attraccano al porto di Liverpool. Migliaia di soldati appartenenti alla 1 Divisione di Fanteria dell'Esercito americano, meglio conosciuta come il Grande Uno Rosso, dal distintivo da braccio raffigurante per l'appunto un grande uno colorato di rosso in uno scudetto pentagonale, scendono dalle passerelle di legno e toccano finalmente il suolo inglese. Gran parte di loro sono tutt'altro che contenti ed ascoltano distrattamente la banda militare che li accoglie suonando Dixie e The Sidewalks of New York. Dopo le campagne militari che avevano visto la 1 Divisione Fanteria impegnata nel Nord Africa con l'operazione Torch e la successiva invas...
Gli eccidi  di Pontelandolfo  e Casalduni
Storia

Gli eccidi di Pontelandolfo e Casalduni

All'indomani dell'Unità d'Italia il nascente stato nazionale sotto l'egida dei Savoia si trovò a fronteggiare una vasta ribellione militare e sociale nelle campagne meridionali che fu etichettata, troppo sbrigativamente e riduttivamente, come la guerra al brigantaggio. Per cinque anni fu combattuta una guerra crudele, insidiosa e imprevista che cercò di far leva su un fenomeno, il brigantaggio, da sempre esistente nel Meridione d'Italia, ma che in realtà rappresentava una minoranza delle forze che si opposero al Regio Esercito ancora totalmente di estrazione sabauda. La maggioranza degli insorti era costituita da circa 10.000 soldati dell'ex esercito borbonico che si erano sbandati nelle campagne del sud all'indomani della fuga a Roma di Francesco II di Borbone. A questi so...
L’esperimento  Milgram ovvero la  banalità del male
Scienza

L’esperimento Milgram ovvero la banalità del male

https://www.youtube.com/watch?v=FBFmRMha5ok Dopo la conclusione della seconda guerra mondiale filosofi, psicoanalisti, storici discussero per anni su come centinaia di migliaia di persone comuni eseguirono con disarmante normalità le azioni più riprovevoli ed aberranti dell'ideologia nazista. La "banalità del male" come l'aveva definita Hanna Arendt nel 1963 fu soggetta ad una verifica durante uno dei più controversi e scioccanti esperimenti di psicologia sociale nel 1961. Il professore Stanley Milgram dell'Università di Yale reclutò attraverso annunci sui giornali 40 volontari, maschi, tutti tra i 20 e i 50 anni, di diversa estrazione sociale e professionale: insegnanti, dipendenti pubblici, ingegneri, operai, commercianti. Fu loro comunicato che avrebbero collaborato, d...
L’Italia  pre unitaria vista dagli stranieri
Storia

L’Italia pre unitaria vista dagli stranieri

Tra il Diciottesimo e il Diciannovesimo secolo effettuare un "grand tour" in Italia era un desiderio quasi scontato per intellettuali, artisti e studiosi degli altri paesi europei che a volte vi soggiornavano per molti mesi di seguito. La penisola ancora frantumata in una pluralità di staterelli era un potente magnete attrattivo per i fasti ormai lontani dell'antichità romana e del Rinascimento. Come ci vedevano questi personaggi che scavallavano le Alpi attratte da un passato glorioso e dalle bellezze paesaggistiche del nostro paese? Come vedremo succintamente, i loro giudizi erano tutt'altro che lusinghieri anche se talvolta temperati da un amore sincero verso il nostro paese. Tra i primi "appunti di viaggio" meritano una citazione quelli dell'abate benedettino J...
L’economia della  Germania nazista poteva davvero permettersi una guerra?
Storia

L’economia della Germania nazista poteva davvero permettersi una guerra?

Quando Adolf Hitler nel 1933 prese il potere in Germania, fin dai primi atti di governo, orientò l'economia tedesca verso un "regime di guerra" in tempo di pace. Hitler era convinto che nel medio periodo la guerra sarebbe stata ineluttabile per soddisfare le sue farneticazioni sullo spazio vitale del Terzo Reich e voleva arrivare pronto all'appuntamento con la storia. Ma la Germania poteva letteralmente permettersi i costi di una nuova guerra? Non tutti nutrivano le granitiche certezze del Furher. Nel 1938 il ministro delle Finanze del Reich, Schwerin von Krosigk era spaventato dai costi esorbitanti del programma di armamento accelerato perseguito da Hitler e conseguentemente dello stato delle finanze tedesche. Krosigk aveva aumentato la pressione fiscale ed ag...
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