lunedì, Settembre 23
Scienza e magia, ovvero la vita spericolata del dottor Katterfelto
Storia della scienza e della filosofia

Scienza e magia, ovvero la vita spericolata del dottor Katterfelto

La consapevolezza che virus e batteri sono microorganismi in grado di farci ammalare e talvolta morire è relativamente recente. Ancora per buona parte del XIX secolo si pensava, ad esempio, che la malaria fosse portata per l'appunto da aria viziata, malsana e che l'influenza fosse causata da influssi negativi dei pianeti. Ci vorranno gli studi di Pasteur per sgombrare il campo da queste credenze e dare a virus e batteri ciò che è dei virus e dei batteri. Nell'epoca dei Lumi però tutto questo era ancora di la da venire e non raramente strani personaggi a metà strada tra il ciarlatano, l'illusionista e lo scienziato in erba si aggiravano per città e paesi propinando ad un pubblico non necessariamente incolto uno strano impasto di trucchi e dimostrazioni scientifiche. Il personaggio forse più...
Storia della scienza e della filosofia

Antoine-Laurent de Lavoisier, il padre della chimica moderna

Il "Traitè elementaire de chimie" è forse il libro di chimica più famoso mai scritto, esso rappresenta la nascita della chimica moderna. Questo trattato fu scritto nel 1789 da Antoine-Laurent de Lavoisier nato da famiglia aristocratica a Parigi il 26 agosto 1743. Prima di diventare uno degli scienziati più famosi del suo tempo, il giovane Lavoisier, nel 1763, a soli venti anni, intraprese la via del padre, iniziando ad esercitare l'avvocatura. La sua professione di "azzeccagarbugli" però non doveva durare molto, un giorno un amico riusci' a trascinarlo ad una conferenza scientifica al Jardin de Roi, a Parigi, a sentire la stravagante performance di Guillaume Francois Rouelle. Lavosier rimase affascinato dal fumo, dalle fiamme e dagli odori che accompagnavano la conferenze di Rouelle. Fu am...
Il reparto della morte e il grande Semmelweis
Medicina, Storia della scienza e della filosofia

Il reparto della morte e il grande Semmelweis

Vienna. Siamo a metà dell'Ottocento all'Ospedale Generale della capitale asburgica, considerato uno dei più moderni nosocomi europei dell'epoca. Con grande costernazione dei medici moltissime donne muoiono pochi giorni dopo il parto. La diagnosi è "febbre puerperale", le cause sconosciute. L'idea prevalente tra i medici è che si tratti di un qualche vapore portato dall'aria, anche perché notano una differenza stagionale nel tasso di mortalità di queste sventurate. La cosa non convince però Ignac Sommelweis, un giovane medico che si era laureato presso l'Università di Vienna nel 1844, assistente dell'illustre ostetrico Johan Klein. Sommelweis aveva notato che due reparti della stessa corsia ospedaliera avevano tassi di mortalità estremamente diversi, il primo ben presto, lugubremente sopran...
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Il pericolo digitale

Poco più di 10 anni fa, Jeremy Rifkin, autorevole economista americano pubblicava un saggio dal titolo emblematico "La fine del lavoro". In questa opera, le previsioni di Rifkin si concentravano sulla sparizione dei mestieri tradizionali e dei segmenti di lavoratori meno specializzati in seguito al progresso tecnologico ed informatico. Sono passati poco più di dieci anni ed i progressi nelle tecnologie digitali, nella robotica, nell'Intelligenza Artificiale, nel cloud computing, nell'analisi dati e nelle comunicazioni mobili hanno reso il saggio di Rifkin "ottimista". Nei prossimi decenni milioni di posti di lavoro saranno spazzati via in ogni settore dell'economia: dall'agricoltura alla medicina, dalla finanza ai trasporti, ridefinendo lo stesso concetto di lavoro. E stavolta non sarann...
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I pugni di Tex!

Uno degli "hobby" preferiti da Tex (e dai suoi pards) è quello di pestare a sangue il cattivo di turno o di innescare a volte delle vere e proprie risse gigantesche. Parliamo di oltre 600 lestofanti "massaggiati" da quelle autentiche piccozze che sono i pugni del Nostro. La potenza dei cazzotti di Tex si manifesta in tutta la sua straordinarietà nei saloon quando con un unico "uppercut" va volare il malcapitato e tutti i suoi 80 kg, attraverso una sfilza di tavoli per uscire invariabilmente dalla finestra o dalla porta, rotolando esanime nella polvere della main street. La frase per eccellenza che preannuncia l'inizio del pestaggio è "ti concerò in modo che neanche tua madre potrà riconoscerti". Rarissimamente a Tex capita di trovare un avversario in grado di metterlo in difficoltà con i ...
Scienza

L’età del topo e le virtù del mirtillo

Come si fa a stimare l'età di un ratto? Uno dei metodi usati è quello di far camminare il ratto su un asse sottile e misurare il tempo che impiega a perdere l'equilibrio. All'età di 19 mesi che corrisponde all'età di un uomo tra i 60 ed i 70 anni, il ratto impiega dai 13 ai 5 secondi a perdere l'equilibrio, inoltre questo invecchiamento rende alle cavie di laboratorio piuttosto problematico orientarsi nei labirinti artificiali. I ricercatori hanno nutrito per otto settimane un campione di vecchi ratti con estratto di mirtillo, i risultato sono stati straordinariamente significativi. Nessuna cavia perdeva l'equilibrio prima di 11 secondi e tutti riuscivano molto meglio a trovare la "porta" di casa. Perchè proprio il mirtillo? Gli stessi ricercatori avevano testato oltre 40 tipi di frutta, e...
Cavendish, ovvero il prototipo del Dottor Stranamore
Storia della scienza e della filosofia

Cavendish, ovvero il prototipo del Dottor Stranamore

Il cinema si è impossessato molto presto della figura dello scienziato folle o bizzarro. Lo scienziato folle non è necessariamente malvagio ma sempre viene rappresentato come un eccentrico manipolatore di tecnologie ed esperimenti borderline, da Frankenstein al Dottor Stranamore, da Il dottor Mabuse all'umoristico Le folli notti del Dr. Jerryll, il cinema ha fatto propri, estremizzandoli, dei veri e propri archetipi reali. E si, perchè la figura dello scienziato eccentrico, bizzarro, inquietante è una figura assolutamente reale, probabilmente connessa con l'assoluta dedizione allo studio ed alla ricerca che questa attività umana comporta. Uno dei più stravaganti (e geniali) di questi "archetipi" fu senz'altro Harry Cavendish chimico e fisico scozzese, nato il 10 ottobre del 1731. Di famigl...
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Il Tex di Nicolò

Uno dei disegnatori di Tex forse non sufficientemente apprezzato è stato il fiorentino Erio Nicolò (1919-1983). L'artista fiorentino che si era fatto le ossa con la Casa Editrice Universo, disegnando sia per l'Intrepido che per il Monello, approdò a Tex nel 1964 con la storia Dramma nella prateria, pubblicata nei numeri 63 e 64 della serie e firmata insieme con il mitico Galep. Lo stile di Nicolò era ispirato al famoso cartoonist statunitense Alex Raymond ed era caratterizzato da un'estrema dinamicità del tratto, anche a scapito di un tratteggio approfondito dei personaggi. Autore veloce e prolifico Nicolò in venti anni di collaborazione con la Bonelli firmerà ventitré storie, alcune delle quali tra le migliori del Nostro. Fra l'altro suoi sono i disegni della storia più lunga scritta dal ...
Scienza, Storia della scienza e della filosofia

Dal campo dell’inflatone alla nuova espansione dell’universo

Se misuriamo la temperatura della radiazione cosmica di fondo a microonde in due punti diversi della Terra, uno all'antipode dell'altro, osserviamo un dato apparentemente sconcertante. La temperatura è la stessa -270,42° esattamente 2,73° sopra lo zero assoluto. Eppure la radiazione cosmica di fondo che colpisce il Pacifico proviene da una direzione precisa dell'universo visibile, mentre quella che raggiunge Londra, ad esempio, proviene dalla direzione opposta. Nonostante questo hanno la medesima temperatura. Le fonti di questa luce sono incommensurabilmente lontane l'una dall'altra (il doppio di 13,8 miliardi di anni luce) tanto che, questa eventualità, non dovrebbe essere possibile. A meno che in un certo momento della storia dell'Universo sia accaduto qualcosa di molto speciale queste...
Storia della scienza e della filosofia

La magnifica bachelite

Molto spesso l'uomo si è imbattuto in scoperte del tutto casualmente, magari cercava A e trovava B e non di rado, inizialmente, non sapeva come poter utilizzare B. La storia della chimica è piena di questi episodi e di queste "scoperte per caso". Leo Baekeland era nato in Belgio nel 1863 da un padre ciabattino, appassionato fin da giovanissimo di chimica, fisica, matematica ed economica si laureò all'Università di Gand nel 1882. Oltre che della chimica il buon Leo si innamora della figlia del suo professore Theodore Swarts che non gradi' particolarmente "la chimica" scattata tra i due giovani. Baekeland era un tipo sveglio ed ambizioso, desideroso di fare soldi e per questo si gettò anima e corpo nella ricerca di un processo migliore per produrre lastre fotografiche. Capi' subito che l'Ame...
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