giovedì, Settembre 19

Perseverance: in preparazione un altro tentativo di campionamento su Marte

Il rover Perseverance si prepara per effettuare un altro campionamento su Marte. In questa occasione, dopo che il primo tentativo non è andato a buon fine, il rover dovrà campionare un’altra roccia.

Perseverance ha percorso altri 455 metri per giungere su di una cresta denominata “Citadelle”, che tradotto dal francese significa “castello”. Questa si affaccia direttamente sul cratere Jezero. Durante l’operazione di carotaggio, che avverrà questa settimana, Perseverance userà uno strumento, presente sul suo braccio robotico, per abradere e raschiare una roccia che è stata soprannominata “Rochette”.

L’abrasione della roccia, insieme alle foto che verranno scattate, mostreranno cosa è situato al di sotto delle superficie, consentendo così al team scientifico di Perseverance, presente sulla Terra, di valutare se la roccia possa resistere al trapano del rover. Se così fosse, allora il Perseverance potrà tentare di prelevare un campione la prossima settimana.

Vivian Sun, scienziato della missione presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, ha comunicato che: “Ci sono rocce potenzialmente molto più antiche nella regione del South Séítah. Nonostante ciò, riuscire a prelevare un campione più recente potrà aiutarci a ricostruire l’intera linea temporale del cratere Jezero”.

Il Perseverance sta per giungere sulla roccia “Rochette” sulla cresta della Citadelle

Il prossimo tentativo di campionamento

I ricercatori sono molto più fiduciosi sul prossimo tentativo che avverrà su Citadelle, rispetto a quello precedente avvenuto sulla roccia Roubion sul fondo del cratere.

La cresta scelta è costituita da uno strato roccioso, che sembra decisamente più resistente all’erosione del vento, soprattutto in confronto a quello presente all’interno del fondo del cratere, materiale che il Perseverance ha cercato di campionare lo scorso 6 agosto.

Ken Farley, scienziato del progetto di Perseverance presso il California Institute of Technology di Pasadena, ha reso noto che: “Le rocce di Citadelle sono degli ottimi candidati per poter effettuare un altro tentativo di carotaggio. Questo perché posseggono un aspetto decisamente più solido, una conclusione supportata dal fatto che sono ancora situati molto in alto nel paesaggio, nonostante abbiano subito per molto tempo le azioni erosive”.

La roccia piatta di forma poligonale, scelta per poter fare il primo campionamento, è un chiaro esempio di “pietra superficiale”, un materiale che al contatto con gli strumenti del rover si è sbriciolato, finendo così in polvere. Il materiale frantumato non è stato trattenuto all’interno del tubo. Nonostante ciò, il tubo ha catturato un campione sigillato di atmosfera marziana, un composto che i ricercatori volevano comunque raccogliere.

Ken Farley, ha spiegato che: “Portando i campioni di Marte sulla Terra, speriamo di poter rispondere ad una serie di domande scientifiche, tra cui la composizione atmosferica di Marte. Per questo siamo interessati ad un campione atmosferico insieme ai campioni di roccia”.

La cresta della Cittadella, sembra molto promettente per quanto riguarda il campionamento. Il team, durante il prossimo tentativo, aggiungerà un nuovo passaggio al processo. Una volta che sarà stato raccolto il campione, il team si avvarrà delle telecamere del rover per osservare all’interno del tubo. In questo modo sarà possibile assicurarsi che ci sia un nucleo di roccia nel tubo prima che venga sigillato e riposto sul rover.

Il Perseverance, mentre sarà situato su Citadelle, dovrà usare il suo radar per analizzare al di sotto degli strati di roccia. Inoltre, dovrà utilizzare le sue telecamere per trovare altre potenziali rocce da analizzare presenti nell’area circostante.

Ingenuity ha scattato questa immagine di South Seitah il 16 agosto

Conclusioni

Il rover, terminata l’esplorazione di Citadelle, molto probabilmente si dirigerà verso ovest fino a South Séítah, un luogo che dovrebbe possedere delle differenti tipologie di rocce.

Ingenuity ha recentemente effettuato alcune ricognizioni aeree di quest’area. Questo durante il suo dodicesimo volo avvenuto il 16 agosto. Ingenuity ha potuto così immortalare 10 immagini da un’altezza di 10 metri in 169,5 secondi. Questo, secondo i ricercatori, è stato il volo più complesso effettuato fino ad ora.

Ken Farley, ha spiegato che: “Le immagini di South Séítah raccolte, dal punto di vista scientifico, sono le più preziose che Ingenuity abbia ripreso fino ad oggi. Una parte importante del loro valore potrebbe risiedere in ciò che non mostrano. Gli strati sedimentari presenti nelle rocce non sono immediatamente evidenti nell’immagine. Infatti, potrebbero esserci aree difficili da analizzare con il rover. C’è ancora molto lavoro da fare e il rover consentirà al team di comprendere meglio come analizzare i nuovi dati”.

Il team, nonostante il primo tentativo fallito, proverà di nuovo a campionare le pietre marziane nello stesso luogo. Questo avverrà quando il rover le incontrerà di nuovo tornando verso il punto di atterraggio.

Le pietre presenti nel luogo della prima campionatura, sono delle “lastre di colore chiaro, un materiale eroso dal vento che sporge verso l’alto dalla superficie sabbiosa di Marte, secondo quanto affermato da Ken Farley.

Mentre invece le altre sono di colore arancione, “una colorazione creata dalla presenza di ferro, che viene lisciviato dai minerali primari e ripreso, per poi precipitare di nuovo, come ossido di ferro. Più semplicemente si tratta di una specie di roccia arrugginita”.

Ken Farley, conclude affermando che: “Il mio sospetto è che se avessimo tentato di eseguire il carotaggio sulle lastre di colore chiaro, il risultato sarebbe stato completamente diverso”.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2021/08/27/world/perseverance-rover-sample-attempt-scn/index.html

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights