giovedì, Settembre 19

Perseverance si avvicina sempre più al “Martian Delta”

Perseverance si avvicina sempre più al “Martian Delta”. Il rover metterà a dura prova, durante il percorso, la sua guida autonoma, una tecnologia che gli consentirà di raggiungere la prossima zona di campionamento. Perseverance cercherà di coprire una maggiore distanza durante questo mese, come mai fatto prima d’ora. Questo avverrà grazie alla sua intelligenza artificiale.

Il viaggio di 5 chilometri, cominciato il 14 marzo scorso, si concluderà in un antico delta del fiume all’interno del cratere Jezero, luogo in cui miliardi di anni fa esisteva un lago. Quest’ultimo è uno dei migliori luoghi in cui cercare segni di un’antica vita microscopica.

Ken Farley del Caltech, scienziato del progetto di Perseverance, ha spiegato che: “Il delta è un luogo così importante che abbiamo deciso di ridurre al minimo le altre attività scientifiche e di concentrarci sulla guida per arrivarci più rapidamente”.

Lo scienziato continua spiegando che: “Riprenderemo moltissime immagini del delta durante il viaggio. Più ci avviciniamo, più impressionanti saranno le immagini”. Il team di ricerca utilizzerà le immagini per scegliere le rocce da campionare. Inoltre, ci forniranno una rotta ideale per far intraprendere al rover la scalata del delta di 40 metri di altitudine.

Il viaggio di Perseverance

Il rover per intraprendere il suo viaggio si affiderà al suo sistema AutoNav a guida autonoma. Mark Maimone, veterano pianificatore di rover e sviluppatore di software di volo, del Jet Propulsion Laboratory che guida la missione, ha spiegato che: “I processi di guida autonoma che hanno richiesto minuti su un rover come Opportunity, si attuano in meno di un secondo su Perseverance. La guida autonoma essendo più veloce ci permette di percorrere più terreno”.

La pianificazione per la guida autonoma viene programmata dal team, dei comandi che poi verranno eseguiti dall’esploratore robotico. Questi raggiungono Marte tramite la Deep Space Network della NASA. Successivamente Perseverance invia i dati in modo che il team possa confermare i progressi del rover.

L’AutoNav è molto utile per effettuare i viaggi su terreni pianeggianti con pochi potenziali pericoli, come ad esempio grandi rocce e pendii, che sono facili da rilevare e aggirare per il rover. AutoNav è un modello evoluto degli strumenti di guida dei precedenti rover. L’unica differenza è che riesce a “pensare mentre si guida”. Questo permette a Perseverance di acquisire ed elaborare le immagini mentre è in movimento. 

L’AutoNav non esclude la pianificazione dei ricercatori, che decidono il percorso di base, utilizzando immagini prese dallo spazio da missioni come il Mars Reconnaissance Orbiter della NASA.

Un altro aspetto molto interessante è che il programma di navigazione autonomo di Perseverance crea una bolla di sicurezza attorno al rover, che gli permette di aggirare, in maniera autonoma, gli ostacoli presenti lungo il percorso prescelto. Il team, attraverso tutte queste tecnologie, può raggiungere i luoghi designati molto più velocemente.

FONTE:

https://www.nasa.gov/feature/jpl/nasa-s-perseverance-rover-hightails-it-to-martian-delta

VIDEO:

Il rover Perseverance della NASA seguirà il percorso proposto per il delta del cratere Jezero mostrato in questa animazione. Il delta è uno dei luoghi più importanti che il rover visiterà per la ricerca di segni di un’antica vita su Marte.

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