giovedì, Settembre 19

Pianeti extrasolari: ecco perché hanno nomi con numeri e lettere

Pianeti extrasolari. Ecco perché hanno nomi con numeri e lettere. I nomi attribuiti ai pianeti del sistema solare vennero scelti dagli antichi, che gli assegnarono i nomi delle divinità. Il numero dei corpi celesti e attualmente così grande che gli astronomi hanno dovuto scegliere un modo per poterli identificare.

Nel nostro sistema solare sono presenti dei pianeti identificati con i nomi delle antiche divinità. Questi sono Mercurio, Marte, Venere, Giove e Saturno, nomi derivanti dal culto pagano degli antichi romani. I nomi vennero scelti in base alle caratteristiche del pianeta. Giove, ad esempio, è il per dimensioni il più grande oggetto del sistema solare, ragion per cui gli è stato assegnato il nome della divinità più importante.

Gli altri pianeti, ossia Urano, Nettuno e Plutone, vennero chiamati dagli astronomi per un motivo differente. Un aspetto determinante per il loro nome fu la diplomazia di John Herschel. Lui seppe gestire una disputa fra inglesi e francesi, che volevano chiamarli con i nomi dei re e degli scienziati dell’Ottocento.

John Herschel riuscì nell’intento di mettere tutti d’accordo per quanto riguarda alcuni nomi dei pianeti del sistema solare, ossia Urano e Nettuno. Plutone, invece, fu individuato solamente nel 1930. Il nome dell’ultimo pianeta del sistema solare fu scelto da una bambina di 11 anni, Venetia Burney, nipote dell’ex capo della prestigiosa biblioteca Bodleiana dell’Università di Oxford.

La bambina, mentre faceva colazione chiese al nonno, “Perché non chiamarlo Plutone?” Lui, a sua volta, suggerì questo nome ai colleghi dell’osservatorio dell’Arizona, che furono tutti d’accordo nel definirlo così.

In quale modo sono stati decisi i nomi dei pianeti extra-solari?

L’Unione Astronomica Internazionale (IAU), è l’autorità competente per quanto riguarda la denominazione dei corpi celesti. Arrivati ad un certo punto, gli astronomi, dato il vasto numero di corpi extra-solari individuati, ebbero la necessità di decidere nomi univoci per gli oggetti astronomici.

Per gli esopianeti, i cosiddetti pianeti extra-solari, è stata scelta una lettera minuscola, cominciando dalla lettera “b”. Questo per poterli abbinare alla stella attorno alla quale orbitano. Gli astronomi, in ogni sistema, hanno classificato i pianeti in base all’ordine di scoperta. La lettera “B” indica il primo pianeta individuato che si trova intorno ad una determinata stella, la “C” il secondo, etc.

La sequenza alfabetica, nel momento in cui gli astronomi individuano più di un pianeta in un dato sistema planetario, segue anche un’ordine di distanza dalla stella. Per essere più chiari, ad esempio, 16 Cygni Bb è il primo pianeta extra-solare scoperto attorno alla stella 16 Cygni B. CoRoT-7 b, invece, è il pianeta più interno tra i due scoperti contemporaneamente, attorno alla stella CoRot-7.

In alcuni casi potreste imbattervi in pianeti denominati con l’aggiunta di numeri romani dopo il nome della stella, come Sol I, Sol II, Sol III. Si tratta, però, di nomi utilizzati soprattutto nell’ambito della fantascienza.

FONTE:

https://www.passioneastronomia.it/perche-i-pianeti-extrasolari-hanno-nomi-con-numeri-e-lettere/?fbclid=IwAR35JRm4d8PTH6je4qIQRfrI5w4Hyf07_bkvlqVXEt9BBUcC1bwMZKGkV8k

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