lunedì, Settembre 16

Preistoria: tra Paleolitico, Mesolitico e Neolitico.

Con il termine ‘Preistoria’ si indica generalmente quel periodo di tempo che va dalla comparsa dell’uomo sulla Terra fino all’invenzione della scrittura. Non ci sono scritti a testimonianza di questo lungo periodo. Per ricostruire l’evoluzione umana e culturale avvenuta in questo periodo, gli storici si servono dei risultati dell’archeologia, dell’antropologia e ad esempio della fisica.

I periodi della Preistoria

La Preistoria viene generalmente divisa in tre periodi principali detti età della pietra perché ancora non era stata introdotta la lavorazione dei metalli. I tre periodi che analizzeremo sono rispettivamente: il Paleolitico (dal 2.500.000 al 10.000 a.C.) , il Mesolitico (dal 10.000 all’8.000 a.C.) e il Neolitico (dall’8.000 al 3.000 a.C.).

Il Peleolitico

Iniziamo con il Paleolitico, chiamato anche età della pietra antica. Generalmente si suddivide in tre periodi:

  • Il Paleolitico Inferiore caratterizzato dall’apparizione in Africa del primo ominide appartenente al genere Homo: l’Homo habilis che aveva andatura eretta e capacità cranica di 600-700 cm3. Sempre in Africa, comparve l’Homo erectus, più alto e più robusto in grado di praticare attività come la caccia e la raccolta. Il periodo compreso tra il 700.000  e il 300.000 a.C. fu caratterizzato dal susseguirsi di tre glaciazioni e raffreddamenti del clima terrestre. Durante la prima glaciazione detta di Günz, si producevano manufatti a scheggiatura bifacciale. Durante la seconda glaciazione, detta di Mindel, l’uomo iniziò a utilizzare il fuoco e a vivere in abitazioni circolari o in grotte. Il periodo della terza glaciazione detta di Riss, fu caratterizzato dalla realizzazione di capanne ricoperte di pelli, poste all’interno delle grotte.
  • Il Paleolitico Medio viene convenzionalmente fatto iniziare da 100.000 anni a.C. ed è caratterizzato dalla presenza dell’Homo di Neanderthal. Robusto e di piccola taglia, aveva il cranio più e meno alto dell’Homo erectus con arcate soppracciliari sviluppate. In questo periodo si verifica un’altra glaciazione, detta di Würm che ebbe inizio del 75.000 a.C. . A questo periodo risalgono alcune novità relative agli usi dell’Homo di Neanderthal che seppelliva i morti con corredo funebre. Il corredo funebre era caratterizzato ad esempio da offerte di fiori, strumenti e trofei di animali.
  • Il Paleolitico Superiore dal 40.000 a.C., in cui compare l’Homo sapiens sapiens che si contraddistingue dai precedenti tipi di umani per il cranio meno robusto e più alto. Gli studiosi ne distinguono due razze: quella di Cro-Magnon e quella di Combe Capelle. In questo periodo l’uomo inizia a lavorare le ossa per ottenere arpioni, aghi e ami. Particolari sono i riti e i culti  oltre alle varie forme di espressione artistica come scultura, pittura e graffiti.

Il Mesolitico

Analizziamo adesso il secondo periodo: il Mesolitico. Questo è un periodo di transizione caratterizzato da un riscaldamento del clima. Le culture che si sviluppano segnano il passaggio da un’economia basata sulla caccia e sulla raccolta a modi di vita sedentari producendo cibo attraverso l’agricoltura e l’allevamento. Alcuni gruppi nell’area della Mezzaluna Fertile iniziarono ad addomesticare gli animali e a coltivare cereali. L’arte si impoverisce. Prevalentemente si producono ciottoli su cui erano tracciati segno schematici con l’ocra rossa.

Il Neolitico

L’ultimo periodo che analizzeremo in questo articolo è il Neolitico. Esso, fu caratterizzato dall’apparizione di forme culturali articolate e rivoluzionarie rispetto al passato, anche se ancora prive di scrittura. Il Neolitico che inizia circa nel 8.000 a.C. e finisce circa nel 3.000 a.C., vede svilupparsi diverse attività fondamentali come, ad esempio, l’uso della pietra levigata con nuove tecniche, l’arte della ceramica, la coltura dei cereali e la domesticazione degli animali.

I campi venivano lavorati attraverso l’uso di zappe e si coltivavano prevalentemente grano e orzo. Per quando riguarda l’alimentazione si allevavano capre, maiali e pecore. Sorgono le prime civiltà organizzate. Tra il 5.000 a.C. e la fine del Neolitico, si parla di Eneolitico, periodo in cui vengono introdotte le prime tecniche metallurgiche, ossia la lavorazione del rame. La cultura manifatturiera è caratterizzata da vasellame a forma di campana rovesciata, pugnali e oggetti di rame. Queste tecniche inizieranno ad essere sempre più raffinate solo dopo la scoperta del bronzo e del ferro.

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