In tutto il mondo si stima che le persone affette da demenza sono circa 47 milioni ma si calcola che potrebbero toccare la vetta dei 115 milioni entro il 2050.
Fino ad oggi la ricerca si è concentrata sulla ricerca farmacologica nel tentativo di trovare principi attivi in grado di sconfiggere o rallentare le principali forme di demenza tra le quali il morbo di Alzheimer è certamente la più diffusa ed insidiosa.
Adesso assistiamo ad un’autentica proliferazione degli studi sulla prevenzione di questa malattia soprattutto attraverso un rigoroso stile di vita.
I fattori di rischio a cui prestare attenzione per prevenire l’Alzheimer sono nove secondo quanto afferma una commissione internazionale di esperti voluta dalla rivista Lancet che ha identificato tutti i fattori per ridurne i casi di oltre un terzo (-35%).
E’ emerso che aumentando il livello di istruzione sin dall’infanzia, evitando danni all’udito, prevenendo ipertensione e obesità nella vita adulta, i casi di demenza si potrebbero ridurre del 20%. Ridurre il fumo, curare la depressione, aumentare l’attività fisica e i contatti sociali e prevenire o curare bene il diabete può invece ridurre i casi di un altro 15%. Anche una buona qualità del sonno è in grado di contribuire alla prevenzione della malattia post-moderna per eccellenza.
In attesa che ulteriori ricerche confermino quanto emerso e senza abbandonare la ricerca farmacologica è bene prendersi cura di se stessi fin dalla piu’ giovane età, per preservare il cervello, l’organo che piu’ di ogni altra parte del corpo umano, fa di noi quello che siamo.
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