“Radio Vampira”: Dampyr #277

È il 14 aprile 2000 quando nelle edicole italiane esordisce la serie regolare “Dampyr”, seconda testata bonelliana, dopo Dylan Dog, di genere horror. Sono passati 23 anni è Harlan Draka è ancora protagonista di storie avvincenti, alcune di esse veri “gioielli” dell’epopea del nostro cacciatore di vampiri, come ad esempio, quella del n. 277 “Radio Vampira“, sceneggiata dall’ottimo Giorgio Giusfredi per i disegni di Fabio Bartolini. La cover è come sempre di Enea Riboldi.

La storia senza spoiler

Giusfredi ambienta la narrazione in una radio della provincia pisana, Radio Caos e in particolare in una trasmissione notturna condotta da un DJ singolare, dall’evocativo nome d’arte di Knight Night (Cavaliere della Notte). Ospite della lunga diretta notturna è Agnese degli Ubaldi, una vampira che racconta la sua trasformazione e la sua drammatica esistenza nel corso dei secoli. Alternandosi con la “colonna sonora” sempre fondamentale negli albi di Dampyr, ripercorriamo cosi più di 800 anni di storia.

Dalle contese pisane tra Guelfi e Ghibellini del XIII secolo alla Guerra dei Trent’Anni nella Sassonia del Milleseicento. Dal Risorgimento Italiano allo scoppio del secondo conflitto mondiale secoli di storia si dipanano nel racconto della bella non morta. Il lungo e drammatico racconto ha come unico scopo quello di attrarre Harlan in una trappola e qui ci fermiamo, per quei pochi che ancora non hanno letto l’albo.

Una piccola lezione di drammaturgia

Giorgio Giusfredi con Radio Vampira ci da una piccola lezione di drammaturgia fumettistica. Ad iniziare dall’ambientazione in una stazione radio locale descritta con puntigliosa precisione grazie anche ai disegni di Bartolini. La continua alternanza della dimensione spazio-temporale tra la radio e i ricordi evocati dalla singolare ospite sono perfettamente bilanciati. L’autore riesce così a far lievitare la tensione del racconto in modo progressivo preparando il lettore al confronto finale e allo scioglimento delle questioni irrisolte seminate nel corso della narrazione.

La costruzione scenica è così ben realizzata che al lettore sembra davvero di essere uno degli ascoltatori insonni di questa trasmissione notturna che disperde nell’etere della fantasia musica, personaggi, mostri e squarci della non vita di Agnese, la vampira.

Per saperne di più:

Dampyr