giovedì, Settembre 19

Raised by Wolves: Ridley Scott e la sua prima serie tv

Il regista Ridley Scott ha firmato la sua nuova serie che racconterà di un’umanità distrutta da guerre di regione e fanatismi, un genere che si trova in una via di mezzo tra “Alien” e “Blade Runner”. In questa produzione i nuovi Adamo ed Eva non vivono nell’Eden, bensì in un pianeta misterioso e desolato che di paradisiaco ha quasi nulla.

A ricoprire i protagonisti non saranno delle foglie di fico, come nella versione originale, ma degli abiti aderenti e ultra tecnologici, che vestiranno i loro corpi. I nuovi Adamo ed Eva saranno rappresentati da due androidi, dei personaggi che il loro creatore conosce molto bene.

Ridley Scott, che firma così la sua prima serie tv che tratta una nuova umanità, farà il suo debutto l’8 febbraio alle 21.15 su Sky e in streaming su Now Tv. Il regista racconta che: “Non avevo programmato di dirigere questa serie, ma quando ho letto la sceneggiatura di Aaron Guzikowski, mi sono reso conto che ero di fronte a qualcosa di diverso, assolutamente un nuovo modo di pensare ad un nuovo mondo”.

“La tentazione di riuscire a plasmare un universo inedito distopico è diventata poco per volta sempre più forte”, spiega Ridley Scott, aggiungendo anche che: “Questi due bio-meccanoidi hanno il compito di formare un nuovo mondo, portando con loro 18 embrioni di esseri umani. L’incarico è diventato subito una sfida meravigliosa per me. Mentre leggevo ho iniziato a vedere le immagini, subito dopo ho creato uno storyboard nella mia testa, che poi è finito su carta. Infine, ho deciso come potevo impostare il ritmo della storia”.

Ed è così che ha preso forma questa imponente serie tv la cui seconda stagione è già stata confermata. Il futuro descritto nella serie tv è inquietante e carico d’angoscia, con l’umanità fratturata da guerre di religione e il mondo, che risulta ormai popolato sia da umani che da robot, distrutto da una folle violenza.

Lo scontro globale che si vive è tra atei militanti e un ordine religioso di derivazione cristiana, quello dei Mitraici. L’unica speranza risulta essere nella creazione di una nuova umanità, da qui nasce il motivo per cui i due androidi, che non a caso si chiamano Madre, un personaggio interpretato da Amanda Collin, e Padre, impersonificato da Abubakar Salim, che intraprendono un viaggio verso un pianeta sconosciuto, vergine, portando con se degli embrioni umani, con la speranza di cominciare una nuova civiltà che sia rigorosamente atea, per non sprofondare di nuovo nelle divisioni.

Grazie a questa produzione Ridley Scott, ancora una volta, si trova a trattare delle creature che di umano hanno tutto e niente, rivivendo i suoi vecchi capolavori di progetti passati della storia del cinema come “Alien” e “Blade Runner”. Le creature presenti nella serie sono coscienti che hanno una responsabilità di enorme valore. Secondo il regista, in questo caso, cosa c’è di meglio che dare ai due robot 18 embrioni che potrebbero costituire una grande porzione del nuovo mondo. Il compito dei due è quello di assicurarsi che i bambini abbiano tutte le possibilità per vivere il più a lungo possibile.

Tutta la storia si muove in un delicato, ma ben riuscito, equilibrio tra un clima preistorico e uno futuristico, il riferimento alla Creazione non risulta forzato. Nella storia sono utilizzate delle navicelle spaziali e abitazioni rudimentali, simili a un nuraghe, abiti sbrindellati e completini tecnologici.

Ridley Scott, spiega che: “Padre e Madre rappresentano Adamo ed Eva, che quindi sarebbero dovuti essere nudi, ma non mi sembrava un granché adatto. Per i loro abbigliamenti mi sono ispirato agli abiti di un negozio a Londra. Era un sexy shop e in vetrina c’era un completo elastico, che fin da subito mi è sembrato molto interessante per la serie. Così ho immediatamente detto ai miei assistenti andate ad acquistare quell’abito e adattatelo agli attori. È così che è iniziata l’ideazione dell’aspetto dei due robot”.

In ogni dettaglio della serie si legge il cinema di Scott, e nell’insinuazione del dubbio la sua firma. Per riuscire a vivere e a prosperare in questo nuova realtà bisognerà porsi gli interrogativi giusti e compiere delle scelte molto coraggiose. Sarà un nuovo mondo in cui ad Adamo ed Eva sarà data una nuova possibilità, con la speranza che possano creare una realtà migliore della prima volta.

Fonte:

https://www.corriere.it/spettacoli/21_febbraio_04/androidi-incubo-tv-9b538bee-670b-11eb-8ada-57b39586265a.shtml

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