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Rocco Petrone: origini italiane per la conquista della Luna

Oggi 31 marzo 2022 cade il 96esimo anniversario della nascita di Rocco Petrone, il grande ingegnere italoamericano che tanto contribuì alla corsa allo spazio degli Stati Uniti che culminò con l’allunaggiodella missione Apollo 11

Rocco Petrone nacque il 31 marzo 1926 nella la cittadina di Amsterdam, nello stato di New York, dove si stabilirono i genitori Antonio e Teresa quando emigrarono in America da Sasso di Castalda, piccolo villaggio montano della provincia di Potenza, alla ricerca di migliori condizioni di vita per la famiglia.

Il padre di Rocco, Antonio, che di lavoro faceva il ferroviere, morì per colpa di un incidente allo scalo ferroviario dove aveva trovato lavoro quando lui aveva appena sei mesi; lasciando la giovane moglie Teresa a dover provvedere da sola a tre figli. Ma le difficoltà economiche non fermarono mai Rocco che, nonostante di pomeriggio dopo la scuola vendesse ghiaccio per sbarcare il lunario, riuscì comunque a diplomarsi tra i migliori del suo liceo nel 1943.

A causa delle ristrettezze economiche, per poter continuare gli studi, fece domanda di ammissione presso l’Accademia Militare di West Point (dalla quale provenivano anche Buzz Aldrin e Michael Collins) ove si distinse subito come uno dei migliori del programma accademico, soprattutto in matematica e nuove tecnologie.

Da West Point uscì con una laurea nel 1946 a guerra ormai finita, ma fu comunque inviato l’anno seguente in Germania per svolgere il periodo di ferma.

Rientrato negli Stati Uniti, Petrone venne accettato al Massachusetts Institute di tecnologia (MIT) conseguendo un master in ingegneria meccanica e si interessò allo sviluppo e al collaudo di razzi e missili balistici.

Lavorando per l’esercito degli Stati Uniti per due decenni, Petrone ha contribuito a sviluppare il razzo Redstone, vettore usato per i primi voli suborbitali degli anni ’50 di Alan Shepard e Gus Grissom.

Nel 1960, su precisa richiesta di Wernher von Braun che lo considerava uno dei massimi esperti di missilistica, Petrone approdò alla NASA e gli furono affidati incarichi di alto livello come la costruzione delle piattaforme di lancio dei missili spaziali.

Rocco Petrone a colloquio con Wernher Von Braun, durante una pausa nei preparativi per il lancio dell’Apollo 1

Raggiunto il primo obiettivo con la costruzione del celebre Complesso di Lancio 39 da cui partirono tutti i Saturn V, Petrone supervisionò persino i progetti di questi ultimi fino al 1964 quando diventò il direttore del programma Apollo.

Nel 1972 gli furono conferite ulteriori responsabilità quale direttore del programma NASA nel progetto sperimentale congiunto Apollo-Sojuz, tra Stati Uniti e Unione Sovietica.

Nel 1975 Petrone lascò la NASA ma la sua carriera non si concluse qui, ricoprì ancora incarichi di responsabilità come: presidente ed amministratore delegato del National Center for Resource Recovery, incarichi di vertice presso il Rocket International dove venivano assemblati gli Space Shuttle.

Rocco Petrone morì in California, all’età di 80 anni, il 24 agosto 2006, a seguito di complicazioni dovute al diabete mellito di cui soffriva, lasciando la moglie Ruth Holley, quattro figli.

1 Comment

  • Visentin Marilena

    Articolo molto interessante, carico di informazioni di cui non si è a conoscenza oppure dimenticate.
    Scritto con uno stile chiaro e coinvolgente.

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