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“Sapore di mare” da b-movie a film cult

Il 29 agosto del 1983, 43 anni fa usciva nelle sale italiane, l’archetipo di tutti i “cinepanettoni”, Sapore di mare per la regia di Carlo Vanzina. Si trattava di una produzione a basso costo, che rischiò per altro di non essere ultimata e su cui nessuno avrebbe scommesso una lira per il suo successo al botteghino.

Il film

Forte dei Marmi, nell’estate 1964, si intrecciano le storie di diverse famiglie e in particolar modo dei loro figli, provenienti da diverse città italiane. In questa operazione nostalgia che rievoca uno dei periodi più celebrati della nostra storia recente, seguiamo le vicende e gli amori di questo gruppo di ragazzi e in misura minore dei loro genitori.

Le ultime settimane della stagione estiva passano però in fretta e con questa si concludono anche le storie di tutti i membri della comitiva di amici. Diciotto anni dopo, nell’estate del 1982, tutti i protagonisti si ritrovano inaspettatamente nello stesso locale che frequentavano anni prima da ragazzi. Qui scopriamo cosa la vita ha riservato ad ognuno di loro.

La produzione

Il film rischiò di non essere girato, i produttori Pio Angeletti e Adriano De Micheli, temevano infatti che il costo delle riprese avrebbe superato il risicato budget a disposizione. Claudio Bonivento, oggi importante produttore cinematografico, all’epoca agente di Jerry Calà, dovette farsi garante del rispetto dei limiti finanziari. Questo comportamento non piacque però ai fratelli Vanzina che successivamente passarano alla Filmauro, dove gireranno “Vacanze di Natale”.

Le riprese del film furono realizzate in parte a Forte dei Marmi  negli stabilimenti balneari Marechiaro e Dalmazia vicino alla Capannina di Franceschi, e in parte nel litorale laziale a Ostia e Fregene.

Il cast

Anche la scelta del cast fu piuttosto problematica. Molti dubbi circondavano la partecipazione di Virna Lisi, ritenuta attrice drammatica, poco adatta ad una commedia spensierata. Anche Christian De Sica, allora giovane e poco conosciuto attore, era incerto se scegliere di fare parte del cast de Il conte Tacchia, con un guadagno molto maggiore, o accettare la parte meno retribuita in Sapore di mare: scelse quest’ultimo poiché pensava che questo ruolo era perfetto per lui e che avrebbe fatto decollare definitivamente la sua carriera. Mai scelta fu più azzeccata.

Per concludere le note di colore sul cast non possiamo evitare di citare Jerry Calà che lesse per caso una bozza del copione mentre curiosava nello studio della produzione. Il soggetto del film gli piacque così tanto che telefonò a Carlo Vanzina pregandolo di dargli una parte. Il regista però gli fece notare che i limiti di budget avrebbero consentito un ingaggio molto inferiore alle cifre a cui era abituato allora Calà. L’attore accettò comunque facendo però introdurre una clausola. Al raggiungimento degli 8 miliardi di incassi Calà avrebbe incassato una sostanziosa percentuale. I produttori non esitarono ad accettare ritenendo questa eventualità imposssibile. Il film incasserà 10 miliardi di lire.

La colonna sonora

Il soundtrack di Sapore di mare è certamente uno degli elementi più attrattivi del film. La colonna sonora ripercorre infatti i più grandi successi commerciali degli anni Sessanta. Riportiamo qui di seguito i titoli di tutte le canzoni utilizzate nel film.

  1. Edoardo Vianello – Abbronzatissima – 2:29
  2. Mina – Il cielo in una stanza – 2:52
  3. Los Marcellos Ferial – Cuando calienta el sol – 2:20
  4. Fred Bongusto – Una rotonda sul mare – 2:48
  5. Rita Pavone – Come te non c’è nessuno – 2:41
  6. Ornella Vanoni – Senza fine – 2:40
  7. Gianni Morandi – Non son degno di te – 2:29
  8. I Giganti – Una ragazza in due – 2:15
  9. Ornella Vanoni – Mi sono innamorata di te – 4:30
  10. Los Marcellos Ferial – Sei diventata nera – 2:12
  11. Piero Focaccia – Stessa spiaggia, stesso mare – 2:20
  12. Gigliola Cinquetti – Non ho l’età – 3:15
  13. The Rokes – C’è una strana espressione nei tuoi occhi – 2:14
  14. Caterina Caselli – Nessuno mi può giudicare – 2:40
  15. Adriano Celentano – Una carezza in un pugno – 2:56
  16. Caterina Caselli – Perdono – 2:56
  17. Massimo Ranieri – Pietà per chi ti ama – 2:35
  18. Riccardo Del Turco – Luglio – 3:10
  19. Mario Tessuto – Lisa dagli occhi blu – 3:16
  20. Giorgia Fiorio – Segreti – 4:18
  21. Riccardo Cocciante – Celeste nostalgia – 4:14

Karina Huff, la tragica parabola dell’icona sexy di Sapore di mare

Per Sapore di mare  Vanzina era alla ricerca della «tipica ragazza inglese degli anni ’60» e rimase affascinato dalla bellezza di Karina Huff, ma anche dal suo accento inglese. Decisero di non doppiarla, perché la sua pronuncia delle battute in italiano dava vita a un mix unico e buffo, perfettamente in stile con la commedia ambientata a Forte dei Marmi.

La Huff era venuta giovanissima in Italia in cerca di fortuna come ballerina. Poi fu notata da Gianni Boncompagni che la scelse per la trasmissione Superstar in onda su RAI 2 e successivamente, nel 1981, affiancò Gianfranco D’Angelo nel varietà Signori si parte, in cui cantava anche la sigla. Il successo di Sapore di mare gli aprirà le porte per il sequel Sapore di mare 2 – Un anno dopo e per acanze di Natale, dove interpreta una svampita turista americana. Con il finire degli anni Ottanta però la carriera di Karina Huff inizia a perdere colpi. Gli ingaggi si fanno sempre più rari e per ruoli minori.

Il ritorno in Gran Bretagna e la morte

Anche il suo matrimonio con un italiano estraneo al mondo dello spettacolo giunge al capolinea e così Karina decide di tornare in Gran Bretagna con il figlio Alessandro. Ritornò a studiare, laurendosi in letteratura inglese. Trovò quindi un posto di lavoro come insegnante in una scuola elementare. A 52 anni, Karina Huff scoprì di avere un tumore al seno. Lo rivelò pubblicamente durante un ospitata alla trasmissione Mediaset Pomeriggio Cinque. Purtroppo però, a causa di una recidiva, Karina morità il 18 aprile 2016. Aveva 55 anni.

Natale Seremia

Appassionato da sempre di storia e scienza. Divoratore seriale di libri e fumetti. Blogger di divulgazione scientifica e storica per diletto. Diversamente giovane. Detesto complottisti e fomentatori di fake news e come diceva il buon Albert: "Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, riguardo l’universo ho ancora dei dubbi."

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