lunedì, Settembre 16

Scienziati individuano uno dei più giovani pianeti

Scienziati individuano uno dei più giovani pianeti. Il team di ricerca internazionale, che ha condotto lo studio presso l’Università delle Hawaii a Mānoa, ha scoperto uno dei pianeti più giovani mai osservati prima. Il pianeta è stato individuato direttamente con i telescopi a terra.

I risultati della ricerca, che sono stati pubblicati su Monthly Notice of the Royal Astronomical Society, hanno stimano che il pianeta sia “leggermente più massiccio” di Giove. Il nuovo pianeta è stato individuato all’interno di quello che viene definito un “vivaio stellare”. Questo si è formato si è formato diversi milioni di anni fa, nello stesso periodo in cui sono emerse dall’oceano le principali isole hawaiane.

Immortalato un pianeta neonato lontano più di 400 anni luce.  Il pianeta è il piccolo puntino sulla sinistra contraddistinto dalla lettera “b”. La “E” indica invece la posizione di un’altra stella sullo sfondo che fa parte della Nube del Toro, ma che non fa parte del sistema di 2M0437

Il nuovo pianeta

I ricercatori, che hanno denominato il nuovo pianeta 2M0437b, hanno individuato per la prima volta l’oggetto tramite il telescopio Subaru a Maunakea, mentre orbitava attorno alla sua stella neonata nel 2018. Il pianeta, successivamente, è stato analizzato tramite altri telescopi. Grazie a ciò sono state raccolte diverse informazioni, in particolare riguardo alla sua posizione intorno alla stella.

2M0437b è talmente giovane che ancora caratterizzato dalle temperature create durante la sua formazione. I ricercatori hanno affermato che le temperature presenti sul pianeta sono molto simili “alla lava che erutta dal vulcano Kīlauea”.

L’Osservatorio Keck su Maunakea, è riuscito a tracciare la stella su cui orbita 2M0437b, confermando così che era realmente un pianeta di quella stella, e non un oggetto più distante. La conferma è arrivata dopo tre anni di studio, a causa dello spostamento molto lento della stella madre.

Il pianeta 2M0437b, e la sua stella madre, sono situati nella nube del Toro, un noto “vivaio” di pianeti situato a 460 anni luce di distanza da noi. L’oggetto è caratterizzato da un’orbita molto ampia a differenza di molti altri pianeti nel suo sistema solare. Infatti, è quasi 100 volte più lontano dalla sua stella di quanto non lo sia la Terra dal nostro Sole. Il pianeta 2M0437b, a causa di questa sua distanza, era molto difficile da osservare senza la nuova tecnologia ottica adattiva.

La scoperta effettuata è molto entusiasmante per gli astronomi. Innanzitutto, perché è un pianeta facile da vedere, e poi perché è molto giovane. Questo significa che i ricercatori potranno osservarlo per molti anni ed imparare di più su come i pianeti, inclusa la Terra, si evolvono.

Il sistema di 2M0437b

I ricercatori hanno stimano un’età della stella di 2-5 milioni. La sua stella, oltre che ad essere molto giovane, dovrebbe anche avere una massa molto bassa, talmente bassa che, come spiegano i ricercatori nell’abstract, sfida tutti i modelli creati fino adesso che riguardano la formazione dei pianeti tramite accrescimento del nucleo, un processo che richiede moltissimo tempo, oppure tramite instabilità del disco, che in questo caso richiede invece molta massa.

Il pianeta dovrebbe appartenere alla categoria dei super-Giove. I ricercatori hanno inoltre individuato delle prove di un secondo oggetto, molto più lontano dalla stella rispetto al pianeta. Questo potrebbe essere una stella estinta, forse un’ex compagna legata gravitazionalmente alla stella 2M0437.

Conclusioni

Il pianeta 2M0437b, come la stella intorno a cui orbita, è giovanissimo. Per questo motivo sarà molto probabilmente uno degli oggetti di ricercai principali, nel corso dei prossimi anni, per tutti quegli scienziati e planetologi che stanno cercando di comprendere in quale modo si formano i pianeti intorno alle stelle.

Il team di scienziati, che sono impegnati nella scoperta di esopianeti, sperano che con il nuovo telescopio spaziale James Webb, che dovrebbe essere lanciato a dicembre, riesca ad acquisire altri dettagli sul pianeta 2M0437b.

Eric Gaidos, autore principale e professore all’UH Mānoa, conclude affermando che: “Questa fortuita scoperta si aggiunge ad una lista d’élite di pianeti che possiamo osservare direttamente con i nostri telescopi”.

FONTE:

https://www.cbsnews.com/news/hawaiian-scientists-discover-one-of-the-youngest-planets-ever-seen/

https://notiziescientifiche.it/fotografato-pianeta-neonato-lontano-piu-di-400-anni-luce-e-quel-puntino-sulla-sinistra/

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