giovedì, Settembre 19

Serendipity e Scienza

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La storia della scienza è ricca di scoperte casuali ed inattese mentre i ricercatori erano impegnati in tutt’altro. In questo caso si parla di “serendipità” (in inglese serendipity) un termine coniato dallo scrittore britannico Horace Walpole (autore de Il castello di Otranto, primo romanzo gotico in assoluto) nel XVIII secolo.

Il termine serendipità indica la fortuna di fare felici scoperte per puro caso e, anche, il trovare una cosa non cercata e imprevista mentre se ne stava cercando un’altra. In medicina è famosa la storia di Alexander Fleming (1881-1955) e la sua scoperta sull’azione antibiotica della penicillina. Si narra che Fleming avesse dimenticato alcune colture del batterio Staphilococcus aureo e dopo qualche giorno aveva notato che una parte dello stafilococco a contatto con una muffa del tipo Penicillium non era cresciuto.

La muffa aveva casualmente contaminato le colture batteriche ma Fleming contrariamente ad altri ricercatori non gettò via i campioni “ammuffiti”, approfondì gli esperimenti e scoprì il potere antibiotico della penicillina.

In fisica è altrettanto celebre la vicenda dello scienziato Antoine-Henri Becquerel che scoprì la radioattività per un ritardo ed una dimenticanza in alcuni esperimenti volti a verificare se i raggi X fossero legati al fenomeno della fluorescenza.

Ma le “scoperte per caso” sono davvero tantissime. Eccone una breve lista soltanto delle più significative:

  • Il ruolo del pancreas nel diabete mellito da parte di Joseph von Mering e Oscar Minkowsky che in realtà cercavano di individuare il compito dell’organo sulla digestione.
  • La radiazione cosmica di fondo a microonde dell’universo da parte di Arno Penzias e Robert Woodrow Wilson.
  • I neuroni specchio. Mangiando casualmente una banana davanti a una scimmia, il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti vide che i neuroni motori del macaco “sparavano” impulsi elettrici, anche se l’animale non stava compiendo nessun gesto.
  • Il   viagra (citrato di sildenafil), scoperto per caso dalla compagnia farmaceutica Pfizer mentre cercava un farmaco per curare l’angina pectoris.

Concludiamo questa lista certamente incompleta con una nota di “dolce”. Siamo verso la fine del XIX secolo nel comune di Lamotte-Breuvon nel centro della Francia. Due sorelle Stephanie e Caroline Tatin gestiscono una locanda di fronte alla stazione frequentata da molti cacciatori. Una domenica, mentre preparavano una torta di mele per il pasto di alcuni cacciatori, una delle sorelle dimenticò di porre la pasta brisée al di sotto della torta, lasciando caramellare così le mele nel burro e nello zucchero. Per rimediare all’errore pose dunque la pasta brisée al di sopra del composto ottenuto e poi capovolse il tutto in un piatto. Il dolce piacque tantissimo ai cacciatori, nasceva così la famosa “Torta Tatin”.

Insomma la serendipità investe tutti gli ambiti della vita dell’uomo, ad iniziare dall’amore, che spesso troviamo in modo del tutto inatteso magari mentre siamo protesi verso altri obiettivi. Anche Hollywood ha dedicato più di un film a questa eventualità. La pellicola che più compiutamente riguarda il ruolo della serendipità nell’amore è, per l’appunto, “Serendipity” (2001) diretto da Peter Chelsom, scritto da Marc Klein, con protagonisti Kate Beckinsale e John Cusack.

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