Square Kilometre Array: In partenza il più grande telescopio del mondo

L‘Osservatorio Square Kilometre Array, nella prima riunione del consiglio, ha progettato i piani per procedere all’assemblaggio del più grande telescopio mai costruito sulla Terra previsto nel prossimo decennio.

Tutti gli stati membri hanno convalidato i documenti che in un migliaio di pagine spiegano nel dettaglio il progetto, partendo dai finanziamenti fino ad arrivare agli appaltatori industriali. La progettazione del telescopio SKA comprenderà una vasta installazione di ricevitori radio, che verranno posizionati in Sud Africa e Australia.

La risoluzione e la sensibilità dell’Osservatorio Square Kilometre Array, unito al prodigioso supporto informatico, agevolerà gli astronomi nell’affrontare alcune questioni fondamentali dell’astrofisica odierna.

Tra queste troviamo in che modo si sono formate le prime stelle nell’universo, cos’è l’energia oscura, ossia la misteriosa forma di energia che sembra allontanare il cosmo ad un ritmo accelerato, ma soprattutto se siamo soli nell’universo. Infatti, sarà grazie allo SKA, uno strumento che possiede una sensibilità senza precedenti, che i ricercatori sono fiduciosi nel poter cogliere una qualunque trasmissione extraterrestre.

Il mese scorso è entrato in vigore il trattato internazionale, su cui è fondato anche il progetto del nuovo osservatorio, che ha reso possibile attraverso la riunione del consiglio, avvenuta online per rispettare le procedure anti Covid, di portare finalmente a termine un progetto dopo un iter durato circa 30 anni.

Il prof. Phil Diamond, direttore generale inaugurale dello SKAO, ha dichiarato che: “Penso che questa riunione del consiglio ha segnato la nascita dell’osservatorio. Siamo riusciti a diventare un’entità legale dal 15 gennaio, in seguito alla ratifica della nostra convenzione da parte del Regno Unito. Ma è grazie alla riunione del consiglio che si sta attivando ciò che ci consente di poter cominciare a colmare i vuoti precedenti”.

Il consiglio ha approvato una serie di politiche, regolamenti e procedure che renderanno l’osservatorio una nuova realtà. Il prossimo passo adesso sarà costruire il telescopio, in cui si prevede di cominciare le gare d’appalto a partire da luglio.

L’osservatorio verrà costruito nel Karoo, nel Northern Cape del Sud Africa e nel Murchison nell’Australia occidentale, tutti luoghi remoti e disabitati. La struttura sarà composta da un mix di antenne paraboliche e antenne dipolari. L’obiettivo finale sarà quello di creare un’efficace area di raccolta dati grande centinaia di migliaia di metri quadrati.

Il telescopio potrà rilevare segnali radio molto deboli grazie alla sua sensibilità ingegneristica, provenienti da sorgenti cosmiche da una distanza anche di miliardi di anni luce dalla Terra.

La dott.ssa Catherine Cesarsky, presidente del consiglio SKAO, ha dichiarato che: “Stiamo entrando in un’era in cui il telescopio gigante lavorerà per i prossimi decenni per cercare di comprendere i misteri dell’universo. Dietro a questo successo ci sono tantissimi anni di lavoro di molte persone in tutto il mondo”.

La dott.ssa Leah Morabito, membro del comitato scientifico SKA del Regno Unito, dell’Università di Durham, ha commentato che: “Questo è un passo storico per quanto riguarda il processo di messa in funzione dello SKA, ma soprattutto dopo un tale anno di incertezza globale è stimolante poter cambiare la nostra attenzione per l’entusiasmante futuro di questa struttura”.

Si prevede che la costruzione e l’entrata in funzione dello SKA avrà un costo di circa 2 miliardi di euro. Il prof Diamond, spiega che: “Riteniamo che la costruzione richiederà dai sette agli otto anni per essere realizzata, inserendo nelle tempistiche anche circa 18 mesi di pianificazione imprevista”.

Fonte:

https://www.bbc.com/news/science-environment-55933958

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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