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Stelle: l’improvvisa scomparsa di tre di loro

Stelle: l’improvvisa scomparsa di tre di loro. I ricercatori hanno notato che nel giro di un’ora le stelle sono sparite senza lasciare alcuna traccia. Sono state formulate delle ipotesi per il misterioso evento. Queste cercano di dare una spiegazione su un enigma che dura da decenni non ancora risolto.

Il 19 luglio del 1952 è stata una giornata molto particolare per le stelle. Il Palomar Observatory in California, quella notte, stava effettuando la sua consueta indagine fotografica del cielo notturno. Il suo obiettivo era quello di cercare asteroidi. Ma alle 9 di sera circa, ha catturato la luce di tre stelle vicine. Queste avevano una magnitudine 15. Nulla di particolare fin qui.

Poco dopo aver riprendendo nuovamente la stessa regione del cielo, le stelle prima presenti non si vedevano più da nessuna parte. Quindi, in meno di un’ora erano completamente scomparse. Un mistero che ancora oggi non è stato svelato, dato che nessuno è stato in grado di trovare gli oggetti scomparsi.

Le stelle e la strana scomparsa

Le stelle, generalmente, non svaniscono nel nulla senza lasciare alcuna traccia. Queste possono esplodere o avere un breve periodo di luminosità, ma non sparire. Nonostante ciò, le immagini riprese rivelano tutt’altro. I tre oggetti sono nettamente presenti nella prima immagine e non nella seconda. L’ipotesi è che forse le stelle si possano essere improvvisamente attenuate.

Le osservazioni successive però non hanno trovato prove che le stelle si siano oscurate oltre la magnitudine 24. Ciò significa che forse si sono attenuate di un fattore pari o superiore a 10mila. Ma cosa potrebbe essere successo per far si che le stelle si potessero affievolire così tanto e in modo molto rapido?

La scomparsa delle stelle e l’ipotesi

Tra le ipotesi c’è quella secondo cui in realtà non si trattava di tre stelle ma solamente di una. Quindi l’ipotesi afferma che una stella si sia illuminata per un breve periodo di tempo. Successivamente, un buco nero di massa stellare sia passato tra il corpo celeste e la Terra, causando così un effetto di lente gravitazionale del bagliore. Questo evento ha fatto sembrare come se la stella fossero tre oggetti distinti per un breve periodo. L’ipotesi però è piuttosto controversa, perché è un fenomeno estremamente raro.

Altre ipotesi

Un’altra ipotesi è che gli oggetti osservati in realtà non erano stelle. I tre puntini luminosi erano situate ad una distanza di 10 secondi d’arco l’uno dall’altro. Per comprendere meglio un arcosecondo è pari ad uno spostamento laterale in posizione di 0,4318 millimetri visto da 100 metri.

Se fossero stati tre corpi singoli, allora qualcosa deve aver innescato la loro luminosità. La causalità e la velocità della luce, dato l’intervallo di tempo relativamente breve, corrispondente a circa 50 minuti, richiederebbero che gli oggetti non fossero distanti più di 6 UA. In altre parole gli oggetti non potevano trovarsi a più di 2 anni luce di distanza. Questi potevano essere oggetti della Nube di Oort, luogo in cui un possibile evento li ha fatti brillare nello stesso periodo.

La terza e ultima ipotesi è che questi non erano corpi celesti. L’Osservatorio Palomar si trova vicino al deserto del New Mexico luogo in cui sono stati effettuati i test sulle armi nucleari. La polvere radioattiva creata dalle prove potrebbe aver contaminato le lastre fotografiche, creando dei punti luminosi su alcune immagini e non su altre. L’ultima ipotesi è avvalorata dal fatto che sono avvenute altre scomparse simili osservate su altre lastre fotografiche sempre negli anni ’50.

Conclusioni

L’ultima ipotesi, forse, potrebbe essere la più probabile. I ricercatori però non ne sono sicuri. Per questo motivo ad oggi i ricercatori stanno aspettando di catturare alcuni di questi eventi oggi. Questo per poter tornare nel passato e condurre ulteriori osservazioni. Il mistero delle tre stelle scomparse, per ora, rimane ancora in attesa di essere risolto.

FONTE:

https://www.wired.it/article/stelle-scomparse-19-luglio-1952-mistero-storia-ipotesi/

Fabiana Leoncavallo

Laureata in architettura, mi ritengo una persona piuttosto poliedrica. Grande appassionata di scienze, astronomia, storia, letteratura, cinema e serie tv, tutti argomenti che amo descrivere nei miei articoli, che si basano su ricerche valide. Inoltre, amo molto effettuare studi sulla natura, sugli animali, sui cambiamenti climatici, sulla salute e l’alimentazione.

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