giovedì, Settembre 19

Svelati i segreti di 3000 galassie

E’ stata rivelata, in seguito a tutti i dati raccolti durante un imponente progetto di ricerca astronomico, la complessa meccanica che determina il modo in cui le galassie ruotano, crescono, si ammassano e muoiono.

Gli scienziati hanno osservato 13 galassie alla volta, arrivando ad un totale di 3068, utilizzando uno strumento personalizzato chiamato Sydney-AAO Multi-Object Integral-Field Spectrograph (SAMI), collegato al telescopio anglo-australiano di 4 metri (AAT ) al Siding Spring Observatory nel New South Wales. Il telescopio è gestito dalla Australian National University.

Supervisionato dall’ARC Center of Excellence for All Sky Astrophysics in 3 Dimensions (ASTRO 3-D), il progetto ha utilizzato fasci di fibre ottiche per catturare e analizzare bande di colori, o spettri, in più punti di ciascuna galassia.

I risultati hanno permesso agli astronomi di tutto il mondo di capire come queste galassie interagivano tra loro e come sono cresciute.

Non esistono due galassie uguali. Infatti,queste hanno rigonfiamenti, aloni, dischi e anelli diversi. Alcune stanno creando nuove generazioni di stelle, mentre altre non lo fanno da miliardi di anni. 

L’indagine SAMI ci permette di vedere le effettive strutture interne delle galassie, e i risultati sono stati sorprendenti“, ha dichiarato il professor Scott Croom dell’ASTRO 3-D e dell’Università di Sydney, l’autore principale dello studio.

L’enorme dimensione del SAMI Survey ci consente di identificare somiglianze e differenze, così possiamo avvicinarci alla comprensione delle forze che influenzano le galassie nel corso delle loro lunghissime vite“.

Il sondaggio, iniziato nel 2013, ha già costituito la base di dozzine di documenti di astronomia, e di molti altri ancora in preparazione. E’ stato pubblicato sul server di pre-stampa Arxiv e sulla rivista Monthly Notice of the Royal Astronomical Society, un documento che descrive il rilascio dei dati finali, inclusi, per la prima volta, i dettagli di 888 galassie all’interno di ammassi di galassie.

La natura delle galassie dipende sia dalla loro massa che dal loro ambiente“, ha affermato il professor Croom.

L’indagine SAMI mostra come la struttura interna delle galassie sia correlata alla loro massa e al loro ambiente. Quindi noi possiamo cercare di capire come queste caratteristiche si influenzano a vicenda“.

La ricerca derivante dal sondaggio ha già rivelato diversi risultati inattesi.

Un gruppo di astronomi ha mostrato che la direzione della rotazione di una galassia, dipende dalle altre galassie intorno ad essa e cambia a seconda delle dimensioni della galassia stessa. Un altro gruppo ha dimostrato che la quantità di rotazione di una galassia è determinata principalmente dalla sua massa, con poca influenza dall’ambiente circostante. Un terzo ha esaminato le galassie che si stavano esaurendo per la creazione di stelle e ha scoperto che, per molte di queste, il ​​processo è iniziato solo un miliardo di anni dopo essersi spostati nelle regioni dense degli ammassi.

Il sondaggio SAMI è stato istituito per aiutarci a rispondere ad alcune domande di alto livello molto ampie sull’evoluzione della galassia“, ha affermato il dott. Matt Owers della Macquarie University in Australia, coautore dello studio.

Le informazioni dettagliate che abbiamo raccolto ci aiuteranno a comprendere domande fondamentali come: Perché le galassie hanno un aspetto diverso a seconda di dove si trovano nell’Universo? Quali processi impediscono alle galassie di formare nuove stelle e, al contrario, quali processi guidano la formazione di nuove stelle? Perché le stelle in alcune galassie si muovono in un disco rotante altamente ordinato, mentre in altre galassie le loro orbite sono orientate casualmente?”.

Il professor Croom ha aggiunto: “Il sondaggio è terminato ora, ma rendendolo pubblico speriamo che i dati continueranno a dare frutti per molti, molti anni a venire“.

Julia Bryant, coautrice e professoressa Associata di ASTRO 3-D e dell’Università di Sydney, ha dichiarato: “I prossimi passi di questa ricerca faranno uso di un nuovo strumento australiano, che abbiamo chiamato Hector, che entrerà in funzione nel 2021, aumentando il dettaglio e il numero di galassie che possono essere osservate“.

Quando sarà completamente installato nell’AAT, Hector esaminerà 15.000 galassie.

Fonte: https://phys.org/news/2021-02-secrets-galaxies-laid.html?fbclid=IwAR21mrzvJ_Lmn-GMfG9S8116MTAzY7S3YzoHHPz_cXfjTzsRzZ8LNNT0yY0

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