giovedì, Settembre 19

Tag: 1346

Religione e peste del Trecento
Medioevo

Religione e peste del Trecento

Lo scatenarsi della pandemia di peste nel 1346-48 con la sua altissima virulenza, che in Europa ebbe il suo epicentro in Germania ed in Italia, sconvolse la vita economica, sociale e persino quella interiore delle popolazioni. Si fece strada quindi la convinzione, alimentata da una Chiesa sbigottita ed impotente, che la pandemia fosse un segno profetico della collera divina contro gli innumerevoli peccati umani, un ammonimento giunto dal cielo per redimere, attraverso il calvario della sofferenza, i popoli della terra. L'incapacità di dare una risposta razionale ad una malattia orribile e altamente letale alimentò questa convinzione che per prosperare però aveva la necessità di individuare un "responsabile" della collera divina. Ebrei, streghe, vagabondi, zingari e prostitu...
L’arrivo della Morte Nera nell’Europa del XIV secolo
Medioevo

L’arrivo della Morte Nera nell’Europa del XIV secolo

Nell'antichità veniva etichettata come peste la maggior parte delle epidemie altamente virulente che flagellavano le popolazioni. In realtà molte di queste malattie erano altro: vaiolo, tifo etc. D'altra parte l'etimologia della stessa parola di derivazione latina richiama i concetti di rovina e distruzione, oltre che quello di epidemia. Non ci sono praticamente dubbi, invece, che la cosiddetta seconda pandemia che colpirà l'Europa nel XIV secolo sia stata effettivamente la malattia, altamente letale per l'epoca, causata dal bacillo Yersinia Pestis. Questa malattia trasmessa dai roditori, ratti in testa, attraverso il morso delle pulci fu talmente letale da falcidiare la popolazione e meritarsi l'appellativo di Morte Nera. Il termine venne utilizzato per la prima volta nel 1350 ...
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