lunedì, Settembre 16

Tag: animali

Le migliori foto scientifiche 2023 secondo Nature
Scienza

Le migliori foto scientifiche 2023 secondo Nature

Come ogni anno, in questo periodo, la prestigiosa rivista Nature pubblica, a suo giudizio, una selezione delle migliori foto scientifiche scattate nel 2023. Chi è Nature Nature è probabilmente (insieme a Science) la più accreditata e famosa rivista scientifica internazionale. Certamente è tra le più antiche considerato che il suo primo numero è stato pubblicato il 4 novembre 1869. Nature è una delle poche riviste, insieme ad altri mensili quali Science e Proceedings of the National Academy of Sciences, a non essersi specializzata pubblicando ancora articoli originali su svariati campi scientifici. Il gruppo editoriale di Nature per mantenere il carattere "generalista" della rivista madre pubblica poi oltre trenta pubblicazioni dedicate a temi specifici della ric...
Il sesso tra animali, dove tutto è possibile
Animali, Scienza

Il sesso tra animali, dove tutto è possibile

Il mondo relazionale degli animali è molto variegato e richiama in gran parte quello umano, tra legami etero stabili (piuttosto pochi!), altri spezzati (la maggior parte) e altri ancora omosessuali e con cambiamenti di sesso. Oltre a tutta una serie di altre situazioni piuttosto bizzarre e persino incresciose. Innanzitutto, la monogamia non è molto diffusa in tutte le specie animali. Tra gli uccelli, che sono un’eccezione, arriva invece al 90%. I motivi sono da ricercare soprattutto nelle cure parentali, che per essere efficaci, devono essere espletate da entrambi i genitori, di cui uno, ad esempio, accudisce i piccoli, mentre l’altro procura il cibo o viceversa. Inoltre anche la difesa costante del territorio da parte del maschio è molto importante. Finché morte non ci separi ...
Degli esperti artigiani
Animali, Scienza

Degli esperti artigiani

Degli esperti artigiani. L'abbandono del quadrupedismo e la conquista della stazione eretta sono stati momenti fondamentali, anzi decisivi, nell'evoluzione e nella storia umana. Hanno reso possibile, insieme alle relative acquisizioni scientifiche pratiche, la costruzione e l'uso di un numero enorme di oggetti e strumenti, in altre parole hanno consentito lo sviluppo della tecnologia. Gli umani non sono certamente gli unici ad adoperare strumenti. In forme diverse, di certo più semplici, anche tante altre specie lo fanno, dagli insetti ai crostacei, dai ragni ai pesci, dagli uccelli ai mammiferi. Da notare però che la percentuale di “artigiani” animali rispetto al numero totale di specie conosciute è assai bassa, inferiore all'uno per cento. Alcuni esempi Le formiche tessitrici “...
Quando Picasso comprò un quadro di una scimpanzé…
Animali, Scienza

Quando Picasso comprò un quadro di una scimpanzé…

Facendo scorrere su di un foglio di carta un semplice “bastoncino con la punta”, aveva notato che restavano strani segni. Da allora Alfa, una scimpanzé dei laboratori Yerkes ci prese gusto, appartandosi ogni tanto in un angolo della sua gabbia per tracciare altri suoi “scarabocchi”. Invece diversi anni dopo Betsy, una scimpanzé dello zoo di Baltimora, imparò divertendosi a spalmare colori con le dita: i suoi quadri piacquero parecchio alla gente e furono addirittura venduti! Gli scimpanzé allevati dai coniugi Gardner, ad appena tre o quattro mesi di vita, si mostrarono propensi al disegno. Rispetto ai casi precedenti, dove non vi era una ricerca di forme, loro, sia pure in modo grossolano e persino fantasioso, tracciavano fiori ed uccelli! Il grande etologo Desmond Morris, autore ...
Sballi speciali
Animali

Sballi speciali

Anche se a priori sembra davvero strano e inaccettabile, sono moltissimi gli animali, sia piccoli che grandi, che dimostrano di fare uso di vere e proprie droghe naturali. Spesso con un certo “accanimento” e una “dipendenza” costante e forte. Certe farfalle notturne, le Sfingi, succhiano avidamente il nettare dei fiori di Datura, dopodiché, inebriate, possono anche cadere e restare a terra. La Ninfa del corbezzolo, con code sulle ali, è invece attratta parecchio da frutti marcescenti, con alcol, che vengono succhiati mediante la spiritromba: allora il suo volo diventa barcollante e rallentato. I pettirossi americani, dopo aver mangiato con avidità molte bacche acerbe di agrifogli californiani, fino ad ingozzarsi, appaiono disorientati e confusi, volano in modo lento e incerto, fino a...
Il “linguaggio” degli ippopotami
Animali, Scienza

Il “linguaggio” degli ippopotami

L'ippopotamo è il terzo grande erbivoro, dopo l'elefante e il rinoceronte, della megafauna africana. Il suo nome deriva dal latino e significa "cavallo di fiume". Questo bestione che ha una lunghezza testa-corpo da 3,30 a 3,75 metri ed è alto al garrese 1,50 m; pesa da 1,4 a 3 tonnellate (i maschi sono nettamente più grossi delle femmine), ma alcuni esemplari particolarmente grandi possono raggiungere i 3500-4500 kg. Gli studi più recenti sulle sue origini suggeriscono che ippopotami e cetacei condividano un antenato comune semi-acquatico che si sarebbe differenziato dagli altri Artiodattili circa 60 milioni di anni fa, per poi dar vita, circa 54 milioni di anni fa, a due branche distinte, da una delle quali si evolsero i cetacei e dall'altra gli ippopotami. Contrariamente ...
Animali, Biologia

Il nano-camaleonte: un nuovo “contendente” per il titolo di rettile più piccolo del mondo

Un team internazionale, guidato dalla Bavarian State Collection of Zoology (ZSM-SNSB), ha scoperto una nuova minuscola specie di camaleonte. L'unico maschio noto di questa nuova specie, apparentemente adulto, ha una dimensione corporea di soli 13,5 mm, il che lo rende il maschio più piccolo conosciuto tra i circa 11.500 rettili non aviari già noti. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista ad accesso libero Scientific Reports. Durante una spedizione nel nord del Madagascar, un team di scienziati tedeschi e malgasci, si è imbattuto in un nuovo “contendente” per il titolo di "rettile più piccolo del mondo". Questa nuova specie è stata chiamata Brookesia nana. "Con una lunghezza corporea di soli 13,5 mm e una lunghezza totale di soli 22 mm, compresa la coda, il maschio n...
La Terra senza di noi
Ambiente e Clima

La Terra senza di noi

https://www.youtube.com/watch?v=e34oyNnW2HY&t=15s Cosa succederebbe se la specie più infestante del nostro pianeta sparisse improvvisamente, da un giorno all’altro? Se un virus letale, un Dio crudele o alieni incazzati decimassero in poche ore o giorni l’intera razza umana? Cosa accadrebbe al nostro pianeta pesantemente antropizzato e violentato dal genere umano? Scienziati, divulgatori e scrittori visionari hanno provato a tratteggiare le conseguenze immediate e quelle a medio e lungo termine della scomparsa del genere umano sul futuro del nostro pianeta. Entro 48 ore dalla scomparsa dell'uomo le metropolitane e tutti i sottopassi delle città sarebbero inondati. Nell'arco di poche ore, al massimo pochi giorni tutte le operazioni di manutenzione che mantengon...
Gli alieni intelligenti? Non esistono. Una spiegazione al paradosso di Fermi
Pseudoscienze, fake news e alieni

Gli alieni intelligenti? Non esistono. Una spiegazione al paradosso di Fermi

Quando pensiamo alla ricerca della vita extraterrestre inevitabilmente diamo per scontato che ci riferiamo ad essa come ricerca di specie senzienti. Soltanto forme di vita intelligente possono infatti progettare viaggi interstellari o emettere e ricevere comunicazioni dallo spazio profondo. In realtà la vita che cerchiamo potrebbe manifestarsi in forme elementari e comunque prive di quella particolarissima e speciale qualità che definiamo intelligenza. Questa eventualità potrebbe quindi configurarsi come la migliore risposta al paradosso di Fermi: non abbiamo registrato alcun contatto con alieni senzienti semplicemente perché la vita intelligente è un evento rarissimo nell'universo. Sulla Terra hanno vissuto circa 50 miliardi di specie ma soltanto una è stata in grado di allunare...
Germi ed uomo, una relazione  millenaria
Biologia

Germi ed uomo, una relazione millenaria

Gli agenti patogeni che colpiscono popoli isolati e poco numerosi sono probabilmente i più antichi e sono stati tristi compagni di viaggio per milioni di anni nella storia evolutiva della nostra specie, sono inoltre comuni ai nostri "parenti" più prossimi: le scimmie antropomorfe. Le grandi malattie epidemiche si sono originate invece contestualmente allo sviluppo di società demograficamente significative che iniziarono a formarsi con lo sviluppo dell'agricoltura circa 10.000 anni fa e che fecero un balzo prodigioso con la nascita di città che ospitavano migliaia di individui. I primi dati storici sulla presenza di malattie infettive a carattere epidemico sono infatti piuttosto recenti: il vaiolo (scoperto grazie alle cicatrici su una mummia egiziana) nel 160...
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