giovedì, Settembre 19

Tag: buchi neri

Ecco le strutture dell’universo primordiale
Astronomia, Scienza

Ecco le strutture dell’universo primordiale

Tre astrofisici delle università di Göttingen e Auckland, in Nuova Zelanda, sono riusciti a ricreare le primissime strutture dell’universo primordiale, attraverso una simulazione computerizzata. In questo modo hanno scoperto che già durante il primo trilionesimo di secondo, avvenuto subito dopo il Big Bang, si potrebbe essere creata una complessa rete di strutture. Questa condizione avrebbe generato un rumore di fondo di onde gravitazionali. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Physical Review D. Le strutture dell’universo primordiale I risultati ottenuti dalla simulazione hanno messo in evidenza la formazione di strutture minuscole, ed estremamente dense, immediatamente dopo la fase di inflazione dell'universo primordiale. I primi istanti dell'universo ...
Astronomia, La Conquista dello Spazio, Scienza

Il primo buco nero mai scoperto è più massiccio di quanto pensassimo

Nuove osservazioni del primo buco nero mai scoperto prima, hanno portato gli astronomi a mettere in dubbio ciò che sanno su questi oggetti, i più misteriosi dell'Universo. Pubblicata sulla rivista Science , la ricerca mostra che il sistema noto come Cygnus X-1 contiene il buco nero di massa stellare più massiccio mai rilevato senza l'uso di onde gravitazionali. Cygnus X-1 è uno dei buchi neri più vicini alla Terra. Fu scoperto nel 1964 quando un paio di contatori Geiger furono trasportati a bordo di un razzo suborbitale lanciato dal New Mexico. L'oggetto era al centro di una famosa “scommessa scientifica” tra i fisici Stephen Hawking e Kip Thorne, con Hawking che scommise nel 1974 che non si trattasse di un buco nero.  In questo ultimo lavoro,...
Astronomia, Scienza

Hubble scopre una concentrazione di piccoli buchi neri

Gli ammassi globulari sono sistemi stellari estremamente densi, al cui interno, le stelle sono raggruppate. Sono anche tipicamente molto antichi: l'ammasso globulare al centro di questo studio, NGC 6397, è vecchio quasi quanto l'Universo stesso. Risiede a 7800 anni luce di distanza, rendendolo uno degli ammassi globulari più vicini alla Terra. A causa del suo nucleo molto denso, è noto come un cluster collassato. Quando Eduardo Vitral e Gary A. Mamon dell'Institut d'Astrophysique de Paris hanno deciso di studiare il nucleo di NGC 6397, si aspettavano di trovare prove di un buco nero di "massa intermedia" (IMBH). Questi sono più piccoli dei buchi neri supermassicci che giacciono nei nuclei delle grandi galassie, ma più grandi dei buchi neri di massa stellare formati dal collasso di stell...
Astronomia, Scienza

Esistono dei buchi neri con i capelli?

I buchi neri sono considerati tra gli oggetti più misteriosi dell'universo. Ma, se guardati attraverso la lente della "Relatività generale", ecco che appaiono come incredibilmente semplici. In effetti, i buchi neri possono essere completamente caratterizzati solo da tre grandezze fisiche: la massa, la rotazione e la carica elettrica.  Nonostante ciò, si dice che i buchi neri abbiano anche altre caratteristiche aggiuntive, che in gergo vengono chiamate “capelli”. Si tratta comunque di un’ipotesi controversa che non vede d’accordo tutti gli scienziati. Alcuni di questi, infatti, sostiene il cosiddetto “teorema no hair”, ovvero la teoria dei buchi neri “senza capelli”. Il dottor Lior Burko di Theiss Research, in collaborazione con il professor Gaurav Khanna dell'Universit...
Fisica

Il paradosso dell’informazione del buco nero

Nell’ultimo secolo l’esplorazione dell’universo ha portato gli astronomi a doversi confrontare con fenomeni misteriosi e di difficile spiegazione come i buchi neri. Questi sono corpi celesti aventi un campo gravitazionale talmente elevato da inghiottire sia la materia che le radiazioni elettromagnetiche, in quanto consistono in una curvatura dello spazio-tempo abbastanza grande da non fare uscire nemmeno la luce, essendo la velocità di quest’ultima inferiore alla velocità di fuga. Difatti, un raggio di luce emesso viene apparentemente piegato, rallentato e fatto tornare indietro al punto di origine. Tale proprietà, dall’esterno, fa sembrare i buchi neri privi di radiazioni e quindi non osservabili direttamente, ma solo per via indiretta tramite gli effetti che la loro influenza gravita...
Quelle  strane sorgenti al centro della Via Lattea
Fisica

Quelle strane sorgenti al centro della Via Lattea

https://www.youtube.com/watch?v=bRlOmQ7v2k4 Il centro della nostra galassia è presidiato da un buco nero super massiccio che si trova nei pressi della sorgente più complessa e luminosa di quella costellazione: Sagittarius A. Ed è in questa regione della Via Lattea che fin dal 2005 è stato individuato uno strano oggetto, denominato G1, avente un emissione simile a quella di nubi di gas e polveri ma con proprietà dinamiche tipiche delle stelle. Qualche anno dopo, nel 2012 è stato scoperto un altro oggetto simile, G2. Adesso uno studio pubblicato su "Nature" da un gruppo di ricercatori dell'Università della California, a Los Angeles, coordinati dall'italiana Anna Ciurlo grazie ai telescopi Keck, delle Hawai, ha individuato altri quattro oggetti di questo tipo, denominat...
I buchi bianchi
Fisica

I buchi bianchi

https://www.youtube.com/watch?v=bemwe7ZjdqE Alcune soluzioni delle equazioni della relatività generale ammettono l'esistenza non soltanto dei buchi neri ma anche di oggetti che sono stati definiti come buchi bianchi. In realtà i buchi bianchi potrebbero esistere soltanto se l'Universo nel momento del Big Bang abbia avuto determinate e precise condizioni iniziali. Chiariamo subito che si tratta di oggetti teorici, derivati dalla matematica della relatività generale ed al momento assolutamente non dimostrati. Tali oggetti sarebbero l'opposto dei buchi neri ed espellerebbero materia ed energia (invece di risucchiarla) nell'universo. Anche le loro singolarità sarebbero differenti e sancirebbero l'inizio del tempo invece che la fine del tempo. Albert Einstein e Nathan Rosen...
Le vibrazioni  di un buco nero
Fisica, Storia della scienza e della filosofia

Le vibrazioni di un buco nero

https://www.youtube.com/watch?v=GdT9v6ET428 E' il 1971 quando Bill Press, uno studente del Caltech, il California Institute of Technology di Pasadena, un'università privata pluri premiata per la sua attività di ricerca, scopre che i buchi neri possono vibrare a speciali frequenze di risonanza, più o meno come le corde di un violino. Queste vibrazioni si producono anche quando un oggetto viene inghiottito dal buco nero. Un anno dopo, Saul Teukolsky usò le leggi relativistiche di Einstein per elaborare una descrizione matematica di queste frequenze di risonanza per un buco nero rotante. Risolvendo queste equazioni i fisici possono calcolare le frequenze di risonanza di un buco nero. Per ottenere lo stesso risultato per un buco nero con una grande velocità di rotazione...
Quasar e buchi neri
Scienza, Storia della scienza e della filosofia

Quasar e buchi neri

https://www.youtube.com/watch?v=U52brNHAzsk Nei primi anni Sessanta dello scorso secolo vennero scoperti dei minuscoli oggetti a cui gli astronomi diedero il nome di quasar, abbreviazione di “quasi-stellar radio sources” (“sorgenti radio quasi stellari”). Nel 1962 un astronomo del Caltech, Maarten Schmidt utilizzando il grande telescopio ottico del Monte Palomar, scoprì la luce che proveniva da un quasar chiamato 3C273. Sembrava una stella molto luminosa da cui usciva un debole getto. In base alla velocità di espansione dell'universo si calcolò che 3C273 si trovava a circa 2 miliardi di anni luce dalla Terra e si allontanava da noi alla ragguardevole velocità di un sesto della velocità della luce. Si trattava di uno degli oggetti più lontani fino ad allora osservati...
Astronomia, Scienza

I buchi neri sono tanti, milioni di milioni…..

https://www.youtube.com/watch?v=gV_npOvh0uE Il primo buco nero fotografato dagli scienziati, situato nella galassia M87, distante 55 milioni di anni luce da noi ha una massa di 6,5 miliardi di volte quella del nostro Sole. Si tratta di un buco nero enorme ma non il più grande finora conosciuto. Questo record al momento appartiene ad un buco nero che si trova al centro della galassia chiamata NGC1277, a 250 milioni di anni luce dalla Terra. Questo mostro cosmico è 17 miliardi di volte più massivo del Sole. Queste incurvature estreme dello spazio e del tempo sono molto diffuse nell'universo. Soltanto nella nostra galassia si stima che ci siano almeno 100 milioni di buchi neri molto più piccoli di quelli sopra descritti, di una grandezza che oscilla tra le 3 e le 30 volte la ...
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