domenica, Settembre 8

Tag: Caporetto

Vita e morte del capitano degli Alpini Giuseppe Garrone
Storia, Storia Contemporanea

Vita e morte del capitano degli Alpini Giuseppe Garrone

Giuseppe Garrone era nato a Vercelli, il 10 dicembre 1886 terzogenito del matematico Luigi Garrone e della moglie Maria Ciaudano. Si laureò in Giurisprudenza a Torino con una tesi sulle Servitù irregolari nel diritto romano e nel diritto odierno. Fin da giovane, insieme al fratello Enrico si appassionò all'alpinismo, risultando tra i fondatori della Sezione Universitaria del Club Alpino Italiano. Come primo classificato nel 1908 vinse il concorso per magistrato e dopo alcuni anni ottenne di essere trasferito alla Pretura di Morgex in Valle d'Aosta, per poter praticare con continuità la sua passione per l'alpinismo. La vita breve e sfortunata di Garrone è particolarmente interessante perché l'uomo in se racchiudeva sia la tempra dell'uomo d'azione, che quello di un giudice poco...
Capello, l’anti Cadorna
Storia, Storia Contemporanea

Capello, l’anti Cadorna

Se possibile  il comandante  della II Armata  che sarà  travolta a Caporetto  è una figura ancora  più controversa di Cadorna. Lugi Capello, classe 1859, si presentava con una figura imponente, quasi obesa ma con un carattere  irruento,  passionale e spietato  che lo  portò  presto ad essere  detestato dai suoi ufficiali e dalla  truppa. Per alcuni era  il  miglior  generale  del Regio Esercito durante  la Grande Guerra, anche se quasi tutti concordavano sul fatto che Capello dava  il meglio di sé nelle operazioni militari offensive. Il suo linguaggio sfociava spesso  nel  turpiloquio e  non aveva in alcuna considerazione l'incolumità dei propri uomini, tanto che gli fu affibbiato il  soprannome di "macellaio". Lo stesso C...
La missione di Krafft von Dellmensingen
Storia, Storia Contemporanea

La missione di Krafft von Dellmensingen

Il capo dell'Ufficio Operazioni dello Stato Maggiore austro-ungarico barone von Waldstätten a Kreuznach il 29 agosto 1917 espone a Hindenburg e Ludendorff, comandante e vice-comandante dell'esercito del Secondo Reich, il piano d'attacco di quella che sarà l'offensiva di Caporetto. I due vennero messi di fronte alla scelta definitiva, se venire o no in soccorso degli austriaci, in Italia. Nessuno dei due era completamente convinto dell'utilità di questa offensiva perorata con l'enfasi della disperazione dall'alleato austriaco, al punto che decisero di prendere informazioni dirette dal fronte dell'Isonzo. Si decise intanto di delegare all'imperatore Guglielmo il compito di prendere tempo con il giovane imperatore austriaco Carlo. Il 2 settembre arriva la risposta conciliante ...
Carlo I d’Austria e l’alleato  tedesco
Storia, Storia Contemporanea

Carlo I d’Austria e l’alleato tedesco

In un precedente articolo "Chi ebbe l'idea dell'offensiva di Caporetto" abbiamo raccontato per sommi capi come si giunse ad individuare il punto dell'offensiva austro-tedesca che porterà alla rotta di Caporetto. In questo post ci soffermeremo brevemente sul tortuoso percorso che condurrà l'impero Austro-Ungarico a chiedere al Secondo Reich le 6 divisioni mancanti per l'offensiva da scatenare tra Plezzo e Tolmino e soprattutto sul controverso rapporto tra il giovane imperatore austriaco e l'alleato tedesco. Al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Arz von Straussenburg, succeduto a Conrad, toccava l'arduo compito di convincere Carlo che l'intervento tedesco era indispensabile per la riuscita del piano d'attacco messo a punto dal suo Ufficio Operazioni e che lo stesso Carlo av...
Chi ebbe l’idea dell’offensiva di Caporetto?
Storia, Storia Contemporanea

Chi ebbe l’idea dell’offensiva di Caporetto?

Sappiamo che l'offensiva di Caporetto fu resa possibile dall'impegno diretto dei tedeschi a fianco dello sfibrato esercito austro-ungarico. Quell'offensiva che si tradusse nella rotta disordinata dell'esercito italiano si era resa indispensabile per evitare il collasso del fronte austriaco messo a dura prova da una serie interminabile di offensive italiane. Ma chi individuò per primo il punto esatto dove attaccare ed elaborò la prima bozza di piano operativo? Per rispondere a questa domanda dobbiamo capire come era organizzata la struttura di comando degli eserciti in campo nella Grande Guerra. Un esercito della Prima Guerra mondiale poteva avere un Comandante nominale come il Kaiser in Germania, Vittorio Emanuele in Italia o l'imperatore Carlo d’Asburgo, succeduto al tron...
Badoglio,  il Gattopardo
Personaggi, Storia

Badoglio, il Gattopardo

Pietro Badoglio ha rappresentato l’archetipo classico dell’italiano in grado di costruirsi una carriera grazie a potenti padrini. Adulatore della peggior specie, accumulatore di cariche e di stipendi tanto che durante il regime fascista diventerà uno dei milionari del regime, ma soprattutto  uomo che grazie alla protezione dei potenti e ad un’innata furbizia riuscirà a sopravvivere ad autentici disastri militari, ad iniziare da Caporetto. Il giovane Badoglio Badoglio nasce il 28 settembre 1871 a Grezzano Monferrato da un padre proprietario terriero e sindaco del paese che lo avrebbe voluto medico. Il giovane Pietro però viene profondamente colpito dalla strage di Dogali avvenuta il 26 gennaio 1887 quando il tenente colonnello Tommaso De Cristoforis con u...
Il dramma dei prigionieri italiani della Grande Guerra
Storia, Storia Contemporanea

Il dramma dei prigionieri italiani della Grande Guerra

La prima guerra mondiale o come viene più comunemente definita la Grande Guerra è stata un crogiuolo insuperato di crudeltà e nefandezze che hanno riguardato tutti i belligeranti, nessuno escluso. Anche l'Italia ha partecipato a questo triste primato, grazie anche ad uno dei suoi più discussi e controversi protagonisti, Luigi Cadorna, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, con poteri quasi assoluti dal 1914 al 8 novembre 1917, quando su pressione degli Alleati, Vittorio Emanuele lo sollevava dall'incarico in seguito alla disfatta di Caporetto. Cadorna aveva sempre avuto un atteggiamento sprezzante nei riguardi dei soldati italiani, in larga maggioranza di estrazione contadina, utilizzandoli come carne da macello durante le sue undici offensive insensate sull'Isonzo. ...
Badoglio, un gattopardo  per tutte  le  stagioni
Storia

Badoglio, un gattopardo per tutte le stagioni

https://www.youtube.com/watch?v=N923b97B_rs Riteniamo di fare cosa utile pubblicando in un solo articolo le tre puntate dedicate alla vita di uno dei più discussi protagonisti della storia italiana del Ventesimo secolo. Pietro Badoglio ha rappresentato l’archetipo classico dell’italiano in grado di costruirsi una carriera grazie a potenti padrini. Adulatore della peggior specie, accumulatore di cariche e di stipendi tanto che durante il regime fascista diventerà uno dei milionari del regime, ma soprattutto  uomo che grazie alla protezione dei potenti e ad un’innata furbizia riuscirà a sopravvivere ad autentici disastri militari, ad iniziare da Caporetto. Badoglio nasce il 28 settembre 1871 a Grezzano Monferrato da un padre proprietario terriero e sindaco del...
Caporetto: le ragioni  di una  disfatta  – seconda parte
Storia

Caporetto: le ragioni di una disfatta – seconda parte

https://www.youtube.com/watch?v=d7SSTER5Eh0 Continuiamo la nostra sommaria analisi sui perché della più grande ed umiliante disfatta subita dalle forze armate italiane. Gli ordini vaghi e retorici degli dell'Alto Comando Italiano Da Cadorna, ai suoi principali generali Capello, Cavaciocchi, Badoglio c'era l'assurda convinzione che la gestione di un così vasto esercito si potesse assicurare attraverso l'emanazione di circolari ed ordini che trasudavano vaghezza e retorica in modo impressionante. C'era la sottesa convinzione che bastava prescrivere delle volontà, per altro in modo magniloquente e spesso infarcito di aggettivi astrusi, affinché la realtà si conformasse ai desiderata degli Alti Comandi italiani. Si andava da Capello che scriveva in una s...
Caporetto: le ragioni di una disfatta – prima parte
Storia

Caporetto: le ragioni di una disfatta – prima parte

https://www.youtube.com/watch?v=pKPQ4VYXrr8 Poco meno di tre mesi fa è ricorso il centenario della più disastrosa sconfitta della storia dell'Esercito Italiano, la cosiddetta rotta di Caporetto. A distanza di cento anni essa rappresenta una ferita ancora non del tutto rimarginata e le polemiche e le discrepanti valutazioni tra storici, esperti militari ed intellettuali sono tutt'altro che terminate. In questo e nel prossimo post offriremo una succinta panoramica sulle ragioni della disfatta di Caporetto o dodicesima battaglia dell'Isonzo, partendo da quelle su cui c'è un quasi generale consenso. I rimpiazzi La decima e l'undicesima battaglia dell'Isonzo avevano causato una terribile emorragia di uomini nel Regio Esercito. Una vera e propria ecatombe: nella decima battaglia...
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