lunedì, Settembre 16

Tag: Churchill

La questione polacca all’indomani  dell’Operazione Barbarossa
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La questione polacca all’indomani dell’Operazione Barbarossa

Dopo la sciagurata spartizione della Polonia tra la Germania nazista e l'Unione Sovietica di Stalin, il premier polacco aveva trovato asilo in Francia, insieme al suo governo e a una parte delle truppe scampate alle invasioni russo-tedesche. Nel giugno del 1940 il tracollo francese aveva indotto il primo ministro polacco Władysław Sikorski e il suo entourage a riparare in Gran Bretagna. Qui accompagnato dal deputato conservatore Victor Cazalet, veterano della prima guerra mondiale, che aveva ripetutamente messo in guardia dal pericolo rappresentato dalla Germania di Hitler, effettuò una serie di ispezioni alle unità militari polacche che si stavano riorganizzando in Inghilterra. Quando la Germania lanciò l'Operazione Barbarossa, affossando unilateralmente il patto Molotov-Ri...
14 agosto 1941: l’incontro Roosevelt-Churchill
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14 agosto 1941: l’incontro Roosevelt-Churchill

I rapporti tra il Presidente americano ed il Primo Ministro inglese fino ad allora erano avvenuti attraverso missive o intermediari dei rispettivi paesi. Dopo l'approvazione della Legge Affitti e Prestiti i due convennero che era venuto il momento di incontrarsi di persona. Roosevelt in particolare sembrava galvanizzato da questa opportunità. La versione ufficiale era che stesse trascorrendo una decina di giorni di meritata vacanza a pescare sull’USS Potomac, lo yacht presidenziale. In realtà si imbarcò a New London, in Connecticut sull’incrociatore USS Augusta, confessando: «Provo un brivido di eccitazione nel darmi alla fuga – soprattutto dalla stampa americana». Accogliendo Churchill a bordo dell’Augusta il 9 agosto, il presidente gli disse con palese gioia: «Alla fine ci siamo inco...
La resa del Belgio e gli effetti sulla  Corona
Storia

La resa del Belgio e gli effetti sulla Corona

https://www.youtube.com/watch?v=MfPCtGyLaEU Ventisette maggio 1940. Da circa diciotto giorni il neutrale Belgio combatte l'invasione tedesca. I suoi 500.000 soldati sono allo stremo. Sul trono c'è il giovane sovrano, il trentanovenne Leopoldo III. Come da Costituzione egli ricopre il doppio ruolo di Capo dello Stato e Comandante in Capo delle Forze Armate. I viveri iniziano a scarseggiare. Il 23 maggio cade Boulogne, il 26 Calais. Senza avvertire il comando belga che formalmente è sotto gli ordini degli Alleati, Churchill ordina a Lord Gort di occuparsi soltanto del reimbarco del Corpo di Spedizione britannico. Il giorno dopo Leopoldo III, che è allo oscuro di questa decisione, firma la resa incondizionata. Finisce qui il sogno di un'impossibile neutralità de...
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