Alla ricerca del “coscienziometro”…
Quando dormiamo profondamente. Quando dobbiamo fare un intervento chirurgico in anestesia totale. Quando subiamo un trauma cerebrale grave. Sono tutte condizioni nelle quali la nostra coscienza è spenta, o almeno lo sembra. In determinate condizioni però , un medico potrebbe avere delle difficoltà a comprendere se un paziente, che ha subito un trauma cerebrale, ha ancora attività riconducibili ad uno stato di coscienza sia pur minimo.
Per rispondere a questo interrogativo sarebbe necessario una sorta di "coscienziometro" ovvero un misuratore dell'attività cerebrale. Questo "strumento" sarebbe non soltanto un prezioso ausilio per i medici ma anche per i parenti delle decine di migliaia di pazienti non comunicanti nella delicata e difficile situazione di dover prendere decisioni im...