giovedì, Settembre 19

Tag: deforestazione

Il più grande roditore del mondo
Animali, Scienza

Il più grande roditore del mondo

Dagli antichi Inca del Perù, veniva considerato un animale sacro, figlio del sole, invece in altre zone del Sudamerica si riteneva un imbroglione. In Giappone è ritenuto simbolo di amicizia ed armonia. Stiamo parlando del capibara, il più grande roditore vivente al mondo. Caratteristiche generali Con un peso che può superare i 60 kg, lungo 1,30 metri ed alto circa 60 cm, il capibara è il roditore vivente più grande. Ha due lunghi e robusti incisivi per rosicchiare, piante, cortecce, tuberi e canna da zucchero. Dal pelo marrone chiaro, il suo muso è simile a quello del castoro, con orecchie, occhi e narici piccole, ma senza coda. La respirazione avviene attraverso le narici poste in alto sul muso, per nuotare più facilmente Le zampe, sia pure appena palmate, gli consentono effici...
Il legname nell’economia medievale
Medioevo, Storia

Il legname nell’economia medievale

Per tutto il Medioevo il legno costituì una delle fonti principali di energia. Si calcola il legname rappresentasse la metà dell’energia prodotta, il resto proveniva dal lavoro muscolare umano, dagli animali e dai mulini ad acqua e a vento. Il legname costituiva inoltre la materia prima principale per la costruzione di case, manufatti e macchinari, oltre che per i mezzi di trasporto quali imbarcazioni e carri. Persino gli ingranaggi erano prevalentemente costituiti da legno in quanto il metallo era raro e costoso. Una nuova deforestazione Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente la natura aveva ripreso i suoi spazi (i romani infatti avevano giocato un ruolo decisivo nella deforestazione europea). L'Alto Medioevo, in Europa, è contrassegnato da foreste e boschi che ...
L’inarrestabile (?) declino della  foresta amazzonica
Ambiente e Clima

L’inarrestabile (?) declino della foresta amazzonica

https://www.youtube.com/watch?v=-53mGJ4h5sQ L'Amazzonia è un grande regione del sud-America caratterizzata da una foresta pluviale, la più grande del mondo, detta foresta amazzonica, che copre gran parte dell'omonimo bacino amazzonico, estendendosi su una superficie di sei milioni di chilometri quadrati suddivisi in nove Paesi; la maggioranza della foresta (circa il 60%) si trova in Brasile; un altro 13% si trova in Perù, il 10% in Colombia e parti più piccole in Venezuela, Ecuador, Bolivia, Guyana, Suriname e Guyana francese: stati e unità amministrative di quattro di questi paesi sono appunto denominati "Amazonas". Questa sterminata foresta produce così tanta umidità da sostenere le precipitazioni che l'alimentano. La deforestazione pertanto oltre alla vegetazione "distrugge" ...
L’importanza del legno nel Medioevo
Medioevo, Storia

L’importanza del legno nel Medioevo

Per tutto il Medioevo una delle fonti principali di energia era costituita dal legno. Si calcola il legname rappresentasse la metà dell'energia prodotta, il resto proveniva dal lavoro muscolare umano, dagli animali e dai mulini ad acqua e a vento. Il legname costituiva inoltre la materia prima principale per la costruzione di case, manufatti e macchinari, oltre che per i mezzi di trasporto quali imbarcazioni e carri. Persino gli ingranaggi erano prevalentemente costituiti da legno in quanto il metallo era raro e costoso. Come accade quasi fin dall'avvento di homo sapiens lo sfruttamento intensivo delle foreste che fra l'altro erano in competizione con agricoltura e allevamento, produsse una vera e propria crisi di questa preziosa risorsa. Un dato è più che sufficiente per ill...
Deforestazione e declino della biodiversità rendono  più probabili nuove pandemie
Ambiente e Clima

Deforestazione e declino della biodiversità rendono più probabili nuove pandemie

Mano a mano che le attività umane riducono fortemente la biodiversità attraverso la deforestazione e la vertiginosa costruzione di infrastrutture aumenta il rischio di pandemie e di malattie come il Covid19. Da tempo si sono levati vere e proprie grida di allarme da parte di ecologisti e virologi. Un nuovo studio spiega il motivo per cui l'attacco umano alla biodiversità rischia di trasformarsi in un pericoloso "boomerang": mentre alcune specie si stanno estinguendo, quelle che sopravvivono e prosperano, come ratti e pipistrelli, ad esempio, hanno maggiori probabilità di ospitare agenti patogeni potenzialmente pericolosi ed in grado di fare il salto di specie, il cosiddetto spillover. L'analisi di 6800 comunità ecologiche in sei continenti affastella un notevole numero di prove in...
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