Storia di una pandemia: Il virus in crociera Ep. 4
Il comandante Arma e una parte del suo equipaggio nel volo di rientro in Italia
Nei primi mesi di diffusione del nuovo coronavirus virologi e infettivologi ritenevano che la malattia si trasmettesse attraverso il contatto con superfici contaminate, come una maniglia o il pulsante di un ascensore, oppure attraverso goccioline di saliva o secrezioni emesse da una persona mentre starnutiva, tossiva o semplicemente parlava, i famosi droplet.
Per questo una frequente igiene delle mani e soprattutto un distanziamento sociale di circa due metri venivano ritenute, in assenza di cure e vaccini, gli accorgimenti necessari per ridurre drasticamente il rischio di infettarsi. In realtà, come aveva già dimostrato uno studio degli anni Cinquanta condotto da Richard L. Riley, un esper...