giovedì, Settembre 19

Tag: editto di Rotari

L’evoluzione del diritto nell’Alto  Medioevo
Medioevo, Storia

L’evoluzione del diritto nell’Alto Medioevo

Con la fine dell'Impero Romano d'Occidente l'Italia si frammenterà progressivamente in dominazioni ed entità statali differenti e quindi è impossibile trovare un percorso unitario dell'ordinamento giudiziario e del diritto valido per tutta la penisola. Tuttavia il diritto Romano rimane il "substrato" giuridico su cui si innerveranno le successive articolazioni giuridiche barbariche. Bisanzio rimane l’erede romanarum legum come attestano il Codex Theodosianus del 438-439 e, nel secolo successivo, il grande Codex di Giustiniano. Il  Codice teodosiano  è una raccolta ufficiale di costituzioni imperiali voluta dall'imperatore romano d'oriente Teodosio II (408-450). Venne pubblicata, dopo una fase di gestazione lunga 9 anni, il 15 febbraio 438, e...
Dei delitti e delle pene…nel Medioevo
Medioevo

Dei delitti e delle pene…nel Medioevo

https://www.youtube.com/watch?v=migdEBlr3Vw In epoca medioevale la massima fonte del potere e del diritto era rappresentato dal Papa e dall'Imperatore. Queste due autorità supreme però delegavano sul territorio ad una serie di soggetti (feudatari, alti prelati, vassalli, funzionari imperiali) l'amministrazione della giustizia e l'irrogazione delle pene. La violenza era un fattore endemico di tutte le società medioevali, da quelle dei regni romano-barbarici alla Firenze di Dante Alighieri e l'omicidio come le aggressioni fisiche non suscitavano la riprovazione morale dei nostri tempi. In realtà il reato che costituiva agli occhi delle società medioevali il massimo "strappo" della convivenza civile era il furto, su cui si esercitava il massimo biasimo sia delle classi do...
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