giovedì, Settembre 19

Tag: Eginardo

La vita amorosa di Carlo  Magno
Medioevo, Storia

La vita amorosa di Carlo Magno

Carlo, come si evince dalle cronache lasciateci dai suoi agiografi, era un uomo passionale, con esuberanti appetiti sessuali che fino agli ultimi anni della sua vita, approfittando delle incertezze della Chiesa sul sacramento del matrimonio, non entrarono in conflitto con la sua fede cristiana. Per tutta la vita Carlo fu circondato da un numero imprecisato di moglie e concubine che si alterneranno intorno al sovrano franco sulla base non soltanto della passione momentanea, ma per ragioni di Stato e anche per le morti premature di alcune di loro. D'altra parte il matrimonio al tempo di Carlo era un'istituzione molto differente dal concetto moderno di questa unione tra un uomo e una donna. Il matrimonio franco Il matrimonio franco non aveva alcun valore sacrale ma er...
Carlo  Magno, l’uomo
Medioevo, Storia

Carlo Magno, l’uomo

In diversi articoli di questo blog abbiamo affrontato la figura di Carlo Magno come politico e generale, uno degli uomini più abili e potenti di tutto il Medioevo e per taluni versi il principale traghettatore dall'antichità a una nuova epoca più moderna ed evoluta. Ma cosa sappiamo dell'uomo Carlo Magno? Dal punto di vista fisico, il ritratto più efficace e probabilmente quello più veritiero ci giunge da Eginardo (775-840) suo principale biografo, autore della Vita et gesta Caroli Magni, così scrive del sovrano franco: Era di taglia grossa e robusta, di statura alta ma non eccezionale, giacché misurava sette piedi d’altezza. Aveva la testa rotonda, gli occhi molto grandi e vivaci, il naso appena più grosso del normale, i capelli bianchi ma ancora belli, l’espressione allegr...
L’annientamento degli Avari
Medioevo, Storia

L’annientamento degli Avari

Il principale punto di forza dell'esercito avaro era costituito dalla cavalleria, pesantemente corazzata, armata di lance lunghe tre metri oltre che d’arco e frecce alla moda dei nomadi, munita di quelle staffe che i loro nemici ancora ignoravano, era ben nota ai bizantini che avevano imparato a rispettarla e temerla. Una delle loro manovre preferite era simulare la fuga di un reparto di cavalleria per poi investirlo di sorpresa da un altro contingente nascosto nella boscaglia o dietro un rilievo. Nonostante quello che oggi definiremmo un "reparto d'élite", la guerra contro gli Avari fu molto simile ad una blitzkrieg, una guerra lampo. Carlo preparò con un puntiglio particolare la campagna militare e l'esercito che radunò a Ratisbona, nell'estate del 791, fu con ogni...
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