giovedì, Settembre 19

Tag: Einstein

Scienza, Storia della scienza e della filosofia

Il congresso di Solvay del 1927 e l’interpretazione De Broglie-Bohm

Tra i padri fondatori della meccanica quantistica molti non erano soddisfatti dei "dogmi" della scuola di Copenaghen. Fin dall'inizio Einstein cercò di proporre diverse interpretazioni per eliminare quelle che lui credeva "stranezze improponibili" della meccanica quantistica. Il suo duello con Bohr in tal senso è celeberrimo e si da per scontata la vittoria del danese all'interno della comunità scientifica del tempo. Einstein aveva torto, ma questo non significava che Bohr avesse ragioni su tutto il fronte nella cosiddetta interpretazione della scuola di Copenaghen. Uno spartiacque decisivo fu rappresentato dal Congresso di Solvay del 1927 dove in un arco temporale molto ristretto furono presentate soluzioni e risolti problemi che affliggevano la meccanica quantistica. Fondati dall'indust...
Bohr e la prima rivoluzione quantistica
Fisica, Storia della scienza e della filosofia

Bohr e la prima rivoluzione quantistica

La prima evoluzione della meccanica quantistica, che aveva avuto Planck ed Einstein tra i padri fondatori, è dovuta ad un brillante fisico danese Niels Bohr, che arrivò giovanissimo, nel 1911, in Inghilterra fresco di un dottorato conseguito a Copenaghen. In valigia aveva fra l'altro una copia delle opere complete di Charles Dickens che usò per familiarizzare con l'inglese. Bohr non era ancora quel gigante della fisica che conosciamo, ma considerava questa disciplina scientifica molto più promettente per la sua carriera del calcio che aveva giocato con ottimi risultati a livelli dilettantistici. Borh iniziò a lavorare con i quanti nel 1912, a Manchester, alle dipendenze del neozelandese Rutheford, all'epoca uno degli scienziati più famosi del mondo. Rutheford aveva vinto nel 1908 il premio...
L’esperimento Hafele-Keating
Fisica, Scienza, Storia della scienza e della filosofia

L’esperimento Hafele-Keating

E' il 1971. Due astronomi americani Richard Keating e Joseph Hafele decidono di programmare un esperimento per indagare gli strani effetti sulla dilatazione del tempo previsti circa sessanta anni prima da Albert Einstein. I due si procurano tre orologi atomici, che sincronizzano tra loro. Orologi cosi precisi da non sfasare più di un miliardesimo di secondo in milioni di anni. Quando si dice orologi molto affidabili! Hafele e Keating non hanno più molte risorse e quindi vanno in un aeroporto e ne lasciano uno in una sala d'attesa, poi comprano dei biglietti, due, uno per ciascuno degli orologi rimasti su voli commerciali. Uno dei voli commerciali vola verso est e l'altro verso ovest e dopo aver circumnavigato il globo sarebbero tornati allo scalo di partenza ricongiungendosi con l'orolog...
Einstein e l’effetto fotoelettico
Fisica, Storia della scienza e della filosofia

Einstein e l’effetto fotoelettico

Probabilmente molte persone sono convinte che Albert Einstein ha ricevuto nel 1921 il Premio Nobel per la Teoria della Relatività. Non è così. Il grande fisico tedesco ottenne l'ambito riconoscimento per il suo lavoro del 1905 sulla spiegazione dell'effetto fotoelettrico (il premio fu effettivamente assegnato nel 1922). Può sembrare uno scherzo che quella che viene definita comunemente come la "più bella delle teorie" e che ha cambiato il nostro modo di concepire il tempo e lo spazio, non sia stata insignita del massimo riconoscimento scientifico. Non dobbiamo però fare l'errore di ritenere il Nobel del 1921 come un mero contentino attribuito dalla Fondazione Nobel al più grande fisico teorico di tutti i tempi. Semplificando e schematizzando al massimo,  immaginiamo l'atomo costituito da...
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