lunedì, Settembre 16

Tag: evoluzione

Una vista a tre colori
Scienza

Una vista a tre colori

L'uomo ha una vista tricromatica ovvero abbiamo una visione a tre colori. Catturiamo la luce o meglio i fotoni attraverso le nostre pupille grazie a dei fotorecettori, cellule altamente specializzate che si collocano sul fondo dell'occhio. Sono i coni e i bastoncelli: i secondi sono specializzati nel cogliere il movimento e per le condizioni di scarsa luminosità e sono posti alla periferia della retina, questo spiega perché con la coda dell'occhio siamo in grado di percepire un movimento senza però riuscire a mettere a fuoco l'immagine. I coni sono posizionati invece al centro dove la visione nitida dei colori è ottimale. Esistono inoltre tre tipi di coni, ognuno specializzato per una specifica lunghezza d’onda della luce, la quale determina il colore che vediamo. La suddiv...
I manufatti più antichi della  storia dell’umanità
Scienza

I manufatti più antichi della storia dell’umanità

https://www.youtube.com/watch?v=6v5Aa7N2aug Siamo in Africa, e precisamente a Gona in Etiopia seguendo il corso del fiume Awash, 300 km a nord est di Addis Abeba. Qui nel 1997 vengono rinvenuti i manufatti che si ritengono i più antichi della storia dell'umanità. Risalgono a circa 2,6 milioni di anni fa. Si ritiene che questi primi toolmaker (costruttori di attrezzi) siano appartenuti ad una specie primordiale di Homo, che nel 1964 era stata battezzata come Homo habilis. Questi semplici manufatti rivestono un'importanza cruciale, non soltanto perché spostano di circa 1 milione di anni gli oggetti rinvenuti prima di questa data (e ritenuti fino al 1997 i più antichi) ma anche perché la loro collocazione temperale è inserita in una fase decisiva dell'evoluzione umana. ...
C’era una volta…l’osso penico
Scienza

C’era una volta…l’osso penico

https://www.youtube.com/watch?v=sc1TlCi0ed4 Tranquilli. Non state per leggere un post a luci rosse, anche se parleremo del baculum, detto anche osso penico. Purtroppo la nostra specie ne è sprovvista mentre è presente  nel pene di molti mammiferi placentati come il gorilla e lo scimpanzé. Secondo una recente ricerca pubblicata su Proceedings of Royal Society il baculum dovrebbe essere apparso in un ancestrale mammifero placentato prima della separazione evolutiva tra Primati e carnivori avvenuta tra i 145 ed i 90 milioni di anni fa. Con il tempo si è verificata una significativa variazione della lunghezza dell'osso penico tra le specie sulla base di un rapporto diretto tra lunghezza del baculum e durata della penetrazione. Le specie che mantengono più a lungo la penetrazi...
L’anello mancante
Scienza

L’anello mancante

https://www.youtube.com/watch?v=_lBaIdRcPJ0&t=34s Charles Darwin nel suo celeberrimo L'Origine della specie per selezione naturale (1859) aveva dedicato all'uomo soltanto una riga e mezza sulle oltre 500 pagine che componevano il testo. Soltanto una dozzina d'anni dopo, nel 1871, Darwin affronterà il tema dell'evoluzione della specie umana con il saggio L'Origine dell'uomo e la selezione sessuale. In quegli anni sulla scia del nuovo saggio del grande biologo e naturalista britannico si scatenò la caccia al cosiddetto anello mancante, ovvero l'esistenza ipotetica in un lontanissimo passato di una creatura metà uomo e metà scimmia: il pitecantropo. Questa ricerca ossessiva condizionerà i primi anni della nascita di una nuova disciplina scientifica la paleoantropologi...
Il darwinismo in Italia
Scienza, Storia della scienza e della filosofia

Il darwinismo in Italia

https://www.youtube.com/watch?v=-nxPGOjIM4o L'arrivo della nuova teoria sull'evoluzione concepita da Charles Darwin con la pubblicazione nel 1859 del suo saggio Le Origini della Specie per selezione naturale non fu né immediata né facile. Questo nonostante il rapporto da sempre intenso che Darwin ebbe con il nostro paese. Il grande naturalista e biologo britannico (nato nel 1809 e morto nel 1882) era un ammiratore del naturalista e geologo  italiano Giovanni Battista Brocchi, vissuto tra il XVIII se il XIX secolo e fu ispirato dalla sua teoria sulla morte delle specie. Ma torniamo all'Italia che vive in quel 1859 la fase decisiva della sua unificazione politica. Le migliori energie intellettuali del paese erano spese per la causa dell'unificazione nazionale o negli ambient...
Il  cervello  “trino”
Scienza

Il cervello “trino”

https://www.youtube.com/watch?v=0wFkkZOP97Q Negli Anni Sessanta dello scorso secolo Paul Donald MacLean (1913-2007) mise a rumore l'ambiente delle neuroscienze con una sua teoria quella del triune brain, "cervello trino", per studiare lo sviluppo dell'encefalo e scoprire come la parte razionale di questo potesse relazionarsi con la parte più aggressiva, brutale. Il medico statunitense si interessò anche al funzionamento vero e proprio del cervello e del controllo che esso ha riguardo alle emozioni.  La teoria che al giorno d'oggi presenta aspetti ormai obsoleti ha il vantaggio di rendere facilmente comprensibili le origini ancestrali della macchina più complicata del mondo. Il nostro cervello è infatti il prodotto mirabile dell'evoluzione che ha prefe...
Fatti mandare  dall’evoluzione a bere il latte
Scienza

Fatti mandare dall’evoluzione a bere il latte

https://www.youtube.com/watch?v=7eLBR4xQt_4 Fino  a qualche anno  fa  si sono fatte supposizioni troppo lineari sugli schemi migratori, con diffusioni a ondate successive, quando invece il quadro emerso negli ultimissimi anni ci dice piuttosto che per tutto il tempo ci siamo spostati in ogni direzione, mescolando i nostri geni in una serie di ingarbugliati intrecci, molto diversi da un movimento  netto, progressivo e definito. Se gli  oceani hanno  costituito una barriera difficilmente valicabile gli immensi spazi aperti che collegavano l'Africa al Medio Oriente e da qui ad ovest verso  l'Europa ed a Est, attraverso l'Asia  fino  alle  Americhe hanno permesso piccoli  flussi migratori costanti ed imprevedibili.  Il&...
Una falangetta molto  speciale
Scienza

Una falangetta molto speciale

https://www.youtube.com/watch?v=W7XKxT5xG_I La zona  dei Monti Altai situata al confine tra Russia, Cina e Mongolia è una delle zone più inospitali del paese. La temperatura nel cuore dell'inverno variano tra i -14 °C e i -32 °C nelle depressioni riparate del settore orientale, mentre nelle steppe del Chu le temperature possono spingersi addirittura a -60 °C! Le estati sono brevi e molto calde soprattutto nelle  pendici più basse. Ed è in questo territorio così  estremo che c'è una grotta  molto speciale chiamata Denisova, che prende il nome da un eremita chiamato Denis che la abitò nel XVIII secolo. Questa grotta per gran parte dell'inverno  è inabitabile a cause delle condizioni climatiche estreme, eppure archeologi e paleoantropologi hanno recuperato resti di Sapiens, di neandert...
Scienza

La misteriosa scomparsa dell’uomo di Neanderthal

Uno  dei misteri  più affascinanti dell'evoluzione umana è l'improvvisa  (ovviamente in base a tempi dell'evoluzione) scomparsa dell'Homo neanderthalensis. Questa proto specie umana si  è estinta circa 40.000  anni fa dopo che era entrata in contatto,  in modo progressivo da 20.000 anni prima, con Homo Sapiens, ovvero  i nostri antenati. Qualche brandello  di luce  ci  aiuta a gettarlo l'analisi del DNA dei fossili neanderthaliani. È probabile che i Neanderthal siano sempre stati poco numerosi; l’mtDNA (il  dna  mitocondriale) estratto da ossa di Neanderthal si assomiglia un po’ tutto, il che sta a indicare una bassa diversità genetica, che a sua volta indica una popolazione di ridotte dimensioni, forse di appena poche migliaia di individui. Con ogni probabilità  l'incontro con Sa...
La scoperta degli  Hobbit
Scienza

La scoperta degli Hobbit

https://www.youtube.com/watch?v=4MOBw5ycYlo Tranquilli,  questo non è un post sulla più famosa saga fantasy della letteratura mondiale. In questo caso Il  buon Frodo o Bilbo  Baggins non  c'entrano niente.  Sta di fatto  che nel 2003 quando in una buia grotta chiamata Ling Bua  dell'isola indonesiana di Flores fu disseppellito uno scheletro di femmina umana alta circa  un metro con  piedi enormi insieme a quello di altri otto  compagni le fondamenta dell'evoluzione umana vacillarono. Immediatamente  questi scheletri furono chiamati Homo  Floresiensis ma gli rimase attaccato il nomignolo di Hobbit affibbiato loro  dai paleoantropologi che li  avevano scoperti. La cosa straordinaria  era che parevano essere vis...
Verified by MonsterInsights