giovedì, Settembre 19

Tag: fascismo

Giacomo Boni, un veneto pioniere della  moderna archeologia.
Archeologia, Personaggi

Giacomo Boni, un veneto pioniere della moderna archeologia.

Giacomo Boni nacque a Venezia il 25 aprile (avril in lengua veneta) del 1859 da una famiglia umile di origini cadorine, anche se contrastanti sono le notizie sul preciso luogo di nascita. Probabilmente si tratta della città di Feltre. Passò la sua infanzia e la sua giovinezza nella città di Venezia, città che lui considerava una “madre”, e che amava per il grande patrimonio artistico e che fin da subito sentì l’esigenza di riscoprire archeologicamente. L’occasione per iniziare a “scavare” tra i resti artistici arrivò nel 1873 quando fu assunto dall’azienda dell’Ingegner Cadel per lavorare nei cantieri aperti per il restauro del Palazzo Dogale. Gli anni della gioventù Dopo questa prima esperienza “adolescenziale”, Giacomo Boni frequentò l’Accademia di Belle Arti dal 1880 ...
Lea Schiavi, la donna che sapeva troppo
Storia

Lea Schiavi, la donna che sapeva troppo

19 aprile 1943. New York, Salone delle feste del Waldorf Astoria. Ken Cooper, il direttore dell'Associated Press inizia a leggere i nomi dei giornalisti uccisi dal proditorio attacco giapponese a Pearl Harbour fino a quel giorno, tra i quali c'è quello di un'italiana: Lea Schiavi, sposata con il giornalista americano Winston Burdett e perciò in possesso della doppia cittadinanza. Lea era nata a Borgosesia, in provincia di Vercelli il 2 marzo 1907 e fin da giovane aveva mostrato insofferenza verso il regime fascista. Trasferitasi a Torino, preda di una sfrenata passione per il giornalismo, decise di interpretare questa professione per esternare il suo profondo dissenso per il fascismo che ormai si era consolidato in una vera e propria dittatura. Come redattrice per le testate ...
Paura e oppressione: “L’uomo è forte” di Corrado Alvaro
Letteratura e libri

Paura e oppressione: “L’uomo è forte” di Corrado Alvaro

"L'uomo è forte" di Corrado Alvaro (1885 - 1956) è forse l'opera più matura e dai molti sottintesi di questo scrittore. La crisi della società è ancora presente, come negli altri suoi romanzi, anche in "L'uomo è forte", ma qui la società è diversa da quelle liberali perché ora lo sfondo è un soffocante regime totalitario. L'amore al tempo della dittatura I personaggi principali di questo romanzo sono Dale e Barbara, due giovani che si sono conosciuti all'estero. Ritornati nel loro paese in periodi diversi, dove nel frattempo si è stabilita al potere la dittatura, si incontrano ancora, e fra di loro rifiorisce un segreto legame affettivo. Ma si trovano sempre a vivere nella paura e nel sospetto diffuso dal nuovo regime collettivistico. Tutta la vita della nazione è angosciata da...
Toscanini e il fascismo
Storia

Toscanini e il fascismo

Arturo Toscanini prima dell'avvento del fascismo era già uno dei direttori d'orchestra più famosi del mondo. Nato a Parma il 25 marzo del 1867, Toscanini aveva da sempre coniugato arte ed impegno civile. Nel 1908 si dimise da Direttore dalla Scala di Milano, assumendo dal 7 febbraio la direzione del  teatro Metropolitan di New York. Il "politico" Toscanini Questa decisione gli valse le critiche di una parte significativa del mondo artistico e degli appassionati di musica colta, ma questa esperienza porterà Toscanini a considerare gli Stati Uniti come una seconda patria.  Schierato per l'interventismo, rientrò nel 1915, all'ingresso dell'Italia in guerra, e si esibì esclusivamente in concerti di propaganda e beneficenza. Dal 25 al 29 agosto 1917, per allietare gli animi dei combatt...
Dio stramaledica gli Inglesi! Mario Appelius, la voce del regime
Storia

Dio stramaledica gli Inglesi! Mario Appelius, la voce del regime

Senza ombra di dubbio la radio fu il principale strumento di propaganda del regime fascista, prima e durante la guerra. Affidandosi alle voci note e popolari di alcuni speaker, il regime, soprattutto dopo l'entrata in guerra, cerco di far passare attraverso apposite rubriche l'idea di una guerra vincente, dove le forze dell'Asse apparivano inarrestabili. Notizie gravi quale un bombardamento di una grande città o una sconfitta militare venivano nascoste o quanto meno minimizzate. Tra le rubriche radiofoniche più popolari, una è addirittura ideata dallo stesso Ministro della Propaganda Alessandro Pavolini, si chiama "Notizie da casa" ed ha l'intento di far pervenire ai soldati al fronte i saluti e gli incoraggiamenti dei familiari. Ma i messaggi che giungono alle stazioni dell’EIAR n...
I falsi miti del  fascismo: Quando  c’era  Lui i treni arrivavano  in orario
Storia

I falsi miti del fascismo: Quando c’era Lui i treni arrivavano in orario

https://www.youtube.com/watch?v=8i8zftpgkQ4 Questa è una delle più ricorrenti bufale, che periodicamente impazzano sul web, dei presunti meriti del Regime. Una bufala non supportata da alcun fatto o riscontro concreto che possa anche minimamente renderla credibile. Non esistono documenti o registri sul traffico ferroviario dell'epoca che possono avvalorare questa categorica affermazione. Ed in realtà nessuno sotto il fascismo sentiva parlare di ritardi di treni, non perché essi non ci fossero bensì perché la mancata puntualità del servizio ferroviario, alla pari di episodi di cattiva gestione degli affari pubblici, scandali, crimini insoluti rientravano in quelle notizie che il Testo Unico per la Pubblica Sicurezza del 1931 rubricava nel concetto di "offesa al prestigi...
I  falsi  miti  del fascismo: Mussolini ha dato le pensioni agli italiani
Storia

I falsi miti del fascismo: Mussolini ha dato le pensioni agli italiani

https://www.youtube.com/watch?v=TxpKTXfUxRQ Quante volte abbiamo sentito frasi del genere "Mussolini ha fatto anche cose buone" oppure "a parte la guerra e le leggi razziali il fascismo non è stato così male" e tante altre amenità del genere. Molte fake news si alimentano su fatti storici ben precisi con l'intento di rendere accettabile un terribile passato e magari rendere più appetibile una deriva autoritaria nel nostro paese. Molti di questi "luoghi comuni" sulle cose buone fatte dal regime nel famigerato Ventennio sono balle diffuse artatamente dallo stesso Stato fascista oppure messe in circolo a partire dal dopoguerra come presunto antidoto di un presente negativo e difficile verso un passato, che guerra a parte, assume i connotati del "bel tempo che fu". Con una se...
Perché il 25 aprile  non è solo una data celebrativa
Letteratura e libri, Società, Storia

Perché il 25 aprile non è solo una data celebrativa

https://www.youtube.com/watch?v=bDS6HBG4cjU L'ampio rigurgito di movimenti ( e di governi) di estrema destra, in Italia e in diversi paesi europei, che si richiamano in modo diretto o indiretto al fascismo ci costringe ad interrogarci su cosa sia esattamente questa ideologia e se davvero la democrazia sia di nuovo in pericolo. Il saggio di Umberto Eco Per questo può essere utilissimo rileggere un breve saggio di Umberto Eco (1932-2016) tratto da un discorso che pronunciò il 25 aprile 1995 alla Columbia University per celebrare la liberazione d’Europa, poi apparso sulla “The New York Review of Books” con il titolo Ur-Fascism. In questo attualissimo lavoro Eco distingue le differenze tra nazismo e stalinismo e il fascismo. I primi due sono veri e propri totalita...
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