Lea Schiavi, la donna che sapeva troppo
19 aprile 1943. New York, Salone delle feste del Waldorf Astoria. Ken Cooper, il direttore dell'Associated Press inizia a leggere i nomi dei giornalisti uccisi dal proditorio attacco giapponese a Pearl Harbour fino a quel giorno, tra i quali c'è quello di un'italiana: Lea Schiavi, sposata con il giornalista americano Winston Burdett e perciò in possesso della doppia cittadinanza.
Lea era nata a Borgosesia, in provincia di Vercelli il 2 marzo 1907 e fin da giovane aveva mostrato insofferenza verso il regime fascista. Trasferitasi a Torino, preda di una sfrenata passione per il giornalismo, decise di interpretare questa professione per esternare il suo profondo dissenso per il fascismo che ormai si era consolidato in una vera e propria dittatura.
Come redattrice per le testate ...