giovedì, Settembre 19

Tag: Giuseppe Garibaldi

Un “grand commis” alla corte dei Borboni
Letteratura e libri

Un “grand commis” alla corte dei Borboni

La Storia, perlomeno quella con la S maiuscola, alla quale siamo abituati narra le vicende di re ed imperatori, Capi di Stato, guerre e grandi battaglie, Papi e generali. Raramente, per non dire quasi mai, ci racconta di quella moltitudine di diplomatici, funzionari, "grand commis", che hanno contribuito a fare la storia, sia in tempo di pace che di guerra. Gianvito Armenise, classe 1973, ha deciso di cimentarsi, con una certa dose di coraggio, nella biografia di quello che oggi appunto potremmo definire un "grand commis", un alto funzionario del Regno delle Due Sicilie, Giuseppe Mario Arpino (1804-1855). Il suo saggio storico "Giuseppe Mario Arpino - Il diplomatico di Ferdinando II di Borbone", edito da Solfanelli, ci restituisce intatta la figura di questo alto funzionario s...
Una su Mille
Storia

Una su Mille

La cosiddetta spedizione dei Mille è uno degli episodi più famosi e centrali del Risorgimento italiano. Al comando di Giuseppe Garibaldi, nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1860, circa 1150 volontari si imbarcarono a Quarto, nei pressi di Genova per dirigere verso Marsala, dove sbarcheranno l'11 maggio. La spedizione garibaldina fece una tappa intermedia a Talamone e qui l'Eroe dei Due Mondi scartò e respinse molti volontari e soldati desiderosi di partecipare all'impresa. Gli storici suppongono che in Sicilia sbarcarono poco meno di 1000 garibaldini che ben presto videro le loro file ingrossarsi con rivoltosi siciliani, pezzi dell'esercito borbonico e volontari stranieri fino a che, l'Esercito Meridionale, come fu battezzato, arrivò a contare circa 50.000 effettivi. Ma torniamo...
L’epopea delle camice rosse
Storia

L’epopea delle camice rosse

La camicia o giubba rossa fu il segno distintivo scelto da Giuseppe Garibaldi e dai suoi volontari fin dal 1843, quando il patriota radunò a Montevideo 500 italiani, nella Legione italiana, per difendere la capitale uruguaiana dalle forze dell'ex presidente Manuel Oribe e da quelle del suo principale alleato, il dittatore argentino Juan Manuel de Rosas. Dai macellai ai garibaldini A questi volontari italiani fu fornito un quantitativo di panni rossi destinati ai macellai di Montevideo e mai consegnati a causa della guerra. Con questo tessuto furono confezionate le camice rosse che diventarono l'uniforme distintiva dei "garibaldini". Il coloro rosso quindi non ebbe alcuna connotazione simbolica inizialmente, ma fu il frutto soltanto della disponibilità di quel particolare tipo ...
Lincoln e Garibaldi, un what if mancato della Storia
Storia

Lincoln e Garibaldi, un what if mancato della Storia

Dopo l'impresa dei Mille, Giuseppe Garibaldi eletto deputato a Napoli, l'8 aprile 1861 farà il suo esordio in Parlamento nel corso di una seduta infuocata, dove in camicia rossa e poncho, terrà un duro j'accuse al governo, per poi ritirarsi nell'amata isola di Caprera. Un certa storiografia ha cercato di dipingere l'auto esilio dell'Eroe dei Due Mondi, quasi come quello di un novello Cincinnato. Garibaldi curvo sul suo orto, intento soltanto ad occuparsi di agricoltura e della sua piccola tenuta. Le cose non stavano esattamente così. Caprera era un crocevia frequentatissimo di fedelissimi garibaldini, rivoluzionari di mezza Europa ed uomini politici insospettabili. Ed in questo contesto che si sviluppa una pagina di storia poco conosciuta all'interno dell'epopea garibaldina. Il 1...
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